In un giorno come tanti, successe che, mentre stavo in soggiorno a guardare la TV, mia sorella tornò dalla sua uscita. Mi girai per salutarla, vidi però, che stava piangendo e aveva in volto un espressione molto triste. Le chiesi subito perché fosse così triste e che era successo. Mi disse che si era lasciata con il suo ragazzo, allora capì subito. Mi dispiaceva per lei naturalmente, dentro di me, c'era un lato che ne era felice al riguardo, e ne era sollevato, perché in questo modo, non avrei dovuto più incontrarlo nuovamente. Per superare questa cosa Jasmin, ci misi meno di una settimana, e poi fortunatamente si riprese, e tornò ad essere la mia gioiosa sorellina come sempre. L'estate purtroppo finì, ma un buon lato positivo, era che entravo finalmente nel mondo delle superiori. Il primo giorno andò meravigliosamente, mi feci subito degli amici, e tutti insieme creammo il gruppo whatsapp della classe. A farlo fu un ragazzo biondo, che si chiamava Jamie. Questo propose, che tutti insieme dopo la scuola, dovevamo festeggiare il nostro primo giorno di scuola andando al MC a mangiare insieme. Sfortunatamente non tutti potevano venire, ma la maggior parte accettò. Con il passare del tempo, durante le nostre giornate di scuola, Jamie si comportava come se fosse il nostro capoclasse, in un senso buono però, per noi era come una specie di leader : organizzava le uscite, i Filoni, le feste di compleanno, le uscite al MC, ecc....
Era una persona meravigliosa. Provavo un grande affetto per lui, ci ero molto vicino, principalmente perché stavamo di banco vicino, ma anche perché gli raccontavo di me, e lui mi ascoltava senza problemi. Mi sentivo meravigliosamente ascoltato e libero di esprimermi, con qualcuno che sapevo che era una brava persona. I miei sentimenti per lui, non sparivano, anzi il contrario, crescevano ogni giorno sempre di più, e ogni volta che lo vedevo, potevo sentire il mio cuore battere forte. Un giorno poi, deciso di farmi un po' di coraggio, così gli chiesi di uscire con me. Ebbe un espressione sorpresa per un secondo, poi sorrise e mi rispose di sì , infine in quello stesso giorno organizzò la cosa, e propose di incontrarci al parco. Pensai subito che fosse una splendida idea, e quindi non obbiettai per quel posto. Quando tornai a casa, ero estremamente vivace di felicità, mia madre lo notò e mi chiese come mai fossi così felice, allora io ,senza accorgermene, finì per raccontarle tutto, dal primo all'ultimo dettagli. Contando anche, che quella era la prima volta che raccontavo a lei e Jasmin di questo ragazzo. A un certo punto mi fermai, perché non mi ero accorto le facce di malizia che mi stavano facendo. "Si p-peró-, è solo un amico!" E dopo questo commento, me ne tornai in camera. Per tutto il tempo mi immaginavo quanto perfetto stava per essere quello che io chiamavo appuntamento. Ero così impaziente, che avendo guardato male l'orologio, uscì 20 minuti prima senza accorgermene. Quando Finalmente lo realizzai, stavo per tornare indietro, quando sentì che Jamie mi chiamava
"Ben, sei già qui anche tu?"
"Oh ecco, ho visto male l'orologio..hehe"
"Pur'io, ahah , quindi, andiamo!"
"Oh, si, certo!"
Quindi cominciammo a camminare insieme, e nel mentre lui si metteva a raccontarmi dei suoi sogni, sembrava così serio e passionale, che mi sono distratto tanto al tal punto che sbattei contro un palo...
"Ouch!"
"Va tutto bene?"
"Fanculo, è colpa tua, sei troppo bello quando parli così"
"Uh? Pfff, hehehe scusa"
Andammo a mangiare fuori in una pizzeria, abbiamo mangiato tantissimo, e lui ha insistito per pagare tutto con i suoi di soldi. Io continuai a dirgli che non era equo far pagare tutto a lui, ma poi mi guardó con quello sguardo bellissimo, non riuscì a resistergli a quel punto, e lo lasciai fare. Non tornammo subito a casa, ce ne stettimo un po' nel parco, su una panchina, e incominciammo nuovamente a parlare...
