La riscoperta

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Erano passati già un po' di giorni dall'incontro con Katrina e Marta ormai non ci pensava più. Alla fine aveva deciso che era stato bello così e che non l'avrebbe mai cercata; non é tipa da fare il primo passo, tanto meno con una persona che può rifiutarla. I primissimi giorni dopo l'accaduto però ci aveva ripensato molto. Quasi voleva toccarsi al pensiero di quella bella ragazza, le era davvero rimasta impressa. Alla sera, prima di addormentarsi pensava ancora a quelle labbra e a quel bellissimo seno. A quanto avrebbe voluto sfiorarli, almeno. Ma il desiderio stava già svanendo. Quindi Marta torna ai suoi vecchi pensieri e fantasie irrealizzabili. Era un sabato mattina come un' altro e Marta stava pubblicando alcuni dei suoi ultimi lavori sulla pagina. Era a casa, sul bancone della cucina, concentratissima sul suo social. Sedeva sullo sgabello alto del bancone, in pigiama estivo, ovvero maglietta oversize del marito, grigia. A vederla sembrava una scimmia su quello sgabello, seduta accovacciata con i piedi sulla seduta dello sgabello, la schiena tutta curva e ricoperta della chioma rossa di capelli. Poggia il mento sulle ginocchia, quasi fosse una posizione comoda, e ha le braccia lunghe verso il computer che le illumina il viso. È davvero concentrata nel fare quei post, e si accorge appena di aver ricevuto una notifica sul telefono. Qualcuno le aveva commentato un post appena messo. Non era così frequente, così prende subito il telefono e guarda chi è cosa ha scritto."Katrina Barrichello ha appena commentato il tuo post" legge a bassa voce. Pietrificata. Era quella Katrina? Barrichello? Che cognome strano... Evidentemente la madre straniera aveva sposato un'Italiano. Ma era lei? Marta guarda subito il profilo della Katrina in questione con una foga che sembra quasi mancarle il respiro. Ha il telefono a tre centimetri dalla faccia, non poteva credere che fosse davvero lei. Come aveva fatto? Il profilo è pieno zeppo di quegli occhioni da Husky e di tette al vento. È lei. Era la bella Katrina che si era ricordata del nome della pagina e l'aveva trovata. Perché l'aveva cercata? Legge subito il suo commento :"Hey raggio di sole! Ma questi sono pazzeschi! Dobbiamo parlare d'affari😏😘". Marta deglutisce in un gesto di agitazione mista a sorpresa. Sorride. Katrina voleva vederla. Voleva parlare dei suoi lavori. Marta non capiva più niente e corre subito dal marito ancora a letto a raccontargli tutto, perché ovviamente aveva raccontato e fantasticato con lui dell'incontro avuto con Katrina.M:"Amore, non ci puoi credere, mi ha trovata lei!". Da lì in poi Marta era una mitraglia. La ragazza silenziosa e piena di aplomb era diventata una civetta esagitata e continuava a vomitare addosso a suo marito tutta l'agitazione e le preoccupazioni che aveva sull'incontro. Il marito sorrideva della sua mogliettina innamorata, e l'unica cosa che disse è stata: "Vai e goditela qualunque cosa succeda". E così fu. Marta scambiò giusto qualche messaggio con la ragazza degli occhi di ghiaccio e di lì a pochi giorni l'avrebbe incontrata. Marta nonostante la trepidazione iniziale era arrivata al giorno fatidico abbastanza tranquilla. Forse era sicura di sè per il fatto che era stata Katrina ad avere bisogno di scriverle, o forse perché era pronta per fare il suo passo. Le due ragazze si dovevano incontrare in un bar a fianco dell'ospedale dove lavorava Marta, che sarebbe arrivata direttamente dopo lavoro. Katrina era stata molto gentile ad organizzare l'incontro nel modo più comodo possibile per Marta. Gentilezza? Forse si, era una persona molto alla mano ed era normale comportarsi così. O forse c'era altro. Marta indossava un vestito floreale molto sbarazzino e corto sopra il ginocchio. Si avvicina all'entrata del bar decisa e sensuale come sempre. Capelli sciolti e borsa alla spalla, ancheggia come se dovesse attirare qualcuno entrando nel locale. Katrina era già lì, e Marta lo sapeva. Questo le dava tanta sicurezza e si vedeva in volto quando incontra lo sguardo della bella mora seduta già ad un tavolino davanti ad un computer. Indossava la solita maglietta nera, sta volta più corta, e dei pantaloni di vellutino bordeaux. Le due si sorridono a vicenda e più Marta si avvicina più il sorriso è ampio, come se fossero amiche di vecchia data e non si vedessero da una vita. Strano come la complicità a volte nasca da due battute e qualche messaggio.M:"Ciao bella mora, ma come hai fatto a trovarmi?". Marta esordisce con un complimento, piacciono alle donne e da donna lo sa. Era stranamente tranquillissima, quasi si sorprende di sè stessa. La sua introversione quel giorno non c'era. Si siede accanto alla ragazza con i soliti movimenti fluidi e sinuosi e per salutarla le stringe il braccio. Il primo contato, banale ma non banalissimo in questa situazione. La mano è decisa e la stretta si fa sentire. Voleva far capire subito che poteva essere all'altezza dell'estrosa ragazza. Porge la guancia e le dà i soliti due baci da saluto amichevole. Katrina ha un sorriso da mozzare il fiato.K:"Bah semplice, ho fatto finta di doverti restituire una cosa che avevi perso e ho chiesto il nome di tutte le pazienti di quel giorno. Sono dovuta tornare a posta per farlo ma ne valeva la pena!". Katrina aveva fatto esattamente quello che avrebbe dovuto fare lei. Incredibile. Aveva dell'assurdo. Ma cosa voleva? I lavoretti? Fare un'ordine? O scopare, come voleva lei? C'era della confusione che andava sistemata.M:" Wow ma ti sei proprio data da fare! Mi sento quasi lusingata! Ma ci stai provando o ti sono piaciuti così tanto i lavoretti?" Le parole di Marta avevano un tono scherzoso misto a seducente. Voleva capire se il messaggio fra le righe veniva carpito dalla ragazza.K:" Ah beh con una come te non si può non provarci, sei una bomba! Però ho anche una proposta da farti per il tuo profilo!". Katrina non aveva usato un tono scherzoso. Aveva risposto a quelle righe nascoste, ed era evidente. Era evidente. Chiaro e inequivocabile. Questo sicuramente non voleva dire che era attratta sessualmente da lei, ma però che sicuramente era interessata a conoscerla davvero. Marta si crogiola per due secondi in questa mezza illusione. Chissà come sarebbe andata a finire.M:" Sono tutta orecchi! Credo che da questa chiacchierata verrà sicuramente fuori qualcosa di buono in un modo o in un' altro!". Interesse ricambiato. Le due ragazze si buttano a capofitto nel progetto di Katrina, che praticamente voleva sponsorizzare il sito e aiutarla a crescere. Il contatto fisico non veniva mai meno. Katrina le spostava i capelli per vedere gli orecchini fatti a mano da Marta, sfiorandole il collo . Marta toccava le cosce di Katrina per sentire il tessuto di quei pantaloni che le piacevano tanto, andando su e giù con la mano. Poi Katrina tocca le braccia di Marta che le raccontava di allenarsi quasi ogni giorno, e le stringeva come per tirarsela a sè. E così via per altre due ore. Due ore di grasse risate, confidenze spontanee, frecciatine a sfondo sessuale. Le frecciatine si facevano sempre più pungenti con il passare del tempo, e venivano fuori molto spontaneamente da entrambe, confermando l'interesse reciproco.M:"Comunque tu mi dici tanto che sono bella, ma vogliamo parlare delle tue tette? Io non le ho viste, ma così a pelle credo siano perfette!.K:" vero? Io le adoro, stanno su da sole, e infatti non porto mai il reggiseno. "M:" Ho visto sì quel giorno, e vedo adesso..."Marta le guarda le tette di proposito, sapendo che Katrina la sta guardando. Lo sguardo di Marta esprimeva bene il desiderio di volerle toccare. Era ipotizzata da quel seno e un po' si china verso la ragazza.Katrina si guarda un po attorno furtiva.K:" OK non c'é nessuno, vai!" E prende le mani di Marta mettendosele sotto la maglietta sopra il seno. Marta non esista mezzo secondo e le afferra come piace a lei. Dall'esterno verso l'interno, facendole avvicinare l'una all'altra e premendole verso il petto, stringendole a mano ben aperta. Pelle di velluto, capezzoli rilassati e soffici come una bavarese. Il palmo della mano non le prendeva tutte, e le dita sprofondano nel seno della ragazza come fosse un cuscino memory foam. Un puro godimento sensoriale. Marta nello stringere le tette della ragazza socchiude gli occhi per un secondo e poi guarda sensualmente Katrina.M:"non so se tu lo fai, ma io te le toccherei tutto il giorno! Sono così morbidose!"Katrina quasi arrossisce ma il sorriso è altrettanto ammiccante.K:" Si sente che ti piacciono, te lascerei toccare sicuramente se lo fai così ."Tra le due stava nascendo dell'elettricità. L'aria si faceva calda e ora il desiderio sessuale si faceva vivo ed intenso per entrambe. Si desideravano. Se fossero state da sole sarebbero sicuramente andate oltre la palpata. Marta si stava scaldando tra le cosce. Si stava eccitando toccando quei due bei meloni e l'unico pensiero era quello di sfilare la maglietta e sprofondarci la faccia. K:"occhio!entra qualcuno!" Katrina divertita dalla scena toglie le mani di Marta velocemente e si mette a ridere. Marta non si scopone, non le interessava di quello che succedeva alle sue spalle. Continuava a guardare katrina e si mise a ridere con lei. Era ancora eccitatissima e vedeva Katrina ansimare un po'. Non poteva finire lì. Questo era il momento più delicato di tutti. Il ferro va battuto finché é caldo, e Marta non doveva farsi scappare l'occasione.M:"Senti Katrina, tornando al tuo progetto, cosa dici se organizziamo un breefing a casa mia con calma, così vedi dal vivo il materiale?. Le interpretazioni erano due, ma solo una era quella vera e Katrina lo aveva capito.K:" si, direi che qui c'è troppa confusione e per fare le cose fatte bene serve spazio e un posto tranquillo. Tu hai da fare ora?". Katrina era molto più diretta di Marta, non c'era bisogno di organizzarsi. Erano già insieme, bastava spostarsi.M:" Niente, hai ragione ti porto a casa con me direttamente. Tanto mio marito torna tardi. ". Era fatta. Da sole a casa con un letto a disposizione non avevano più nessuna scusa. Il viaggio in macchina sembrava infinito, ma l'eccitazione non si perdeva. In macchina Katrina vuole la sua palpata e senza troppe lusinghe afferra anche lei con una mano il seno di Marta, più piccolo, ma ugualmente piacevole. Katrina non sembrava delusa dalla grandezza. Anzi. Facendolo si mordeva il labbro e guardava intensamente Marta. Aveva voglia tanto quanto lei. Finalmente arrivano a casa. Marta prende le chiavi apre cancello e porta con una velocità che neanche si rendeva conto. Fa entrare Katrina in casa che va diretta nel corridoio d'entrata che porta alla camera. Marta la segue come un ghepardo dietro alla preda indifesa. Non si capisce bene chi sia preda e chi predatrice ma si sarebbero mangiate sicuramente a vicenda. Katrina trova da sola la camera da letto e si