Capitolo 2 || "Ti voglio bene"

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Rimasi piuttosto spiazzato, non mi era mai passato per la mente un pensiero del genere, e ora che qualcuno me lo aveva fatto notare la mia testa si riempì di dubbi.

- Perché questa domanda?- chiesi stranito e un po' imbarazzato

- Così, per sapere....- disse sospetto guardando il pavimento

- Per nulla, l'ho sempre visto solo come un fratello, niente di più- dissi cercando di mentire anche a me stesso

- Ah ok, allora mi sa proprio che mi sono sbagliato- disse ridacchiando - Scusa ancora per il disturbo; ora è meglio che vada a vedere cosa combina Minho- e se andò saltellando con un sorriso che partiva da un orecchio, attraversava tutto il viso e si fermava all'orecchio opposto.

Da quel momento dentro di me scattò qualcosa e cominciai a vedere Felix con uno sguardo diverso, come se tutto fosse cambiato.

- Hyunjin ti stiamo chiamando da dieci minuti- disse Felix aprendo la porta e entrando in camera

- Oh scusa, non vi avevo sentito, cosa c'è?- dissi continuando a fissare il telefono per evitare di guardarlo in faccia

- è pronta la cena Jinnie- disse un po' stizzito

- Va bene, 5 minuti e arrivo-

- Hwang Hyunjin, se non vieni subito ti ci porto io con la forza-

- si si, un secon..- non feci in tempo a finire la frase che Felix mi prese per un braccio e mi trascinò fino in cucina.

- Finalmente il re supremo si è degnato di venire a cenare con noi plebei; quanto ci voleva?! - disse Chan con tono sarcastico; puntai gli occhi al cielo e mi sedetti su l'unica sedia libera, la quale era proprio di fianco a Felix.

Iniziammo a mangiare fino a quando non notai che Felix continuava a fissarmi.

- Jinnie, ti vedo un po' assorto nei tuoi pensieri, c'è qualcosa che non va?- mi disse appoggiando la sua mano sulla mia gamba, provocando in me un brivido di piacere che mi attraversò l'intera schiena. Non era la prima volta che mi dimostrava affetto con del contatto fisico, ma non avevo mai provato questa intensa sensazione di piacere, e forse era meglio così, visto che lui è sempre e solo stato il mio migliore amico...

- Non ho nulla, stai tranquillo- dissi accennando un sorriso sforzato

A Jisung, a quel punto, scoppiò una lieve risatina e se ne uscì sorridendo compiaciuto con - Io lo so a cosa sta pensando-

- Jisung...!- Disse Minho dando una gomitata rimproverante a Jisung

A quel punto si erano tutti girati a guardarmi, vogliosi di sentire di più su questa storia accattivante, e così iniziai un po' a spazientirmi

- Non ho più fame- dissi alzandomi dalla sedia e dirigendomi verso camera mia.

Ebbi il sospetto che qualcuno mi stesse seguendo, ma non ci feci troppo caso; mi sedetti sul mio letto molto confuso e in un certo senso anche rattristato e presi il mio telefono dalla tasca, cominciando a navigare per le app rinchiuse in quel telefono del 1800 senza una meta precisa. Mi fermai subito quando saltò ai miei occhi una foto di Felix; la cliccai e zomai immediatamente sulla sua faccia, la sua splendida faccia, così abbagliante e perfetta da sembrare un angelo. Pensai a quanto effettivamente fosse bello, simpatico, gentile, amorevole, dolce e ....

Lanciai immediatamente il telefono dall'altra parte del letto - Cosa mi sta succedendo?- ripetevo disperato e lacrimante con le mani sulla faccia.

Sentii una voce provenire dalla porta - Jinnie...- tolsi le mani dalla faccia, mi voltai e mi resi conto che colui che mi aveva appena parlato era proprio Felix. Era l'ultima persona che avrei voluto vedere in quel momento, ma anche la sola che avrei voluto che mi abbracciasse, mi consolasse e mi facesse tornare il sorriso solo guardandolo.

- Non ti ho mai visto così.., per favore Jinnie, dimmi cosa ti succede, qualsiasi cosa sia la affronteremo insieme, come abbiamo sempre fatto, basta solo che mi dici cos'hai, ti prego...-

- Ma non è nulla di grave, è solo un pensiero sciocco, presto si risolverà- dissi sforzando un mezzo sorriso rassicurante senza però riuscire a guardarlo negli occhi

- Guardami almeno in faccia mentre ci parliamo- mi disse posando le sue mani sulle mie guance, così da alzarmi la testa.

Eravamo così vicini, i nostri sguardi si erano ormai incrociati e distorgliergli gli occhi di dosso era ormai impossibile; da così vicino riuscivo perfettamente a vedere ogni lentiggine presente sulla sua meravigliosa pelle lucida e splendente. I miei occhi non poterono che soffermarsi su quelle sue labbra così carnose, dalla forma a dir poco perfetta e dal color rosso fragola; mi chiedevo che sapore avrebbero potuto avere; morivo dalla voglia di saperlo, di assaporarle con tutto me stesso, di sapere che sapore aveva il gusto del paradiso...ma poco dopo tornai alla realtà e mi accorsi che quello che stavo pensando era sbagliato, dopotutto lui era il mio migliore amico, lo era sempre stato, nulla di più.

Scossi subito la testa liberandomi dalle sue mani che erano ancora appoggiate sulle mie guance, ormai diventate rosso peperone. Felix continuava a guardarmi, così, per evitare di pensare, ad altro distolsi lo sguardo verso le coperte sotto di noi.

Sentii Felix sospirare - Lo sai che a me puoi dire tutto, indipendentemente da cosa sarà io non ti giudicherò- disse. Anche se non lo vedevo in faccia ero subito riuscito a percepire un sorriso formarsi sul suo volto, ma non un sorriso come tutti gli altri, un sorriso rassicurante, pieno di fiducia e empatia per me. Il miglior che potessi desiderare. Il problema però era sempre lo stesso, cioè che non sapevo nemmeno io cosa mi stesse succedendo, era tutto troppo confuso.

- Felix non serve che ti preoccupi così tanto, è una cosa da niente, stai tranquillo- dissi cercando di rassicurarlo.

- Io mi preoccupo per te perché ti voglio bene, e non voglio che tu soffra- disse.

Alzai la testa e lo vidi sorridere, ma non un sorriso come quello di prima, questo era pieno di sincerità e di affetto, una bomba di calore affettivo. A quella vista non riuscii a non ricambiare il sorriso, ma un sorriso sincero questa volta.

- Anche io ti voglio bene- dissi sorridendo ancora di più.

Felix lanciò le sue braccia al mio collo e piombammo così in un intenso abbraccio, pieno di affetto, calore, amorevolezza. Era tutto così bello, leggiadro, piacevole; mi sembrava di essere in paradiso e che tutto quello fosse un sogno, un sogno da cui non avrei mai più voluto svegliarmi...


When you're going to wake up || Hyunlix (IN PAUSA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora