Rivelazione

717 65 6
                                    

Sperando che legga il biglietto, mi dirigo verso casa, faccio quei 4 compiti che ci hanno dato, e poi mi metto a suonare il pianoforte.
Arrivano presto le 11 di sera, quindi decido di cambiarmi per stasera. Mi metto degli shorts e una maglietta nera. I capelli sono raccolti con qualche ciocca che esce dallo chignon. Perfetto!
Giusto il tempo di sitemarmi, e manca ormai un quarto d'ora a mezzanotte. Arrivo velocissima al parco, e lo vedo già da lontano. La luna che illumina ancora il paesaggio forma in gioco di luci e d'ombre, che fa sembrare la sua faccia ancora più grottesca. Non ha più l'impermeabile di oggi, ma inrossa una giacca nera e dei pantaloni aderenti, neri anch'essi.
Si avvicina lentamente a me, sempre con quel suo sorriso così aperto ed innocente che però, come il mio, nasconde molti segreti.
"Ehi...", inizia il discorso,"... ho pensato a quello che mi hai detto stamattina, e devo dire che mi hai colpito. Io so chi sei e che potere hai, tu potresti uccidermi, mentre io non potrei fare lo stesso con te. Non dovevo farmi notare da te, scusami. Me ne andrò."

Quell'essere, quell'uomo
che conosce tutto di me, non doveva andarsene.

"Aspetta... cosa sai di me?", gli dico afferandogli la mano, per impedire che se ne andasse.

"Beh, è facile. Ti chiami Ilaria, sei un vampiro morso da Tullius, che per mia sfortuna ho conosciuto e anche bene. Una sera di novembre di 207 anni fa, mentre eri a spasso con delle amiche, Tullius ti ha morso, lasciandoti però in vita, mentre le altre tue compagne sono state uccise dai suoi alleati. Tu odi tutti gli uomini perché quando eri ancora umana ti prendevano in giro e uno di loro ti aveva baciato davanti a tutti, un grande scandalo a quel tempo. Adesso, per ogni luna piena ne assassini uno, finché la tua sete di vendetta sia accontentata. Hai continuato ad odiare ancora, però, e mi auguro che io, essendo pure io uno di loro, non sarò la prossima vittima. L'unica cosa che non so di te è perché vai a caccia soltanto le notti di luna piena e di luna nuova.
Tu sei molto potente, puoi leggere nei pensieri e acquisire tutti i poteri che vuoi. Per la prima volta ho paura di una donna."

"Ah... beh, devo dire che anche tu mi intrighi un po'. Sei speciale perché hai una storia simile alla mia. Sei stato deriso, umiliato perché sei diverso dagli altri. Non eri un mostro, non lo sei e non lo sarai, è il tuo modo di sopravvivere in questo mondo d'illusioni.
Possiamo fare una specie di patto: tu molesti le tue vittime a modo tuo e io, se non ti dispiace, le mordo ma non per ucciderle, per toglierle quasi tutto il sangue, tu fai il resto. Lo posso però fare ogni luna piena e nuova. Può andare? "

"Potrebbe essere un'idea, e comunque c'è un trucco perché tu possa nutrirti sempre, quando preferisci."

"E quale? Non voglio perdere la mia vita?"

"Ti devo baciare."

"E io ti devo credere? Credere che non sia uno scherzo? Secondo te,..."
Non faccio a tempo di finire la frase che Offender mi lascia un dolcissimo bacio sulla bocca. Proprio quando le nostre labbra si abbracciano un'onda invisibile mi scuote e ho una sete terribile. Comunque mi abbandono a questo bacio e, alla fine, dico:
"Non era poi così male, no?"

"Le tue labbra sono così... dolci...
nessuno mi ha baciato così..."

Sorrisi timidamente.
La mia sete inizia di nuovo a torturarmi, Offender mi guarda preoccupato mentre mi tocco la gola che mi brucia.

"Che succede?"

"Ho una sete terribile. Devo andare a caccia."

"Cos'aspetti? Andiamo!"

Odio o amore?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora