Diversamente Cinderella : un perfetto lieto fine.

capitolo 2: nuova vita.

Arrivò il mattino, un mattino senza mia madre, ovvero il primo. Mi preparai e uscì di casa, c'era un sole che spaccava le pietre [metafora] non è possibile che quando solo giù di morale c'è il sole. Arrivata a scuola mi precipitai all'armadietto e presi i libri per le ore successive. "Ciao Lola!" arrivò Luca, col suo solito sorrisone. "Luca! ma...che ci fai qui?" Chiesi.
"Ho cambiato scuola, sono già dei mesi che sono qua ma non ti ho mai notata."
"ahah, tranquillo, non mi nota nessuno in questa scuola da idioti."
"sei cresciuta un sacco, sei migliorata...sopratutto in bellezza!".
li diventai tutta rossa, le sue belle parole erano capaci di farmi dimenticare della scomparsa di mia madre. "Ora devo andare, ci vediamo!" Disse salutandomi con la mano. Furono passate tutte le 5 ore in un soffio, pensai tutta la mattina a Luca e a quello che mi ha detto: "sei migliorata...sopratutto in bellezza!".
Uscita dalla classe Brooke, ovvero la ragazza che ha tutto ma non si accontenta mai, mi fece gesto con la mano per avvicinarmi. Era davanti al cartellone del ballo. "Hai visto Lola, quest'anno il ballo sarà in tema cenerentola, il nuovo film della disney, Tu con chi ci vai?" chiese.
"Sinceramente non so neanche se ci vado...".
"Secondo me saresti una delle più belle!".
Brooke e sempre stata molto esigente, ma la gentilezza non le è mai mancata.
"Sei gentile Brooke ma non ci andrò comunque, non vorrei farmi notare da nessuno".
"E se...ti metti una maschera e non ti fai riconoscere? insomma, un cambio d'identità!".
"C'avevo pensato pure io!"
"Chiamami stasera, ti parlerò di tutto questo." ribattè.
Ritornai a casa di corsa, anche se avevo tutto il tempo del mondo.
Aprì la porta, e arrivata in cucina, trovai un bigliettino sul davanzale che diceva questo: "Amore, non ti azzardare a pensare che non ti voglio bene, perché non ti ho lasciato da sola per niente. Adesso non posso raccontarti per un biglietto cosa sta succedendo. Perfavore, ho avvisato la zia di prenderti, quindi da oggi vai ad abitare dalla zia, senza discussioni! mi raccomando, non deludermi, sei la mia unica gioia! -mamma.".
Ero sorpresa da quel bigliettino.
Da piccola chiamavo la zia la mati, ora la chiamo la matrigna perchè è una vera belva. Andai a preparare le valige e portai tutto giù. Non disfai niente, così mia madre mi avrebbe potuto contattare con dei biglietti in quella casa.
"Sali sulla macchina." Mi ordinò zia, che era già fuori ad aspettarmi.
"Zia ma...le gemelle?"
"Allora signorina, tu devi solo stare zitta e ubbidire. faccio presto a cacciarti di casa e mandarti sotto un ponte."
visto? la belva. Da quando diventò così tutti in famiglia la odiano. Arrivammo nella sua grande villona, e uscirono anche le mie due cugine, le gemelle.
"Mamma che ci fa lei qua? avevi detto che sarebbe restata dasola!" chiesero.
"E starà da sola, nella sua camera!"
"Zia, perchè sei così cattiva? ma che ti ho fatto!?". Posai le valige nella mia camera e uscì di casa. C'era un tenero cagnolino in mezzo alla strada, ma una macchina stava per investirlo! Riuscì a prenderlo, e per un pelo non finì sotto l'auto. Non smise di leccarmi, lo misi a terra e gli guardai il collo. Non aveva nessun collare, quindi non aveva padroni...così decisi di tenermelo, magari nascondendolo in casa. Girai col cane tutto il giorno, ma arrivò anche l'ora di cena. "Lola, sbrigati o non mangi" urlò dalla porta mia zia. Mi allacciai le scarpe, e quando mi rialzai vidi un uomo con un costume tutto rosso davanti a me.
spazio scrittore.
Ciao ragazzi! spero la storia vi piaccia, ho in mente tante sorprese per la storia. Scusate gli errori grammaticali e di punteggiatura, man mano nel tempo migliorerò nello scrivere. Scusate anche il fatto che posto i capitoli ogni morte del papa ahah, ma vorrei che avessero più visualizzazzioni. Detto questo, se vi piace lasciate un like e un commento, mi rendereste davvero felice!