"Dopo essermi maturato, voglio entrare nel mondo della musica! E diventerò super famoso!"
"Sono sicuro che ci riuscirai, hai del buon potenziale, e poi sei bellissimo, quindi non hai niente di cui preoccuparti"
"Razza di ruffiano! Lo dici solo per farmi felice"
"Ti sbagli, sono serio! Conquisteresti chiunque.... Anche me"
Con questo suo ultimo commento, arrossii di brutto, e poi, mi avvicinai, volevo baciarlo, volevo tenerlo più vicino a me. All'ultimo momento però esitai, e poi gli dissi, che era tardi, e che sarebbe stato meglio tornare a casa, lui mi disse che mi avrebbe accompagnato. E sinceramente, non ce la facevo minimamente a dirgli di no, era troppo inresistibile. Arrivati alla porta della mia casa, mi girai verso di lui, per salutarlo, e lui gentilmente si avvicinò, e con un immenso abbraccio, mi baciò. Poi mi salutò e se ne andò via, lasciandomi lì, immobile, confuso ed estremamente abitato internamente. Modestamente non volevo lasciarlo tornarsene via, e se ci ripenso ora, penso che se non lo avessi fatto, sarebbe ancora qui.....
Tornato in camera, continuavo a pensare a lui, non riuscivo a togliermelo dalla testa in nessun modo, così gli scrissi, e per tutta la notte chattammo. Non lo lasciai dormire per nemmeno un secondo. Alla fine mi scocciai di scrivere quindi lo chiamai direttamente. A un certo punto di accorsi che erano le 6 del mattino..
" Penso sia meglio se chiudiamo qui, devo lasciarti dormire, e poi oggi abbiamo la scuola"
"È apposto, voglio stare con te per tutto il tempo che...."
"Cosa? Che vuoi dire? Ehi Jamie! Ehiiiii"
"Io ti amo Benjamin, l'ho sempre fatto, e ti amerò fino alla morte.....*bang*"
".... Jamie...?"
Dentro ero morto, non avevo dubbi, era appena stato ucciso. Ero a pezzi. Subito dopo che la chiamata finì, andai in camera di mia madre, lei si era appena svegliata....
"Buongiorno mamma.."
"Oh buon giorno tesoro! Sei sveglio pri- che è successo...?"
"Hanno ucciso Jamie"
Mi guardó sconvolta. Le dissi tutto quello che era successo. Mi abbracciò e pianse con me, poi mi accompagnò a scuola....
"Sei sicuro tesoro? Puoi sempre stare a casa se vuoi"
"Si mamma, devo dire agli altri dell'accaduto"
"Va bene tesoro.... Ma ricordati, ti vengo a prendere se non ce la fai"
"Tranquilla, tu pensa ad andare dalla polizia..."
Detto questo la salutai e andai in classe. Entrato in classe, tutti sembravano già un po' confusi, perché non esisteva un giorno in cui Jamie non andava a scuola. Attirai l'attenzione di tutti " ragazzi scusate, vorrei avere la vostra attenzione". Dicendo ciò, tutti si zittirono e puntarono gli sguardi verso di me..
"Come tutti potete notare, oggi Jamie non si è presentato a scuola..."
"Tu sai perché ben?"
"Perché è morto...."
"..."
Dopo questo incomincia a raccontare loro tutto, tutti erano dispiaciuti per me, e mi venirono vicino per abbracciami. Poi arrivò un insegnante, e ci disse di andare con lui. Mia madre era andata alla polizia, e disse loro tutto quello che le avevo raccontato. Di conseguenza loro andarono a casa di Jamie, e lo trovarono morto, con un colpo di pistola in testa, ma della pistola non c'era traccia e neanche dell'assassino. La preside decise di dare all'intera classe il giorno libero, quindi ce ne tornammo a casa...
STAI LEGGENDO
FUORISTRADA 🩸🖕🖤- La storia di Benjamin
RandomBenjamin Williams, abbreviato a Ben, è nato il 2 Aprile 1997. Il padre lo abbandona a 6 anni e per questo lui, coltiva nei suoi confronti un odio profondo. Ma nonostante ciò, continua la sua vita con la madre e la sorella felicemente, finché un gior...