Capitolo 11

60 3 0
                                    

Louis POV
-Appena arrivati a Venezia-

"Wow Lou è bellissima questa città!" Mi dice un super sorridente Harry Styles.
"Concordo" gli dico annuendo. "Okay andiamo ad esplorare...dopo aver messo le cose nella nostra stanza d'hotel."
"Nooo dai LouLou non voglio aspettareee" si lamenta.
"Ma guarda tu che bambino che mi sono portato dietro!" Gli dico in modo retorico.
Lo prendo per mano e lo trascino all'interno dell'hotel sotto le sue lamentele.
"Dobbiamo proprio? Ci vorrà tempo..."
"No H, sei fai presto ci mettiamo davvero poco okay?" Gli dico esasperato. Ma beh, amo anche questa sua parte bambinesca ovviamente.

Finalmente finiamo di svuotare le valigie e appena le metto sotto al letto matrimoniale, mi sento trascinare dal mio ragazzo fino alla porta della stanza. Rido e lui mi dice in modo solenne:"E adesso, signori e signore, si fa visita alla città di Venezia!"
Gli dò un bacio sulla guancia e lo porto per mano fino all'uscita dell'hotel.
Ci guardiamo intorno e prendo la brochure dove tutti i posti in fotografia sembrano bellissimi.
"Dove vuoi andare?" Gli chiedo osservandolo per bene mentre scruta le poche descrizioni e le immagini.
"Qui!" E indica un ponte. Bene non so come si dica il nome ma non posso imparare l'italiano in un secondo. Ho cercato di conoscere qualche parola nel lasso di tempo prima della partenza ma non è servito a molto.
Fisso intensamente la scritta in corsivo e immagino nella mia mente come dovrebbe essere detto.
Poi mi ricordo che la brochure ha anche la parte in altre lingue e trovo quella in inglese.
"Ohhh The Bridge of Sighs!" (Il Ponte dei Sospiri)
"Bello come nome" dice Harry letteralmente saltando dall'euforia.
"Infatti"

Ci incamminiamo e in dieci minuti arriviamo in una piazza: Piazza San Marco, secondo la guida.
È molto grande e più avanti si può vedere il mare, molto bello onestamente.
Camminiamo e vediamo il ponte che è bello proprio come il suo nome. Un po' come Harry, un bel nome per una bella persona.
Apro la brochure e leggo che si chiama così per il suo passato. In antichità il ponte veniva attraversato dai prigionieri e secondo la tradizione, loro sospiravano mentre ci passavano sopra, sapendo che sarebbe stata l'ultima volta che avrebbero potuto vedere il mondo esterno.
Sia io che Harry rimaniamo affascinati soprattutto perché a Doncaster non ci sono certe tradizioni.
Saliamo mano nella mano sul ponte e vedo che ci sono altre due coppie, una della nostra età e una più anziana.
Quella etero più giovane non ci ha guardato male, anzi sembrava addolcita. Finalmente delle persone intelligenti oltre ai nostri amici e pochi altri.
Gli anziani non ci hanno neanche visto ma mi va bene così.
Sorrido ad Harry e lui ricambia, mettendo in mostra le bellissime fossette che servono solo a rendere ancora più speciale il capolavoro che è il mio ragazzo.
"H sei bellissimo" gli dico infatti, incantato.
Lui ridacchia e "anche tu Lou, tantissimo."
"Awwww Harreeehhh" gli dico baciandolo più e più volte a stampo.
Ridiamo entrambi e lo abbraccio da dietro mordendogli dolcemente il collo, passando poi all'orecchio. "Ti amo" gli sussurro prima di staccarmi e prenderlo per mano, camminando vicini per tutto il resto del ponte.

Passiamo la prima giornata visitando il Ponte dei Sospiri, Piazza San Marco e camminando a vuoto per la zona intorno all'hotel. Domani faremo un giro in gondola e sono più che pronto a fare il romantico, sempre se non mi anticipa.

Sono le 20:15 e, almeno io, sto morendo di fame. Optiamo per non prendere la cena in camera ma uscire in qualche ristorante economico.
Cerchiamo qualche posto vicino su internet e troviamo "All'arco".
Leggo quello che c'è scritto sul sito:"Cicchetti (classici e rivisitati persino con ingredienti esotici), polpette, vino, spritz: in zona Rialto, è uno dei bacari più famosi della città gestito dalla famiglia Pinto. Per una sosta tipica di qualità al giusto prezzo."
Mi giro verso Harry e lo vedo pensarci qualche secondo prima di annuire.
"Bene, ora andiamo che non vedo l'ora di mangiare!" Gli dico trascinandolo per le strade di Venezia.

Fearless//Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora