Gelati e tragedie

9 0 0
                                    


-14 gennaio 2022

ore 10.40 a.m.

Ripararmi dietro al bancone quando non c'è nessuno in negozio, mi consola. Oggi invece non riesco a calmarmi, ho già ricontrollato tutti i prodotti, sistemati e puliti gli scaffali, dato un'occhiata all'allestimento in vetrina...

Continuo  a giocherellare con una penna e a scarabocchiare su un pezzo di carta, sono qui da un'ora e voglio già andarmene via, nessuno che ha bisogno di un prodotto di bellezza alle 10 passate di mattina ? Magari dopo un buon caffè da portar via preso al coffe shop ?

Mi appoggio al bancone e metto la testa tra le mani, osservando attentamente la porta d'entrata del locale, magari se la fisso, magicamente qualche cliente capterà la mia noia...?

---------------------

ore 10.40 p.m.

Insomma raramente mi accendo, ma quando succede mi servono come minimo tre vaschette di ghiaccio per spegnermi.

Stasera però ho avuto una chiamata che mi ha spiazzato. Più parole si accumulavano nel mio orecchio e più perdevo la pazienza. Come ci si sente quando hai davvero bisogno di una persona, ma questa ti volta le spalle?

Mi aggiro per la stanza, avanti e indietro.

Come ci si sente quando quella persona ti dice: "Di qualsiasi cosa tu abbia bisogno, io ci sarò, chiedi a me e ti aiuterò"

Mi fermo e fisso il soffitto dove un insetto non identificato ha trovato dove star...

Ma nell'istante in cui hai davvero bisogno, ti lascia senza..?

Cosa fai se quella persona è di "famiglia"?
Come andrà avanti la vostra relazione?

Una piccola crepa si è formata. E tu prendi le distanze. Senti che devi farlo. Senti qualcosa che ti porta a farlo. Questo porta a rovinare i rapporti.

O almeno penso.

I miei occhi non si distolgono da quell'animaletto, ma proprio prima di dormire me lo devo ritrovare in stanza ?

Comunque mi sono incazzata e non di poco, sono nel torto? Forse, ma non so nemmeno cosa sia giusto e cosa no, quando la persona dall'altra parte del cellulare vuole avere ragione a tutti i costi.

E' meglio per quel coso che non provi a pungermi o toccarmi o solo avvicinarsi a me mentre dormo. 

Il punto è che ho notato che sono così, come dire, " careless of myself " come se non sapessi autogestirmi e sopravvivere a questo mondo a volte.

 E molto probabilmente è così. Però ho anche appurato che mi dà fastidio quando qualcuno si preoccupa per me.

Mi sfilo  il reggiseno con stizza e lo butto nella biancheria. Cerco a tentoni sotto il cuscino il mio pigiama.

La distanza che sto vivendo adesso, mi ha aiutato a realizzare che con alcune persone ho un rapporto molto superficiale e di poche parole. Voglio un bene immenso magari, ma non c'è un vero e proprio dialogo, e se parliamo, finiamo per ripetere sempre le stesse cose in salse diverse. Peggio del gioco al telefono rotto. E io mi stanco.

Stando dall'altra parte però vedo anche chi ci tiene davvero. 

In realtà l'ho visto anche prima di partire. Vedendo tutto quell'interesse, avevo quasi pure pensato di non partire, e poi invece bam l'ho preso l'aereo.

" Pazza Arianna, tu sei completamente pazza, andare dall'altra parte dell'Europa per ricominciare da zero e mollare qui, famiglia, amici e vita... " Erano questi i pensieri che continuavano a tormentarmi prima di partire, eppure non riuscivo a fermarmi, per ragionarci meglio.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 10, 2022 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

LE FOTO CHE NON HAI DI MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora