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SABRINA'S POV

E come ogni settimana, anche quella sera eravamo solo io e la biondina, sul mio divano con un bicchiere di vino rosso aspettando che la cena fosse pronta. Stavamo chiacchierando del più e del meno, del lavoro più che altro. Davanti a noi la televisione era accesa ma tanto nessuno la stava a guarda. Maria era così carina, io invece mi ero messa addirittura i pantaloni della tuta ed ero tutta struccata. Ma, in fondo, mica ce dovevamo fa uno shooting!

Squillò il telefono di Maria e, come sempre, si perse in quella chiamata di lavoro e io ne approfittai per andare in cucina. La pasta era pronta e lei chiuse la chiamata. Mi fermai per qualche secondo a guardarla, era così bella in quei jeans. Aveva messo pure la camicia che gli avevo regalato per Natale l'anno prima. Nonostante questo, la vedevo che era pensierosa. Ma non per il lavoro, per altro. Questo riuscivo a intuirlo. Era un po' di tempo ormai che la vedevo strana, ma non riuscivo a capire il motivo. Mi avvicinai a lei sul divano.

S "A Marì che hai?"

M "Niente Sabri perché? Che devo avere?"

S "Nun saprei, sei sempre strana ultimamente, ti vedo assente. E' successo qualcosa?"

M "Nono niente, non ti preoccupare, sono un po' stressata per il lavoro forse"

S "Nun te credo Marì" dopo anni di amicizia riuscivo a capirla più di ogni altra cosa, la conoscevo meglio di quanto si conoscesse lei stessa.

M "Non è niente davvero, Sabri. Non ti preoccupare" mi disse con quella sua risata carina che mi faceva ridere sempre, ma in quel momento io non sorrisi e ovviamente dicendo così l'unica cosa a cui ero riuscita a pensare è che fosse realmente qualcosa di serio.

S "Marì che è successo? mi fai preoccupare"

Maria si mise a ridere di nuovo come per sviare il discorso, ma io non mi arrendevo.

S "Ao Marì, lo sai che a me me poi di tutto eh" la rassicurai mettendole la mano sulla sua e mantenendo il contatto visivo da mamma chioccia come dice lei.

M "Lo so, lo so" mi sorrise dolcemente distogliendo lo sguardo.

S "Eh beh, allora dimmi prima che me agito"

MARIA'S POV

Ero un po' in ansia, non sapevo se parlare o se scappare dal discorso. Avrei voluto dire che non era successo niente e che era tutto apposto, tornare a cenare e non pensarci più. Allo stesso tempo avrei voluto tirare fuori tutto quello che da anni mi opprimeva dentro e togliermi quel peso costante. In ogni caso avrei dovuto dire qualcosa.

S "Ao, quindi Marì?!"

Presi un respiro profondo, non avevo ancora deciso se dire la verità o mentirle come ho sempre fatto; perciò, non pensai a niente e lasciai la mia voce parlare da sola.

M "Non voglio rovinare tutto..."

S "E che dovresti rovinà Marì?"

M "Questo, la nostra amicizia. Io ci tengo a te" ero un po' agitata, e forse anche imbarazzata.  Guardavo fisso nel bicchiere. Le emozioni erano più forti di me, affatica riuscivo a pensare e parlare.

S "Ma figurati Maria se ora dopo tutti questi anni che ci sopportiamo, da un giorno all'altro mandiamo a puttane anni di amicizia. Nun me conosci per caso? Che sarà mai successo?"

M "Non so come spiegartelo senza rovinare tutto..."

"Ao Marì, mica hai ammazzato nessuno?" In quel momento non capivo se lo stesse dicendo seriamente o per smorzare la situazione. Sabrina era incredibile, anche in un momento teso come quello era riuscita a farmi ridere.

M "Che scema che sei"

S "Che ne so Marì, me stai a mette in crisi oh" fece quel suo sorriso così dolce che non riuscivo a smettere di guardarla. Sarei rimasta a fissarla per ore e ore.

M "Lo sai che sei bellissima?!"

S "Si daje Marì, nun cambia discorso oh"

Presi coraggio e dissi: "Mi piace una persona" cercando di rimanere sul vago.

Sabrina tirò un sospiro di sollievo e allargando le braccia disse: "E sti cazzi Marì, ce voleva tanto?! Tutta questa tensione pe di che te piace una?"

M "Beh si, ma in realtà non è solo questo. E' complicato..." non sapevo più come andare avanti, ormai il discorso era iniziato e lo dovevo finire prendendo coraggio.

S "E perché? Che altro c'è?"

M "Non so se questo sentimento è ricambiano o meno". Sentivo il cuore che batteva forte nel petto, quasi come se volesse uscire. Ansia? Paura? Amore? Sì, forse tutte e tre.

Io e lei || deferilli ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora