capitolo 2

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Zia Petunia: andate immediatamente nel sottoscala, non vi voglio vedere! -

Harry andò in men che non si dica mentre io rimasi lì, dovevo capire.

T/n: Petunia perché sei cosi innervosita? poi così di punto in bianco. Dimmi tutto zietta cara - dissi con un tono di voce che la fece innervosire di brutto.
zia: T/n vai subito nel sottoscala, non sono affari tuoi! -

Non sono affari miei? come si permette questa sotto specie di donna.

T/n: Come non sono affari miei? c'è il mio cazzo di nome su una e il nom di mio fratello sull'altra, quindi mi sembra più che ovvio che debba sapere. Oppure non vuoi dirlo perché sai che non sono così imbecille dal credere alla storiella della morte dei miei genitori in un incidente d'auto, so che non è andata affatto così e so anche per certo che queste lettere c'entrano qualcosa e
ti giuro che lo scoprirò, e quando avverrà nessuno dei due la passerà liscia, anzi! - dissi per poi correre tra le braccia di mio fratello.

Scoppia in un pianto orribile, respiravo a fatica per quanto stessi piangendo, è una sensazione bruttissima però avevo mio fratello che mi consolava. Lui è l'unico che mi capisce, sa tutto di me, gli racconto ogni minimo dettaglio di quei pochi momenti che non passiamo insieme, e lui racconta tutto a me. Abbiamo un rapporto bellissimo.

La mattina dopo mi svegliai a causa di un tonfo fortissimo contro la finestra, subito dopo un'altro contro la porta. Decisi di alzarmi insieme ad Harry ed andammo a vedere cosa stava accadendo.

Una marea di gufi che volavano davanti la casa o stavano fermi poggiati da qualche parte, ogni gufo aveva con se delle lettere, due per la precisione. Ne vidi alcune per terra a decisi di prenderle. Erano le stesse identiche lettere di ieri, le stesse scritte, la stessa tipologia di scrittura e lo stesso francobollo.
Tutto ciò mi mandò in una confusione totale, dei gufi che portavano delle lettere, che strano.

Furono svegliati anche quei due scassa palle, probabilmente dai stessi rumori che avevano svegliato me e Harry.
Aprirono la porta di colpo, Petunia lanciò un urlo assurdo mentre Vernon sbarrò gli occhi e spalancò la bocca. Io avevo ancora le due lettere in mano, non ci pensai due volte e iniziai a correre per la strada, senza una direzione. Vernon cercò di rincorrermi ma lasciò perdere quando ammise a se stesso di non potermi raggiungermi.

Non so dove sto andando, so solo di dover correre per tentato tempo, dovevo allontanarmi il più possibile, non mi dovevano trovare.
Dopo aver corso per 40 minuti su per giù mi fermai. Mi trovavo in un campo enorme con qualche albero qua e la, mi misi seduta sul prato e poggiai la schiena contro un'albero.

Avevo quelle due lettere tra le mani, non sapevo cosa fare, ma dovevo sapere

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Avevo quelle due lettere tra le mani, non sapevo cosa fare, ma dovevo sapere. Presi la mia e l'aprii. In poche parole c'era scritto che sono stata presa a questa scuola di maghi e che saranno molto felici di avere me e Harry nella loro scuola, i figli di Lily e James Potter. Questo vuol dire che i maghi esistono, che figata, e se tutto ciò è vero è probabile che in effetti avevo ragione, il mio istinto aveva ragione. La morte dei miei genitori c'entra qualcosa, e questo vuol dire che i miei genitori erano dei maghi.
Aprii anche la lettera di Harry e c'era scritta la stessa identica cosa, cambiava solamente il nome. Rimasi lì ferma a pesare per non so quanto tempo, so solo che il sole stava tramontando e io ero molto stanca per restare sveglia.

La mattina dopo mi svegliai perché sentivo una strana presenza. Aprii gli occhi e di fronte a me vidi un uomo enorme, altissimo e robusto, con la barba molto lunga e scura. Mi alzai di colpo e gli urlai contro di andarsene o avrei chiamato la polizia. L'uomo alzò le mani come in segno di "pace" e parlò
X: Oh T/n, quanto sei cresciuta e quanto ti sei fatta bella. Comunque con me puoi stare tranquilla e ti puoi fidare, io vengo da Hogwarts, proprio la scuola che vi ha mandato quelle lettere, io sono venuto qui per assicurarmi che le riceveste e che compraste tutto il necessario per quest'anno scolastico, piacere Hagrid — Disse l'uomo con un sorriso a trentadue denti, e a dirla tutta ha la faccia da bonaccione.

T/n: Come fai a conoscere me e mio fratello?—Hagrid: Oh mia cara voi siete famosi nel mondo dei maghi per la vostra storia come sai—T/n: Signor Hagrid mi scusi ma che storia?— chiesi molto confusaHagrid: Tania puoi chiamarmi anche solo Hagrid tran...

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T/n: Come fai a conoscere me e mio fratello?—
Hagrid: Oh mia cara voi siete famosi nel mondo dei maghi per la vostra storia come sai—
T/n: Signor Hagrid mi scusi ma che storia?— chiesi molto confusa
Hagrid: Tania puoi chiamarmi anche solo Hagrid tranquilla, comunque per la quella sera, la sera della morte dei vostri genitori
T/n: Quindi è come pensavo, lo sapevo diamine, gliela farò pagare di brutto —
Hagrid: A chi devi farla pagare? e poi scusa non ricordi come sono morti i tuoi?
T/n: A noi hanno sempre detto che sono morti in un incidente stradale, io non ci ho mai creduto al 100%, non so perché ma sentivo che era una cazzata e non penso che siano così tanto conosciuti per un incidente stradale —
Hagrid: Un'incidente stradale? quei due babbani imbecilli non potevano inventarsi una cavolata peggiore. Ma almeno sapete chi sono i vostri genitori?
T/n: lily Evans e James Potter, nella lettera c'è scritto che erano due grandi maghi, quindi esiste veramente la magia?
Hagrid: Certo Tania, però non possiamo restare qui, dobbiamo andare a prendere tuo fratello immediatamente, non voglio che resti con quei due un minuto in più —
Mentre andavamo mi chiese come mai ero lì da sola e mio fratello non era con me, gli raccontai quello che era successo e iniziò ad insultare quei due babbani insieme a me. Arrivammo davanti la sua moto mi diede un casco e lo indossai, salimmo in moto e partimmo alla ricerca di Harry. Siamo andati alla casa di petunia e Vernon ma lì non c'era nessuno quindi chiamò un certo Silente e gli chiese di vedere dove fosse Harry, e lui gli disse che si trovava in una casa all'oceano, lo ringraziò e mise giù, gli chiesi come faceva quell'uomo a sapere dove fosse mio fratello e lui mi disse che era tutto grazie alla magia e che aveva trovato me con lo stesso modo.

Dopo un po' arrivammo, durante il viaggio lo avevo tempestato di domande sui miei genitori, sulla magia e su Hogwarts.
Ci ritrovammo sulla spiaggia e davanti a noi avevamo una casa, L'oceano era molto mosso, metteva quasi paura, c'era il temporale e faceva freddissimo.

Hagrid mi prese la mano e andammo verso la casa.




~spazio autrice: ciaoo, ieri è venuto a mancare Robbie Coltrane, nonché il nostro amato Hagrid. Tutti noi sentiremo a pieno la sua mancanza :(

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 09, 2023 ⏰

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