gira di scatto verso Marta. Si guardano per tre secondi in piedi, ferme. Il respiro si fa più intenso. Marta ha la pelle d'oca. Si avvicina lentamente a Katrina e le sfila la maglietta con la velocità di un bradipo. Voleva godersi ogni centimetro che si scopriva di quel seno. Notare ogni angolo di pelle bianca che si apriva davanti ai suoi occhi. Le toglie la maglietta e neanche il tempo di guardarle lì piene e sode davanti a sé porta subito la bocca ad un capezzolo. Lo assaggia come fosse del gelato. Movimenti circolari di bocca attorno a quella bavarese alla nocciola. La saliva bagna il capezzolo e la lingua comincia a farsi sentire. Katrina chiude gli occhi e ansima per quella lingua sul suo seno. È estremamente sensibile. Sente ogni leccata, succhiata. Con la sua manina Marta afferra l'altro melone e lo stringe ripetutamente. Affondano le dita in quella nuvola bianca. Che godimento. Marta si sta bagnando. Katrina uguale. La passione per il seno si fa sentire e fa sentire molto anche a Katrina. Il desiderio é schizzato alle stelle in entrambe. Katrina toglie Marta dal suo seno e le toglie il vestito. Marta rimane in intimo. Aveva un tanga di seta blu e un reggiseno non imbottito a triangolo. Non rimasero lì a lungo però . Katrina le toglie subito il reggiseno e prende Marta per sbatterla sul letto. Si mette a pecorina sopra di lei e comincia a leccare e succhiare altrettanto il seno di Marta. Lo faceva in modo esemplare. Sentiva proprio risucchiare il capezzolo nella bocca di Katrina, quasi da far male. Un dolore che Marta adora. Con una mano infatti Marta si prende l'altro capezzolo e lo stringe tra le dita. Katrina nota questo gesto e allora mordicchia sensualmente quella tettina invitante. Marta gode come un riccio. La schiena comincia ad incurvarsi dal piacere di quel dolore. Ansima come se fosse la prima volta. Katrina continua a palparle le tette mentre si alza e si siede sopra di lei. Comincia il movimento di bacino. Katrina vuole stimolare Marta tra le cosce. Marta guarda le sue anche muoversi in senso circolare. Sono bellissime. Essendo snella si nota molto l'osso del bacino e il suo movimento in quel vortice di piacere. Marta ha il tanga zuppo ormai del suo godimento e vuole toglierselo. Ma si godono ancora un po' di minuti in questa posizione. Marta ricambia i movimenti di bacino e cerca il suo clitoride con il suo. Si strofinano come dovesse uscire il genio dalla lampada. I bacini premono uno sull'altro. Marta la scaraventa sull'altro lato del letto e prende il comando. Le sfila i pantaloni e direttamente anche gli slip neri di pizzo. Si toglie il tanga e lo getta sul pavimento. Si siede sopra Katrina, ma un po' di lato. Voleva far godere la bella mora come se fosse un'uomo. Voleva sprofondare il suo clitoride nella sua vagina per quanto fosse possibile. Afferra una gamba piegata della ragazza e la usa da perno per esasperare i movimenti di bacino. I loro sessi sono bagnati e scivolano l'uno sull'altro come due fette di petto di pollo crudo. Pelle con pelle, bagnato con bagnato. Le due ragazze stanno godendo come non mai. Il godimento era dato da loro stesse, il cazzo non c'era e non serviva in quel momento. Per quanto l'abitudine lo cerca inconsapevolmente, in quel momento il solo strusciarsi provoca un piacere immenso mai provato. Marta inarca la schiena dal godimento e scuote la chioma rossa. Una visione. Katrina prende il bacino di Marta tra le mani e se lo tira a sé ferocemente. Avanti e indietro. Avanti e indietro. Le labbra si gonfiano. Hanno le fiche sempre più bagnate. Ma il piacere non basta. Forse non sanno bene come fare, o forse hanno una voglia troppo grande da potersi soddisfare. Così Marta si toglie e indietreggia. Non vede l'ora di vedere da più vicino tutto questo piacere. Katrina la guarda abbassarsi e ansima nell'attesa di essere leccata. La guarda finché non scompare dietro il suo monte di venere. Katrina chiude gli occhi pronta a godere ancora come un riccio. Marta si sofferma a guardare quella fica. Lucida da quanto era bagnata. Una goduria per gli occhi. Grandi labbra gonfie e lisce, a panino, molto sporgenti. Piccole labbra sottili e corte rosa, in quel momento rosse per il sangue che fluiva. E un clitoride appena pronunciato ma lì in bella vista per essere succhiato a dovere. Marta si concentra. Vuole farlo bene. Come piace a lei. Non si getta subito sul clitoride. Non l'avrebbe fatto per i primi minuti. Comincia a leccare l'interno coscia sinistro. Con la punta della lingua sfiora la pelle tra la coscia e la fica. Ripassa più volte per bagnarla con la bocca. Si ferma nel punto dove sporge un legamento del bacino e morde delicatamente. Poi comincia a leccare su e giù con la lingua ben distesa e piatta sul grande labbro sinistro. Insiste più volte, molto lentamente. Si ferma all'improvviso e a lingua bagnata da una brevissima e leggerissima leccata al clitoride e si ferma subito tirando un sospiro. Vuole far godere Katrina con il suo respiro che trafigge il clitoride bagnato. Come quando ci si lecca il dito per sapere in che direzione tira il vento. Stessa sensazione, ma estremamente eccitante, che ti prende di testa. Katrina dopo quel soffio ne voleva ancora di più. Quando una donna viene sfiorata, e non toccata, dopo essere stata eccitata per bene, tira fuori il lato animale di sé. Ne vuole di più e più forte. La fica si bagna ancora e la strizza per il mancato godimento. Katrina allora prende la testa di Marta fra le mani e se la sbatte in mezzo alle gambe. Marta non può far altro che assecondare il desiderio di Katrina e ricomincia a leccarla, più ferocemente ora. Il ritmo si fa più sostenuto. La lingua è concentrata sul clitoride adesso. Prima lo lecca, poi lo succhia, poi ancora lo prende in bocca e fa dei piccoli movimenti circolari che prendono tutta la vulva . Il godimento per la bella mora si fa più vivo. Comincia a consumare tutto quel desiderio accumulato. Si dimena come un serpente, la schiena si inarca e distende con lo stesso ritmo della bocca che gira. Katrina è in un'altro mondo e con le mani si prende il seno e lo stringe fortissimo. Stava godendo così tanto e aveva bisogno di più stimoli per smaltire tutto quel piacere. Marta la guarda intensamente da là sotto senza staccarsi. È bellissimo guardare una donna che gode, soprattutto quando sai perfettamente cosa sta provando. Erano pronte per andare oltre anche la leccata. Entrambe a quel punto avevano bisogno di cazzo; essendo etero e avendo solitamente rapporti con uomini quello era il momento giusto per una bella penetrazione fatta come si deve. Ma non c'era e bisognava fare altro per sopperire alla mancanza. Marta allora prende l'iniziativa e tende una mano verso il viso di katrina. La ragazza si sporge per farsi toccare e socchiude la bocca. Così Marta molto lentamente appoggia la mano sulla guancia di katrina e mette il pollice nella sua bocca. Katrina non se lo aspettava ma gradiva molto. Non era sicuramente un cazzo, ma comunque qualcosa da succhiare. E così comincia a leccare e succhiare dolcemente il pollice di Marta come per darle piacere. In realtà Katrina provava più piacere di Marta nel succhiare quel pollice. Le ricordava il favoloso sesso orale con il suo ex, che aveva un cazzo perfetto da succhiare e se lo immaginava mentre aveva in bocca il dito di Marta. Anche a Marta piace quando le mettono le dita in bocca e si eccita a guardare Katrina che gode mentre le succhia il pollice. Marta comincia a pensare a quando lo fa suo marito con lei, e comincia a volerlo dentro di lei in quel momento. Dio se aveva voglia di cazzo. Era stranissimo essere così eccitata e godere così tanto senza nessun cazzo duro da sentire leccare e succhiare. Era una sensazione nuova. Questo la eccita a ancora di più. Il desiderio invece che consumarsi aumenta. Aumenta vorticosamente. Marta allora toglie la mano dalla bocca di Katrina e ritorna a concentrarsi su quella stupenda fica che aveva davanti. Era bellissima. Tutta da mangiare e leccare. Infila la lingua dentro il suo sesso e la penetra ripetutamente mentre con le mani le allarga le grandi labbra. Con una mano tocca il clitoride con tre polpastrelli. Fa dei movimenti circolari lenti ma non troppo e preme un po'. Si ferma. E riparte. Succhia il clitoride facendo no con la testa. Si ferma. E ritocca il clitoride con le dita, questa volta con movimenti più leggeri ma veloci. Katrina gode enormemente. La sta guardando con la bocca aperta e china la testa indietro ogni volta che la tocca con le dita. Marta è piena di voglia ma vuole continuare la leccargli la fica bagnata perché lo desidera più del suo godimento. Allora toglie una mano e comincia a toccarsi nello stesso modo. Con la bocca prende il clitoride e assieme alla lingua continua a mangiare il sesso della bella mora facendola impazzire di piacere . K:"Mmm continua, ancora...". Katrina ansimante sussurra a Marta di dargliene di più e Marta si eccita un sacco a sentirla parlare mentre stavano scopando. Marta è una chiacchierona quando ha fiato per parlare mentre scopa e apprezza che la ragazza faccia lo stesso.M:" Risparmia il fiato per dopo". Katrina toglie la testa di Marta e le fa segno di sedersi sulla sua faccia. Un bel 69 era d'obbligo. Katrina non vedeva l'ora di ricambiare il servizietto appena ricevuto e senza troppe introduzioni comincia a leccare duro la fica bagnata di Marta. Non c'era più un centimetro asciutto tra le gambe delle ragazze. A vederle da fuori nella stanza sarebbero sembrate delle onde di pelle. I corpi si muovevano all'unisono formando delle onde opposte e contrarie. Una goduria per gli occhi. Bianche, una come il latte l'altra come un cadavere. La pelle risplende a della luce della camera che aveva le tapparelle socchiuse. Sembravano le Grazie del Botticelli, solo che una era più un diavolo con quella chioma nera. Marta si tira sù per legarsi i capelli che cominciavano a dare fastidio. K:"non legarti i capelli, mi piace guardarli." Richiesta strana, ma apprezza dato che a Marta piace spostarli mentre fa sesso. Il piacere ormai era padrone in quella stanza. Il desiderio veniva consumato con ferocia dalle due ragazze. Erano sul punto ormai di esplodere di piacere. Ma Marta non vuole finire così. Ha ancora voglia e soprattutto vuole vedere in viso Katrina mentre godrà. Allora Marta si alza e si ferma, rimane con il culo all'aria e guarda Katrina M:"Stavo quasi per avere un'orgasmo ma non voglio venire subito.". Katrina ansimando le sorride con uno sguardo malizioso. Le due ragazze si mettono sedute, piegate sulle ginocchia, una di fronte all'altra. Marta accarezza il collo di Katrina e sposta la testa su di un lato per scoprire l'altro lato del collo candido. Katrina chiude gli occhi e ansima di piacere. Marta come una vampira si avvicina al collo con la bocca e comincia a leccarlo dolcemente con la punta della lingua. Poi con tutta la lingua piatta e