PROLOGO

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Dolore è quello che si prova quando vieni ripetutamente pugnalato dalla persona che ami, fa tanto male e dopo che ne hai provato troppo inizi a non provare più nulla. Più passa il tempo e più ti convinci che alla fine questo dolore te lo meriti, arrivi a pensare che forse la sbagliata sei tu e che questa sofferenza pian piano ti farà sparire e per quanto strano sia per te è giusto così.
L'ombra che copre la luce si fa sempre più grande , cerchi di uscirne, di scappare ma alla fine torni sempre a ricadere, rimani immobile aspettando che finisca.

< Rosie è tardi!! preparati e Subito! > mia mamma Josephine ha la brutta abitudine di urlare come se non ci fosse un domani. È sicuramente più efficace di una sveglia, le sue urla potrebbero arrivare fino all'isolato più distante che ci sia.
< si mamma, 10 minuti e sono pronta. > Ribatto sbuffando. La motivazione per la quale urla è molto semplice: l'università. È il primo giorno e se non mi do una mossa farò tardi alla prima lezione, decido di mettere un semplice jeans attillato a vita alta e un soffice maglioncino nero, cerco di sistemare al meglio il mio viso: metto un filo di mascara e una passata di lucida labbra. Acconcio i capelli prendendo le ciocche ai lati con un fermaglio a fiocco rigorosamente nero, mi guardò un'ultima volta allo specchio e volo in cucina, prendo il pane tostato con la marmellata, la borsa ed esco di casa gustandomi la colazione mentre mi dirigo in macchina.
DRIIN DRIIN
< cazzo. Porca puttana iniziamo bene sta giornata> mentre cerco di rispondere al telefono il pane tostato cade nel sedile della macchina macchiando la tappezzeria. < Rosie ciao anche a te, come stai? Mh tutto bene sai > mi risponde la mia amica ridacchiando < Oh scusami ma ho fatto cadere la mia colazione nel sedile della macchina credo proprio che mia madre mi ucciderà.> sbuffo.
< Sei sempre la solita, tonta dove sei? Ti sto aspettando da almeno 10 minuti. > mi chiedo come faccia a esser così raggiante alle 9:00 del mattino. < emhh.. sai quanto tempo ci vuole a sistemare sto nido di ratti? Arrivo dammi 15 minuti e son lì da te in un batter d'occhio. Ciao Baby baci > stacco velocemente prima che parli, mi immagino già la faccia che avrà fatto d'altronde mi conosce benissimo.

Alla fine ci ho messo 20 minuti perché ovviamente prima di affrontare una giornata di studio dovevo mangiare o il mio stomaco avrebbe fatto il concerto di Mozart durante le lezioni.
< FINALMENTE ! Pensavo di dover diventare vecchia > Bethany corre ad abbracciarmi o meglio stritolarmi, siamo molto legate è una delle rare persone più vere e belle che conosca. È perfetta occhi verdi, mora pelle olivastra e un corpo da urlo, soprattutto ha un grande cuore.
< così mi soffochi, entriamo prima che si accorgano del nostro ritardo > sorrido.
< Ehi bella qua l'unica ritardataria sei tu. Io a differenza tua sono qui da ben 30 minuti> ribatte puntandomi il dito risultando buffa. < okay, okay bandiera bianca soldato. > rispondo alzando le mani al celo.

Entriamo nella struttura piano piano.
< bene ragazzi. Che piacere, già il primo giorno in ritardo! Dato che queste due fanciulle hanno deciso di arrivare 10 minuti dopo inizieranno loro a fare la prima presentazione > esclama suppongo la professoressa.
Mannaggia che crudeltà! Non è mai stata una 20 enne ? Non è colpa mia se la colazione ha deciso di cadere. < pssss Rosie psss, ecco guarda adesso ci fissano tutti che diciamo > disse Bethany bisbigliando cercando di non far sentire niente a nessuno, subito dopo sorridendo a tutti < emhh, si... Buongiorno a tutti> rispondo prendendo in mano la situazione con fare incerto. < Su ragazze presentatevi! > rispose la supplente impaziente.
Questa è ingiustizia!
< Sono Rosie ciao a tutti- momento di silenzio- ehm.. come La Rosa hehe sarà facile da ricordare - silenzio tombale- non fa ridere eh ha ha ha Mh.. - risata nervosa- beh che dire ho 20 anni e sono molto dispiaciuta per questo ritardo ma la colazione ha fatto i capricci, se sapete cosa intendo eh - la mia amica tossisce- va bene ora non dico nulla se no peggioro la situazione > faccio una faccia da ebete e per un momento non vola una mosca, dopo pochi secondi la gente ridacchia.
Certo che bella figura di merda!
<Ragazzi! Ragazze! Zitti tutti. Piacere Rosie sono la professoressa Smasher Liberty. Per questa volta sarò clemente andare a sedervi! >
Povera donna con un cognome simile, posso capire il suo nervosismo.

Rosa SpinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora