Ogni volta che guardo un film, o leggo un libro subito dopo mi trovo a scrivere. Come se attraverso un pezzo di foglio bianco potessi descrivere tutto ciò che sento. Mi ritrovo a scrivere intere pagine... l'inchiostro a ricoprire ogni centimetro di quei fogli bianchi. A volte ciò che scrivo ha un senso... altre volte sono solo frasi messe a caso. Come pezzi di puzzle da ricomporre e, alla fine, nessuno lo fa... Restano li, parole scritte al vento che subito dopo averle scritte vengono cancellate e alle volte anche strappate. Si quei pezzi di fogli vengono accartocciati e lanciati in un angolo remoto della mia stanza e, non posso fare a meno di pensare al perché le ho scritte. Chiamalo sfogo personale, chiamalo ispirazione, chiamalo interpretazione del mio io interiore... Dagli un nome, e qualsiasi esso sia, avrà sempre lo stesso significato. Saranno sempre parole uscite da una mente con milioni di idee che gli frullano in testa e con la voglia di uscire. Parole scritte da una mano stanca ma che non può fare a meno di farlo.
E quelle immagini viste poco tempo prima o ancora quelle parole lette in qualche romanzo preferito diventeranno l'inizio di un racconto, di una storia infinita.
Chi sono io?
Chi dovrei essere in questa storia?
Penso la solita ragazza solitaria che sta in un angolino... Che viene avvicinata dal ragazzo più popolare o perché no dallo stronzo di turno che non riesce ad amare... Poi si innamorano e vissero felici e contenti...
Questa è un'altra storia, non è reale.
Non esistono i lieto fine.
Non si vive di soli film o romanzi che fanno battere il cuore.
Però almeno quella piccola emozione percepita ci dà una speranza e... Perché no? Ci fa iniziare di nuovo a credere...
Il mio nome sarà inventato... ma la storia no, questa volta faremo le cose per bene, vi racconterò la mia verità e di come per un solo istante o almeno quello che mi è sembrato essere... Mi sono innamorata di lui.
Ogni cosa ha suo tempo... E questa volta voglio iniziare dall'inizio.
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Scrivo di te, di me... di noi!
ChickLitTutto è confuso, intorno il vuoto assoluto. Lacrime che scorrono lungo le guance... E frammenti di vetro lungo il pavimento. Non c'è una storia... Ci siamo io, te... Noi e il nostro casino.