Capitolo 39

96 10 3
                                    

Le partite di fine campionato, ad Harry, erano sempre piaciute. Sia perché si scontrovano con squadre che già conoscevano e quindi sapevano quel'era la loro portata, sia perché si avvicinava il periodo di riposo, dove la domenica sera poteva andare a dormire non troppo tardi, tra partita e festa post partita.

In quel momento stavano giocando contro una squadra che non aveva un calibro molto elevato, ma se la cavano comunque bene.

Draco non gli aveva più parlato da quando avevano avuto quella discussione. Ci aveva pensato molto. Aveva passato le seguenti due notti a stare sveglio a rimuginare, ci stava male per quella lontananza, ma comunque non giustificava il comportamento del biondo.

Fatto sta che voleva chiarire al più presto, ma ogni volta che tetanva di avvicinarsi a lui, Draco trovava sempre qualche scusa per andarsene o per evitare di parlare con lui.

Si stava iniziando a stancare. Gli andava bene che era arrabbiato con lui, ma arrivare a tal punto di non parlargli più, gli sembrava un po' esagerato.

Infatti per quello, aveva pianificato di fermarlo dopo la fine della partita per cercare di chiarire e soprattutto parlare

Il suo era un piano perfetto, niente avrebbe potuto ostacolalarlo, perché aveva pensato anche a tutte i possibili inconvenienti che avrebbe potuto incontrare bella sua strada.

Sarebbe finita la partita, avrebbe aspettato che lo spogliatoio di svuotasse del tutto, o, almeno, ci fossero poche persone e poi avrebbe costretto Draco a parlargli. Facile e veloce. Tanto lui era sempre l'ultimo a finire.

Stava andando tutto bene. La partita procedeva alla grande, mancava solo un set e avrebbero vinto. Tutto come previsto.

Peccato che qualcosa andò storto.

Seamus aveva appena schiacciato il pallone e dall'altra parte lo avevano difeso molto bene.

Harry aveva intuito che quell'appoggio potesse essere una perfetta alzata per il centrale, così si era già preparato in posizione di difesa, pronto a correre.

Infatti, il palleggiatore dell'altra squadra alzò al centrale, che attaccò.

Nel mentre, Draco aveva saltato per fare muro, peccato che, nel scendere, il giocatore avversario, aveva fatto invasione e lui cadde proprio sul piede, prendendo una storta.

Il gioco si fermò, la palla cadde, ma nessuno ci fece caso, tutti erano più preoccupati a capire cosa fosse effettivamente successo.

Draco tentò di alzarsi, ma la caviglia gli faceva troppo male e fu costretto a rimettersi seduto.

Harry guardò Draco, poi l'arbitro e poi Mark, che alzò le mani in segno di timeout.

Mentre l'arbitro fischiava, lui corse vicino Draco, come fecero poi anche gli altri.

"Draco, risci ad alzarti?" Chiese mentre si accucciava.

"No, mi fa troppo male la caviglia" Draco scosse la testa.

L'arbitro intanto era sceso dalla sua postazione e si era avvicinato per sapere come fosse messa la situazione.

"Che succede?"

"Ha preso una storta, non lo vede?" Chiese Mark in risposta, mentre passava un braccio attorno alla sua schiena e si metteva intorno alle spalle un braccio di Draco.

Li raggiunse anche Hermione, con la borsa medica.

"Aspetta Mark. Mettiamogli un po' di ghiaccio. Poi lo portiamo a sedersi" disse lei, posando la borsa a terra e iniziando a cercare il ghiaccio spray.

Il cuore in un pallone -drarry-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora