Venerdì arriva.
Come nel battito di ciglia più veloce che possa esserci, venerdì è già arrivato e Manuel è in piedi vicino alle locandine del cinema.
Mancano quindici minuti esatti all'inizio dello spettacolo e di solito lui nemmeno lui è così puntuale. Le chiavi del motorino gli ticchettano dentro la tasca del giubbotto rame, mentre dondola un po' di lato controllando le figure dei passanti per la strada. Ha contato almeno una decina di cani con i loro padroni e qualche ragazzo con le cuffie nelle orecchie.
Manuel ha deciso che se non arriva, entrerà comunque per guardarlo quel film. Non ha nemmeno voluto cercarsi la trama, forse perché la vera cosa che gli interessa è capire se l'altro sta bene, sta meglio.Non lo ha chiesto a sua madre, non lo ha capito dai messaggi.
Manuel non usa fare dei film mentali, è sempre stato molto deciso su cosa fare e come agire, le paranoie non esistono. Non usa farlo, però adesso mancano solo dieci minuti e potrebbe essere certo che Simone non è voluto venire all'incontro.
O magari si è sentito male e non ha voluto comunicarlo. O magari ha cambiato idea.
Che poi se sia incontro o appuntamento, forse sono la stessa identica cosa.
E' un appuntamento volere passare del tempo con qualcuno che si vuole aiutare? E' davvero un appuntamento volere godersi del tempo con qualcuno che non si conosce e che vive dall'altra parte dello specchio?
Uno specchio fragile, di cui però l'istinto gli dice che in fondo, ha dentro più luce che buio.
Che poi Manuel ce le ha pure portate altre persone al cinema, ma non ha mai fatto caso all'orario: molte volte le aspettava dentro a biglietti presi.
Forse aveva terapia, oggi.
D'altra parte lui lo sa.
Lui lo sa ma potrebbe cambiare le cose se Simone lo sapesse o forse la verità per Manuel, è che non crede di saper gestire bene entrambe le cose, lui, che è da una vita che ha solo sua madre come punto di riferimento e tutto gravita attorno a lei. C'è Simone che da una parte, sua madre dall'altra. Una vita appena conosciuta e una vita che conosce da sempre.No, non ci devo pensare, si continua a ripetere in testa. Simone ha bisogno di stare bene, stasera come domani, dopodomani. Come tutti, se non di più, Simone merita di stare bene.
Manuel sospira, l'agitazione arriva anche perchè non ha fumato una sola sigaretta da quando è arrivato al cinema.
E se solo un grammo di bene posso riuscire a darglielo, va bene così.
E quando Manuel si sposta per entrare, come se si stesse arrendendo all'inevitabile, sente correre.
Si gira di colpo.
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Vitae et Mors | Una scelta.
FanfictionTRIGGER WARNING: tema suicidio. Pozzo nero, squarci, buco, salvezza. Tre tentativi. Due andati male. Il terzo, forse, è quello giusto. Uno sfogo personale ricadente su SB e una possibilità di luce in fondo al tunnel.