Chapter two.

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Mi vesti di fretta e furia, sperando di riuscire ad arrivare in tempo a scuola.
Appena uscii di casa per andare a scuola vidi la scatolina ancora intatta, con qualche piccolo difetto, non osai prenderla e camminai con passo svelto, spero che quella cosa non torni.

...

Finita la scuola, uscii e tornai a casa insieme alla mia compagna di classe, è stato una giornata tranquilla finchè non vidi che la scatola non era piu' davanti casa mia, spero qualcuno se la sia presa. 
Salutai la mia compagna di classe ed entrai in casa, stanchissima non riuscii piu' nemmeno a tenere lo zaino sulle spalle, ormai lo trascinavo per tutta casa fino ad arrivare alla mia camera.
Aprì la porta di camera mia per ritrovarmi la scatolina di ieri davanti la porta.
"Ma cosa..."
Spuntò il clown con uno sguardo mai visto prima, era spaventoso. "Tu...Come ti sei permessa di buttare la mia scatola?" Iniziai a spaventarmi, cercai di chiudere la porta ma lui la bloccò, anziché trovare le sue solite lunghe dita mi ritrovai dei lunghi artigli neri. 
Scappai. Purtroppo quella giornata non c'era nessuno pronto ad aiutarmi, cercai di uscire di casa ma lui era davanti alla porta principale, l'unica cosa malsana che mi venne in mente in quel momento era nascondermi. 
In preda al panico mi nascosi dentro ad un vecchio armadio, non osai muovermi per mettermi piu' comoda.
Sentii i piedi pesanti venir trascinati "dOvE sEi EmIlY?" Non era piu' la voce di quel clown carino che avevo incontrato ieri sera, era diventanto un qualcosa di spaventoso, spiai dalla fessura delle ante dell'armadio per poi ritrovarmi un grosso ed enorme pagliaccio bianco e nero che provava a cercarmi, non so quanto tempo passò prima che mia nonna tornasse a casa e io potei uscire dall'armadio, spaventata non era il termine giusto, ero sconvolta, e mia nonna lo notò. Non dissi niente di quello che mi successe ma una cosa era certa, dovevo sbarazzarmi di quel clown e poi, non dovevo rimanere da sola.
Andai a dormire con lei quella notte, ero stanca e non volevo assolutamente rimanere sola con quel clown scolorito. Riuscì a dormire poco dopo, ma nemmeno i miei sogni potevano tenermi al sicuro da quella cosa.

Sognai un grande circo, all'inizio non vidi nulla di strano, persone felici e genitori insieme ai propri figli... Ad un tratto tutto ciò che era colorato iniziò a sbiadire e le persone sparire, iniziarono a spuntare cose inquietanti, armi ricoperte di sangue o bambini con arti mancanti...

Non riuscivo a svegliarmi, sembrava che qualcuno mi soffocasse nel sonno.

I bambini mi guardavano con aria assente, mi presero e mi portarono dentro il tendone dove si tenevano gli spettacoli, la scena era terribile, sanguinolenta, indescrivibile...Riuscì a svegliarmi.
Con gli occhi pieni di lacrime e mia nonna accanto con sguardo preoccupato, mai dimenticherò quella scena così facilmente.

Andai in camera, per prendere i vestiti, e mi ritrovai il clown, ma questa volta era colorato e con uno sguardo preoccupato, la prima cosa che ho pensato guardandolo è... "Ma questo coso ha problemi di personalità?"  sconvolta dal suo cambio di aspetto non riesco a muovermi e ad entrare nella stanza, lui fa per abbracciarmi. "Mi dispiace essermi comportato così con te, non era mia intenzione..." Non osai muovermi, non so come comportarmi, sicuramente se non accetto le sue scuse si arrabbierà, quindi devo cercare di fare il suo stesso gioco, se deve star qui finché non trovo il modo di sbarazzarmene...Dovrò conviverci.
"N-Non fa nulla..." feci per ricambiare l'abbraccio, lui contento mi strinse ancor piu' forte per poi lasciarmi dopo poco "Allora siamo tornati amici? Non è così?" Annui, cercando di fare il sorriso piu' convincente che potessi mai fare. 
Il clown, contento di sentire quelle parole, sparì, e tornò nella sua scatolina.

Devo sbarazzarmi di lui in un modo o in un altro

Presi la scatola e la posai sopra ad uno scaffale. 
Per le successive sere dormì sempre accanto a mia nonna, fortunatamente il clown o meglio Jack, mi lasciò in pace, nemmeno si mostrò davanti a me.

Riuscì a trovare il tempo di prendere la scatola e portarla in un negozio dell'usato, la lasciai lì, così finalmente può tormentare qualcun altro e non me, ma a quanto pare mi sbagliai di grosso.
Tornai a fare incubi, sempre più spaventosi, c'era più sangue.

Dovetti andare dallo psicologo per capire che era tutto frutto della mia mente, mi diedero dei psicofarmaci, venni bullizzata in classe e non riuscì mai più a vivere la mia vita come prima.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 29, 2022 ⏰

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