capitolo 6- l'arresto

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Erano ormai le 06:45 del mattino che mia madre, la madre del mio amico ci vestirono senza alcuna spiegazione, c'era la polizia in casa e papà che supplicava di non portare via i bambini, in questo caso noi. La badante venne picchiata, ero scioccato.

Il papa del mio amico prese tutti i gioielli che erano in un barattolo grande, ma anche i porta gioielli delle mamme e la badante, e disse:

-Per favore agente, non portate via i ragazzi, vi prego-

E la polizia non disse nulla e ci portarono tutti fuori dalla casa, per prima cosa ci spingevano per le scale e finiva si creavano dei lividi gravi sulle gambe, braccia, spalle o altro.
Nella casa rimasero solo il mio gatto e la badante, la badante vide la soffitta tutta disordinata.
Subito dopo ci misero nella macchina, scomoda e piccola. Non ci portarono per il momento ai treni di deportazione ma ci portarono in centrale e subito dopo un interrogatorio a mio padre e all'altro padre, noi siamo restati fuori per qualche ora.

Voglio dire che i poliziotti erano in fretta e in furia, ci spingevano amaramente, chi restava fermo veniva preso con la forza e messo in macchina, questo successe a papà.

La badante dopo l'accaduto fece le valige, prese il gatto con il suo cibo e se ne andò dalla casa e subito dopo ritorno nella vera casa dove sono cresciuto, ricominciò la sua nuova vita, dopotutto era stanca di pulire, si compro una nuova badante e si prese un nuovo lavoro, almeno sarà felice.

Descrivo la macchina come: scomoda, piccola, con buchi a cui poteva entrare l'acqua e il freddo anche il caldo e certe volte il vento.

L'unica cosa che ricordo del viaggio é che c'erano tante curve e tendevano a spingerci o a stringerci.

Vedevo attraverso le finestre le ultime volte le meraviglie della mia città, stavamo per andare alla stazione Mancavano ancora almeno 5km, non eravamo soli, dietro di noi c'erano almeno altre 8 macchine.

Mancavano 2 km e non c'è la facevo più, faceva certe volte caldo e certe volte freddo.

Quando eravamo arrivati in stazione, non puoi capire quante persone c'erano, possiamo dire almeno 500 persone? Non saprei...
Direi solo che questa cosa é molto sbagliata.

19 agosto 1943

É da 2 giorni che aspettiamo in stazione, visi almeno 10 gruppi di nuove persone arrivate qui, non vi dico la folla e il cattivo odore che si era creato in giro per la stazione, le mie e quelle degli altri dei miei famigliari erano praticamente stanchissime, una parte della notte eravamo i piedi ma poi ci siamo seduti per terra, era scomodo il pavimento ma almeno c'era solo quello e non potevamo dire nulla a riguardo...

20 agosto 1943

Un'altro giorno era passato ma non vidi nuove persone ad arrivare in stazione, apparte questo ci fregarono il posto sul treno e quindi ci tocco a aspettare di nuovo un'altro giorno, faceva caldo e io non sopporto il caldo perché mi soffoca ma forte.
Però c'è la feci solo quelle volte che dovetti appoggiarmi a qualcosa o vomitare nei secchi.

21 agosto 1943

Finalmente eravamo dentro il treno, cioè non dovrei dire finalmente ma almeno potevano sederci per terra.



Ps: per tutti quelli che sono arrivati a questo punto il prossimo capitolo sarà un pochino corto rispetto a gli altri del libro, di nuovo... buona lettura🤗

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