-"Ancora non lo hai capito chi comanda bambolina?" e sfiorò il mio collo con la punta della lingua, io chiusi gli occhi aggrappandomi alle sue spalle, si avvicinò alle mie labbra, sentii il calore del suo respiro e inizia a tremare. Desideravo sentire il suo sapore, il sapore di quello sconosciuto. Non so cosa mi stesse passando per la mente ma non importava. Sentivo solo il bisogno di assaporarlo. Sentii una risatina, spalancai gli occhi e trovai lui a fissarmi
-"Oh come sei debole bambolina. È molto che non ricevi un bacio?"chiese. Abbassai la testa e non risposi.
-"Tanto quanto non fai sesso?" insistette. A quella domanda gl'infilai le unghie nella carne e lui, sussultando, mi lasciò andare.
-"Cosa ti è preso bambolina?" non gli risposi e corsi via, fuori dall'acqua, presi le mie cose e in fretta e furia risalii la scalinata per poi arrivare alla moto. Mi rivestii e poco dopo sentii tirarmi i capelli all'indietro e il suo fiato sul collo.
-"Non farlo mai più ragazzina. Ora come faccio a scopare stasera con i tuoi segni sul mio collo?"
-"Non me ne fotte un cazzo se stasera non scopi!". Mi afferrò mettendo una mano sulla mia pancia e l'altra era ben salda tra la mia chioma.
-"La prima volta sono stato buono, ma stavolta ricambieró, marchiandoti con le mie labbra" disse sospirando sul mio collo candido. Sentii le sue labbra poggiarsi, successivamente schiudersi per poi iniziare a succhiare la mia pelle. Provai a fermarlo ma ,con abilità, agguantò i miei polsi in una morsa senza uscita e continuò la sua opera. Sentii le sue morbide labbra, la lingua calda e i suoi denti che lavoravano con piacere straziante sul mio collo. Mi arresi a quella tortura e mi abbandonai con la testa sulla sua spalla.
-"Ora siamo pari" disse lasciandomi. Mi girai e vidi che mi porse il casco.
-" Ora torniamo a casa bambolina" continuò. Indossai il casco, salii sulla sua splendida moto rombante e partimmo. Una volta arrivati, scesi dalla moto, mi tolsi il casco e aspettai che lui fece lo stesso ma, ahimè, rimase seduto col motore acceso. Gli porsi il casco e dissi
-"Grazie della sgradevole giornata ragazzo misterioso. Addio" e feci per voltarmi e dirigermi verso casa quando lui rispose
-"Oh bambolina, non è un addio ma un arrivederci. A domani". E lo vidi sfrecciare via senza aver il tempo di rispondere. Corsi in camera mia salutando di sfuggita mia madre, chiusi la porta a chiave e andai di corsa al bagno per farmi una doccia. Aprii l'acqua, scesi in cucina a farmi un panino, risalii velocemente per sfuggire alle domande e chiusi nuovamente la porta della mia camera a chiave. Preparai il baby doll , mi spogliai , m'infilai sotto la doccia ed iniziai a pensare a quel ragazzo e alla giornata. Persi un'ora a riflettere sul cosa volesse e pensasse di me , per poi uscire. Una volta uscita mi legai un asciugamano attorno al seno che scendeva giù fino metà coscia, pulii lo specchio appannato e notai l'enorme succhiotto che mi aveva lasciato nell'Infossatura tra collo e spalla. Avvampai al ricordo delle sue labbra sulla mia pelle e dei denti che la sfregavano; ripercorsi la scena in un flashback infinito. Quando sentii il brontolio provenire dal mio stomaco, tornai in me, aprii la porta del bagno e...
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Il mio errore più bello. -Trilogia, libro 1- (IN REVISIONE)
RomanceSam e Seth. Il giorno e la notte. Lei pure, lui un'anima nera. S'incontreranno per caso e l'ossessione e l'arroganza di lui porteranno a far sì che diventi l'incubo più bello di Sam. Lei scoprirà cosa vuol dire lasciarsi andare ed uscire dal guscio...