Cuore di drago II: L'onore prima della paura

La voce del fuoco

Un fiammante giorno d'autunno,un corno di guerra tuonò all'orizzonte e subito apparvero le truppe di re Arthur.
-Alla carica !!!!- urlò Lancelot con tutto il fiato che aveva in corpo.
Subito l'esercito del re partì all'assalto del piccolo villaggio di Sprizville.
Subito lo scalpitìo dei cavalli e il tintinnio delle pesanti armi d'oro del re,d'argento dei suoi vassalli e d'acciaio dei valvassori svegliò subito il drago,che ruggì pesantemente per avvertire la gente del villaggio,ma solo Jack,Chiara e Jimmy si svegliarono.
Appena arrivati al villaggio,il re e i suoi cominciarono a scagliare frecce incendiarie sui tetti di paglia delle case di Sprizville.
-Al fuoco!! Al fuoco!!
Delle grida di dolore e disperazione subentrarono nel silenzio della notte inglese.
- Prendete dei secchi pieni d'acqua e rovesciateli sulle fiamme!
Jack cercava di coordinare tutti gli abitanti,ma anche lui era in preda al panico.
-Chiara! Chiaara! - urlava Jack esasperato nella ricerca della ragazza,che stava aiutando il suo amico Jimmy a uscire dalla casa che il rogo aveva ridotto ad un mucchio di legni arsi e fumanti.
Dopo cinque lunghe ore di fuoco,fiamme e grida l'incendio fu domato al sorgere del primo sole.
-Ecco cosa rimane del ridente villaggio di ribelli!- esclamò Lance ridendo sadicamente per la fine di Sprizville.
- Su Lance,ora è tutto finito...
- Sì,finito...ma in pasto alle fiamme!- ridevano Bucket e Mulch, due vassalli del re,entrambi in armi lucenti e tintinnanti.
Subito un olifante suonò la ritirata dell'esercito piromane, che si allontanò verso Hozleot con urla di gioia, risate e suono di armi battute sugli scudi in segno di vittoria.
-Mandria di stupidi del caspio!!-urlava Jimmy adirato e rosso di rabbia.
-Jack,ora che faremo- chiese Chiara al cavaliere.
-Un cavaliere è pur sempre un cavaliere e anche a costo di mettersi contro il suo signore difende sempre la sua gente.
- Quindi cosa bolle in pentola?- chiese il drago.
-Partiremo stanotte.-rispose Jack- Volevano la guerra? E allora che guerra sia!