Notte. La faccia oscura della luna brillava nel cielo (anche lei è lì). Non riuscivo a dormire. Continuavo a girarmi nel letto senza riuscire a prendere sonno. Faceva caldo. Mi alzai ed uscii. L'aria umida mi confondeva e mi appesantiva. Andai al mare e camminai con i piedi nell'acqua. Non sapevo dove stavo andando. Non pensavo a niente. Solo a mettere un piede davanti all'altro mentre guardavo il cielo, quando abbassai gli occhi sulla strada mi trovai in un posto mai visto. Ebbi appena il tempo di formulare il pensiero successivo che il buio mi circondò.
Mi sono persa.
***
Aprii gli occhi. Ero in una stradina sporca. Faceva freddo. L'odore di benzina mi assalì il naso. Non me lo ricordavo così intenso. Cercai di alzarmi. Possibile che?
– Signorina, si sente bene? – mi chiese un poliziotto, a giudicare dalla divisa che portava.
– S-si, credo di sì.
– Devo chiamare un'ambulanza?
– No, no sto bene, davvero. Grazie. – mi affrettai a dire. Possibile che sia...Il Mondo? Quello reale. Ma come ho fatto ad arrivarci?
– Documenti? – chiese il collega.
– Ehm...non ce li ho. – saranno finiti a Mondo Specchio?
– Come si chiama? – mi incalzò ancora uno dei due poliziotti.
– Megan Clarke.
Mi guardarono in modo strano. – Un momento. – disse uno dei due, chiedendo qualcosa al suo cellulare. Ora sono senza tasti? Rimasi immobile finché non mi prestarono di nuovo attenzione. – Venga con noi in centrale.
***
Arrivati in centrale mi fecero sedere. Controllarono alcune cartelle. Mi continuavano a guardare in modo strano. Mi riempirono di domande. "Chi è tua madre?". "Dove sei nata?". "Cosa ci facevi in quel vicolo?".
Non capivo molto. Ero ancora stordita.
Come ho fatto ad arrivare nel Mondo? Questo era quello che continuavo a pensare.
– Dov'è stata per tutti questi anni?
Bella domanda. Cosa potevo dire? In un altro mondo?
– Non ricordo bene. Sono un po' confusa. – dissi, optando per una parziale verità. Molto parziale.
– La prego di perdonarci signorina Clarke ma sono così tanti anni che la cerchiamo!
Annuii. Dopo avermi fatto rispondere alle loro domande avevano capito che ero la Megan Clarke. Il caso irrisolto. La ragazza scomparsa diciotto anni prima. A quanto pare avevo contato male gli anni a Mondo Specchio. Anche se ero convinta fossero solo dodici gli anni.
Il poliziotto si alzò per scambiare qualche parola con il suo collega, percepii solo alcune cose del discorso. ...Rapita...drogata?...shock?
Pensavano che qualcuno mi avesse rapito. Una buona ipotesi se non si prendeva in considerazione che ero stata in un altro Mondo. Che ero persa. Ma lo ero davvero? E se mi avessero davvero rapito e drogato e quegli ultimi diciotto anni fossero stati frutto delle droghe? Spiegherebbe il perché io ricordo solo dodici anni.
Il poliziotto si riavvicinò a me.
– Non si preoccupi. È normale. Presto recupererà la memoria e quando accadrà venga da noi che possiamo aiutarla.

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Mondo Specchio
FantasyMegan Clarke è una ragazza persa. E come tutte le cose perse è finita a Mondo Specchio. Ma cosa succede quando ci si perde nel mondo delle cose perse? Yalamirah è un'Originiana. Nel suo mondo non esistono le emozioni. Non esistono persone. Solo gusc...