"Ultimo giorno del ritiro, ultimo giorno..." Kuroo si specchia ancora una volta sullo specchio dello spogliatoio. Ciuffo disordinatamente in ordine, ghigno collaudato, niente fra i denti: perfetto, gongola fra sé. Come al solito.
"Oggi è l'ultimo giorno del ritiro, l'ultima possibilità!" si dice. Non può sbagliare e niente del suo aspetto deve essere tralasciato. Sa perfettamente quanto il suo sorriso sornione, il suo ciuffo nero come la pece che ricade scomposto davanti all'occhio e il suo fisico atletico siano considerati attraenti e spera che possano aiutarlo anche oggi. Soprattutto oggi. Soprattutto dopo il disastro della sera prima.
«Ci stai mettendo più del solito, davanti a quello specchio» la voce atona di Kenma lo fa trasalire. Non lo aveva proprio sentito arrivare silenzioso com'è, l'audio della PSP attutito dalle cuffiette.
«Mhh? Macchè!» cerca di minimizzare lui, «Come al solito, Kenma-kun! Sai che mi piace essere sempre perfetto per le mie ammiratrici!»
«Sarà... a me sembra invece che tu ti stia impegnando più del solito...visto che è l'ultimo giorno del ritiro sai... pensavo ti facessi bello per qualcuno...» strascica volutamente l'ultima parola. Kenma lo incalza con un tono indifferente, ma sembra averlo smascherato in pieno, senza nemmeno aver alzato gli occhi dal suo videogioco. Lo conosce troppo bene, il suo migliore amico, tanto che il moro si ritrova a pensare che in realtà il palleggiatore lo abbia tenuto d'occhio per tutti i giorni precedenti. Quel maledetto cervello del Nekoma!
«Capitano, sei pronto? Il coach mi ha mandato a chiamarti, dice che deve parlarti un attimo!»
«Arrivo subito, Lev!» "Salvato in extremis da quell'idiota di Lev!" pensa Kuroo, tirando un sospiro di sollievo. E, sollevato, con una solida faccia di bronzo chiede addirittura all'amico di salvare la partita e di spegnere. E di muoversi a raggiungerli in palestra. «Mhh» annuisce l'altro senza troppa convinzione, mentre il capitano sta già chiudendo la porta dietro di sé.
Kuroo percorre il corridoio pensoso. "Kenma-kun è intelligente, praticamente come lui... se ci è arrivato Kenma, allora probabilmente...» con un barlume di speranza ripassava quanto accaduto nei giorni precedenti: aveva colto ogni occasione buona per lanciargli dei segnali. Piccoli, nascosti nel suo atteggiamento sempre spudorato. Non aveva osato essere troppo diretto, soprattutto quando erano in compagnia di altri. Non che a Kuroo interessasse minimamente cosa ne potevano pensare le altre persone, sia chiaro, era sicuro però che diversamente da lui, l'altro odiasse essere al centro dell'attenzione come poche cose al mondo, e se fosse stato proprio lui il responsabile di eventuali pettegolezzi o commenti allusivi si sarebbe bruciato all'istante ogni possibilità di avvicinamento. Era questo che lo aveva bloccato la sera prima, tutti quei testimoni avrebbero potuto annullare il suo tentativo...
E sì che fino al giorno precedente era andato tutto stramaledettamente bene! Contro ogni previsione lo aveva convinto a partecipare agli allenamenti serali extra al primo tentativo: nei suoi piani si era immaginato a chiederglielo almeno tre volte, sfoderando tutta la sua sfacciataggine, ma forse l'aiuto inaspettato di Bokuto, che lo aveva visto come "muro da allenamento" e la sua impossibilità di ignorare una qualsiasi provocazione avevano fatto il miracolo. Nell'intimità di quel ristretto gruppo di persone, aveva avuto l'occasione di stargli vicino più che in qualsiasi altro momento, oltre che a fargli da ottimo senpai per tutto quello che concerneva lo stare a muro.
E quel benedetto chibi-chan! Si era presentato senza invito il terzo giorno, carico come una molla con la richiesta di poter allenarsi con i fantastici senpai di Tokyo - cosa che lo aveva fatto ammettere all'istante da Bokuto e da Kuroo, ovviamente. La sua presenza ingombrante e il suo fare da uragano avevano contribuito a tenere impegnato Akaashi, che aveva ormai iniziato a diventare un po' troppo insistente con i suoi sguardi acuti. L'alzatore del Fukurodani era un altro di quelli troppo svegli per i suoi gusti...
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Ultimo giorno di ritiro
RomanceÈ un maschio, è un kohai e sta nel lontano Sendai, gli aveva detto una vocina nella testa. Ma in fondo, Kuroo Tetsuroo era un tipo impulsivo, abituato ad ottenere tutto quello che voleva. Raramente si fasciava la testa prima di romperla, perciò avev...