Sono le 7.00 di mattina e come al solito suona la sveglia. La odio. Ci sono vari motivi per odiarla, ad esempio mi ricorda che devo andare a scuola. Ma non è questo il punto. Il problema è che c'è lui. Alex. Cazzo quanto lo amo. Troppo, mi sta rovinando la vita. Ha preso il mio cuore e lo sta frantumando, e come al solito io raccolgo i pezzi. Da sola. Ormai c' ho fatto l' abitudine.
Merda, sono giá le 7.10, passa in fretta il tempo quando sei al calduccio sotto le coperte e fuori ci sono due gradi. Mi tocca alzarmi dal letto, e con la mia solita lentezza, alle 7.40 sono pronta per uscire di casa. Oggi indosso dei leggins neri, un maglioncione di mio fratello con scritto New York e i miei consumati Dr. Martins. Esco e per le scale incorntro la mia vicina. Mi sta proprio antipatica, non si fa mai gli affari suoi e giudica le persone dall' aspetto. Guardo il cellulare, sono decisamente in ritardo. Esco di casa e vedo l' autobus che si allontana. Sono fottuta. Mi infilo gli auricolari nelle orecchie e corro con la speranza di non arrivare in ritardo.
Sono seduta al mio banco, in fondo alla classe. Aspetto che arrivi la mia migliore amica, lei è la mia vita. È l' unica persona che mi capisce e mi aiuta. Eccola, la vedo arrivare, si ferma a fare due chiacchiere con Alex, sono molto amici. Io odio questa cosa. Lui è mio.
"Ciao Sophie!" esclama. Lei è sempre di buon umore, in pratica siamo gli opposti. "Ciao Belle" il mio saluto è un po' mogio, e lei lo nota subito. Ma questa volta non dice nulla, strano. Si vede che questa volta era talmente triste che l' ho ammutolita. Entra la prof, con il suo solito fare da modella. Mi sta antipatica pure lei, è una zabetta tremenda. Come avete notato, si, mi stanno sulle palle molte persone. Inizia la lezione, noisa come al solito. Dopo cinque minti mi giro un attimo per chiedere una penna alla mia compagna dietro, e ovviamenta la prof urla "Sophie attenzione! Siamo alla prima ora è giá sei distratta?". Non rispondo e apro il quaderno. Trovo un biglettino. È un pezzo di foglio con sopra scritte due semplici e chiare parole: ti amo. Non riconosco la scrittura, ma una cosa è certa, non può essere stato Alex. Penso tutta la lezione a quel bigliettino. Chi sa chi è?