Non è una cosa leggera.
Non doveva esserlo ed è in cantiere da un po'.
Non sono capace di scrivere altro di recente.Se è angst non so dirvelo,
forse il giusto per questo tema
forse non ci sono nemmeno riuscita.Non so nemmeno dove voglio andare, ma continuerà.
Boh.
Buona lettura.
Clò.Trigger warning : suicidio.
Dicono che quando cadi ti fai male e quando ti rialzi, non senti più nulla.
Sì dice che sia una metafora che funziona un po' per tutto, quando ti ritrovi a dover fare i conti con i tuoi demoni interni.
Ma i demoni di ognuno, sono diversi.
E per ogni demone, c'è una cura o un percorso.Caduta e risalita.
Rientrano nella prerogativa di una precisa parola a cui corrispondono una serie di interpretazioni oggettive e non: forza, capacità, impulso di vivere, condizione e caratteristica di una persona.
Questo è uno dei significati più giusti di vita.
Felice, triste, malconcia, inadatta, imperfetta, abitudinaria, triste, ma comunque vive.
La persona ci convive.
O ci prova.
O muore provandoci.
Ragioni per vivere.
Quasi come se esistesse davvero un elenco che possa aiutare.
Cosa significa lasciarsi vedere vivere? O vedersi vivere dall'esterno?
C'è una matassa che continua così, mentre il viso gli viene tagliato dal vento, non sa rispondere a questa domanda.
A diciassette anni, e in quelle condizioni e nel luogo in cui si trova, Simone, non sa rispondersi.
Ci prova, ma non è mai venuto a capo di quel filo.
È praticamente in bilico a uno sbalzo umorale che va avanti così, da mesi.
Non gli interessa granché muoversi da dove si trova adesso, anche perché non servirebbe a nulla.
E se si muove comunque non innescherebbe nessun cambiamento utile.Simone, non lo sa proprio perché va indietro, invece di andare avanti.
E non lo sa proprio cosa fare, seduto su quel muro di cinta del ristorante, proprio il giorno in cui i suoi hanno deciso di uscire fuori a pranzo.
Gli stessi che da due anni vivono sotto lo stesso tetto e fingono di amarsi e continuare quella recita.
Ha chiesto indicazioni su dove fosse il bagno e poi, è salito sulla terrazza. Sono almeno cinque minuti che è lì sopra.
Si è fumato una sigaretta. Ha aspirato il fumo due volte, forse tre e si è poi stufato, tanto da buttare la cicca, disinteressato.
Il pacchetto si ammacca nelle tasche dei jeans.Che fortuna, pensa.
Chissà quando mi farà male l'impatto, pensa ancora.
Fumare gli è sempre piaciuto, ma di recente, ha esagerato.
Conta almeno dodici sigarette al giorno e questa cosa, capisce che non fa bene al suo corpo, alla sua dipendenza, ma lo fa lo stesso.
Sul muro della terrazza, nessuno si accorge della sua figura penzoloni, o della sua felpa pelosa verde che ha messo per il suo quinto giorno di fila.
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Vitae et Mors | Una scelta.
FanfictionTRIGGER WARNING: tema suicidio. Pozzo nero, squarci, buco, salvezza. Tre tentativi. Due andati male. Il terzo, forse, è quello giusto. Uno sfogo personale ricadente su SB e una possibilità di luce in fondo al tunnel.