Io non so ben dir com'era nata la bestia in me, come si era formata o cosa la nutriva ma almeno ho provato a darmi delle semplici risposte. All'inizio pensavo fosse colpa degli altri, poi che era intrinseca dell'essere umano e in fine che era solamente colpa mia. Si è colpa mia se lei vive, se esiste, io le do vita attraverso le mie paure, la mia rabbia repressa, ogni parola tenuta incorpo e non esternata le da vita e anima e quindi, come al solito, la colpa è sempre mia. Io non ho niente, non ho muscoli, non ho simpatia, non ho un bel viso, un bel carattere un fisico da culturista o un pene soddisfacente, una volta avevo l'intelligenza ma l'alcool e la droga me la stavano portando via. Quindi questo mi rendeva nessuno, insignificante, non abbastanza per qualcuno, figuriamoci per una lei. Questo era motivo di forza e quando la bestia non riusciva a fare del male ad altri avviava il suo processo di masochismo e faceva del male a se stessa,tentati suicidi, teste rotte, tagli, dita in gola, e qualunque cosa si voglia aggiungere era ormai all'ordine del giorno. Forse posso darle origine, posso darle un inizio, erano i tempi delle medie quando e stata partorita dal mio animo. Le medie, i tempi felici no? Tutti ridono e scherzano senza problemi bhe tutti tranne me. Io ero e sono obeso, quindi oggetto di scherno e scherzi tutti i giorni. In ogni loro "pomodorino" "hulk" "grasso" la bestia nasceva e si allattava, si nutriva e prendeva forma, io piangevo e non smettevano, io mi arrabbiavo e continuavano, io stavo zitto e continuavano, io tentavo il suicidio e loro aumentavano. Ovviamente a sti quattro coglioni si aggiungevano le ragazze che con le loro illusioni si sentivano, come posso dire in modo dolce...a si, troie. Si divertivano a schernire un piccolo bimbo paffuto, che come tutti voleva solo un abbraccio e un bacio che non somo arrivati mai. Beh ora capite? Capite la mia cinicità da dove arriva, la mia voglia di morire o di finirla da cosa è alimentata? A volte usciva in questo periodo, allora riuscivo a dominarla, ora è troppo difficile, e mi faccio schifo da solo, capisco il sono felici..bhe tutti tranne me. A volte usciva in questo periodo, solo che già riuscivo a dominarla, ma ora è troppo difficile, e mi faccio schifo da solo, capisco il problema da cosa si forma e l'unico a cui dò la colpa sono io. A volte la bestia mi parla anche, mi da confidenza, come se fosse un'amica o una persona a me cara, cerca di abbindolarmi per uscire, beh come si dice, quando il diavolo ti accarezza vuole l'anima. Ho paura di essa, come se fosse la paura mia più grande, penso che la mia insicurezza derivi da essa, la mia poca voglia d vivere sia un suo sintimo, il sintomo di una malattia che si attacca e non ti abbandona, una malattia peggio di tutte quelle terminali, una malattia che uccide l'anima e lascia un corpo vuoto che viene usato come involucro o portatore per i sentimenti e le paure, una scorza debole che non vive più, occhi spenti che tendono al vuoto, voce rauca, poca attenzione e aria sospirata, una persona morta che aspetta solo di addormentarsi sperando sia l'ultima volta ma non è mai così. Pensate che a farsi questi discorsi non era un poeta o uno scrittore, ma un semplice bambino di 12-13 anni che non si è goduto mai quell età, era già troppo grande per quella realtà, si aspettava qualcosa di più grande, di migliore, che non arrivera mai. Il bello è che non è finito qua, non è solo questo, il problema è continuato nel tempo degenerando e facendo come scritto sulle sigarette "nuoce gravemente a te e chi ti sta intorno".

La bestia in me.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora