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Un'estate secca.Non sono mai stati registrati valori di temperatura talmente alti da far seccare le pinete nella Grande Valle prima d’ora. Gli ultimi contadini preparano le valigie e firmano contratti, le donne ritirano il bucato dai fili per stendere e lo sistemano in grosse scatole. I bambini giocano per l’ultima volta sotto il loro pino preferito e vi si arrampicano, rischiando di cadere dai legnetti che hanno preso il posto delle robuste fronde aghiformi. Famiglie che caricano auto sporche di fango sulle strade di campagna, visi mesti che si preparano a lasciare le case in cui hanno vissuto tutta la vita per arrendersi di fronte alla Nuova Città.

Ormai il terreno non offre più i grandi raccolti a cui erano abituati gli abitanti delle campagne nella zona di Yeastfast. La scogliera dell’Est un tempo filtrava i venti gelidi, o almeno li mescolava con l’afa dell’Ovest, per ottenere un clima mite tutto l’anno. Campi dorati di frumento pronti per essere falciati e trasformati in farina, pane, alcolici, paste, torte e tanto altro, che dai forni viaggiavano per la Grande Valle riempiendo la pance del popolo. Tutto questo è solo un lontano ricordo, qua vi è solo terra acre che procura ustioni chimiche se non si è prudenti e attrezzati a dovere.
Si diceva ai bimbi di non mangiare troppe caramelle e merendine industriali. Crescevano sani, forti, lavoravano dall’alba al tramonto senza lamentarsi.
Chi avrebbe mai previsto la concorrenza della Nuova Città?..

13/23/121x, 7:00. Si può sentire dal piano terra il suono martellante della sveglia di Bourbonne, ma nessuno è presente per spegnerla. La famiglia Carasau a quest’ora è già in strada, molto lontano da questo deserto. Non è rimasto nulla in casa. esclusi i mobili più pesanti. Non vi sono più i giochi sparsi per le stanze o l’odore dei fiori e del cibo nell’aria. Solo una sveglia elettronica che continua a ricordare al nulla di risvegliarsi, un richiamo alla vita che non appartiene più a questo luogo.
Nessuno verrà a disattivarla. A chi importa? Non c’è più niente per nessuno, il nulla sarà eterno anche quando la batteria darà gli ultimi impulsi e si ossiderà nei circuiti.
“Potevi portartela dietro, non era poi così ingombrante”. Il tachimetro dell’auto segna 130 km/h costanti, la strada è libera.
“Ma non devo andare a scuola per i prossimi 12 mesi, a cosa mi serve svegliarmi presto? Per fissare la strada per il resto della giornata?”. Bourbonne ha ancora sonno. È pesante dover raccogliere tutti i propri averi e lasciare il proprio rifugio per viaggiare verso il nulla, molti psicologi sarebbero d’accordo con lei su questo. La madre non è una psicologa.
“È questione di disciplina, signorina. Non sono tutti fortunati come te da potersi lamentare per il minimo sconforto.” La macchina è piena di scatole di tutte le dimensioni, lasciando i Carasau compressi come proiettili in un caricatore.
“Sono d’accordo con tua madre. Aggiungerei che quella sveglia è nuovissima, l’ho comperata nella Nuova Città; ci tornerebbe utile se finissimo la nafta, dato che non abbiamo un centesimo.”. Le sopracciglia del padre convergono in un unico punto, gli è difficile gestire i battibecchi e guidare per 4 ore di seguito senza rispondere male.
Bud sta ancora dormendo nel seggiolino imbottito, la macchina potrebbe anche schiantarsi ma lui non si sveglierebbe neanche per l’allarme bombardamento.
“Possiamo sopravvivere anche senza soldi, o sveglie. Come hanno fatto gli uomini primitivi a sopravvivere se no?” “Non ha senso. Rimani sempre la solita distratta, meno male che ci sono io a farti da balia eh?.” “Meno male che Bud dorme, altrimenti chissà che casino faresti con il tuo ocheggiare”. A Bourbonne non interessa realmente discutere con sua madre, la ritiene troppo “vecchio stampo”. Pian piano la sua attenzione si sposta verso il paesaggio fuori dal finestrino: il sole che la acceca, celando il cimitero della vegetazione.
“Siamo partiti appena in tempo, è prevista un altra vampata di calore a breve. Il sole diventerà così forte che perderemo la vista se non troviamo riparo. Questo rottame non va più veloce di così. Bourbonne, ti ricordi cosa ti abbiamo detto di fare in caso di pericolo, vero?”È già innestata la quinta marcia, ma il padre avvicina lo stesso la mano sulla leva del cambio, afferrandola per qualche secondo.
“Certo, me le avete ripetute cosi tante volte che me le sogno di notte a momenti. Tranquilli, non ci tengo a morire, e proteggerei Bud persino dall’Apocalisse”. Nel bagagliaio vi è una scatola di oggetti metallici che emette un costante rumore di sottofondo. Bourbonne non riesce a sopportarlo, ma è troppo stanca per chiedere al padre di fermarsi a controllare.

Il sole è un po’ troppo accecante. Chissà come mai. Di sicuro non sono state le tossine emesse dai colli metallici della Nuova Città, chi mai penserebbe una cosa del genere? È logico che il buco di ozono si apra a caso, piuttosto io direi di dare la colpa a tutto quel vapore acqueo liberato dai forni di Yeastfast, c’è un motivo se esiste il Mare E la Terra, e l’acqua non sia semplicemente dappertutto, nell’aria. Se fosse stato per quelle attività a scopo di lucro in quel ricco borgo di contadini in proprio che è Yeastfast, adesso la Grande Valle sarebbe un Mare: campagne allagate, morti annegati, fossili di un altra era passata.
Per quanto possa essere nuova la Città, la mente delle persone rimane plastica, ingenua a volte. Non quanto quella dei piccoli, anche perché i piccoli crescono, per quanto Bourbonne non lo voglia accettare.

Bourbonne distoglie lo sguardo dal panorama per controllare il fratellino; si è sbrodolato sul pigiama bianco e le sue manine sono in aria, come se stesse venendo rapinato. Pulisce il latte con un fazzoletto e gli dà un piccolo bacio sulla morbida guancia rossa, per poi rimettersi a sedere e immaginarsi il suo futuro: che cosa accadrà a lei? E ai suoi genitori? Esiste una nuova casa? Una nuova vita?
Bud può rimanere così piccolo e carino per sempre?

Un bagliore si fa sempre più intenso, qualcuno dall’altra parte non ha spento gli abbaglianti. I freni stridono, la macchina vuole fermarsi.
“Chiudete gli occhi”.

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