bagnata. Scorre su e giù, dalla spalla all'orecchio. A katrina viene la pelle d'oca. Marta comincia a baciare a bocca piena dove aveva appena leccato e mordicchia la pelle risucchiandola dolcemente. Katrina stava visibilmente godendo molto, adorava tanto quanto Marta sentire la lingua sul collo. Le accendeva un desiderio che poche altre cose riuscivano ad accenderla così tanto. Ma il desiderio era già tanto. Marta con la lingua arriva fino alla bocca di Katrina e comincia a limonarla duro. I movimenti delle due bocche sono instancabili e costanti. Bacio a bocca aperta e lingua in gola. Bacio a bocca aperta e lingua con lingua. Era pura passione. Entrambe tengono la testa dell'altra con una mano. Si stringono i capelli a vicenda. Ogni tanto si fermano, si guardano, e ricominciano. Katrina prende l'iniziativa e scaraventato Marta sul letto a pancia in sù.K:"Non ho il cazzo, ma spero di farti godere come farebbe un'uomo" Katrina appoggia il suo bacino su quello di Marta, cerca il clitoride e comincia a scoparsi quella bella rossa con movimenti decisi e intensi. Le due fiche scivolavamo che era un piacere. Il seno di Katrina rimbalzava sul petto su e giù. Marta godeva come una troia a guardarlo rimbalzare così. Era godurioso da guardare. Lo afferra con le mani e lo stringe. Katrina si china verso di lei e le morde un capezzolo mentre con una mano le afferra il collo e la tira a sé. Entrambe stavano ansimando sempre di più, cominciavano a farsi sentire da orecchie indiscrete. Marta spera che nessuno fosse nei paraggi. Ma anche questo era eccitante. Si lascia andare e comincia a gemere di piacere facendo sentire la sua voce. Da fuori poteva sembrare quasi un film porno. I movimenti erano sempre più incalzanti e le tette rimbalzavano sempre di più, anche quelle di Marta che comincia ad inarcare la schiena dal piacere. Marta spinge sul suo il bacino di Katrina, la vuole sentirla tutta. Il clitoride è in fiamme e la voglia di cazzo si fa risentire. Ma ormai l'orgasmo é lì che sta per arrivare. Da come geme Katrina, a toni sempre più alti lo sta per raggiungere anche lei.K:"OH DIO! Si!" L'esplosione dei sensi. Katrina in una smorfia di piacere chiude gli occhi e apre la bocca mentre si gode quell'orgasmo. Marta preme di più sul suo clitoride per farla venire ancora di più. Katrina ha il fiato corto ed è già soddisfatta, ma continua a cavalcare Marta per farla venire. Marta si stava prendendo ancora un po' di tempo. Stava godendo come mai fatto prima. Sentire quella fica sopra la sua la faceva impazzire. Guardare ballare quei meloni davanti a sé la faceva impazzire. Gemeva sempre più forte. Strizza il suo sesso negli ultimi attimi prima dell'esplosione di piacere. Per un attimo smette di far sentire la sua voce, guarda Katrina e chiude gli occhi. Era tutta contratta per ricevere tutto quel piacere e godere ancora di più. Katrina rallenta il movimento e preme di più contro la sua fica. Lì Marta esplode. Un'orgasmo intensissimo, quasi doloroso. Afferra il culo della ragazza e lo stringe a sé in un ultimo gemito di piacere, quasi fragoroso come un tuono. Il silenzio della stanza era riempito dai respiri profondi delle ragazza, soddisfatte e sfinite. Si guardano e si sorridono. Katrina si distende accanto a Marta buttandosi sul letto.K:"Comunque il tuo profilo verrà una bomba!". Entrambe ridono della battuta e rimangono ancora un po' sul letto. Marta non poteva ancora credere che fosse successo davvero. Era estasiata. E non vedeva l'ora di raccontarlo al marito.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 16, 2022 ⏰

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