~Capitolo 1~

17 1 0
                                    

Suonai la sveglia alle 4:00, mi svegliai per andare a lavorare ed era una seccatura andare in quel posto. Dicevano che fosse venuto un'altro capo c'é un nuovo capo.
Guardai l'ora ed erano già la 4:24.
-ma come sono le 4:26?! Così arriverò in ritardo al primo giorno di lavoro! E in più perderò il treno! Minchia!- dissi molto preoccupata mi preparai al volo per poi andare.
Arrivo in stazione del treno, e guardai subito l'orario del treno.
-ma che cazzo! Non è possibile che oggi il treno potesse essere in ritardo! Ma dai!, se ar rivo in ritardo rischio di essere licenziata, già al primo giorno di lavoro-  dissi molto arrabbiata e in ansia. Mi guardai in torno per vedere se c'era qualcuno, e dopo un po' vidi questa ragazza è quindi decisi di chiedere se questo treno andasse a Milano, mi avvicino e gli chiesi -mh, scusami, questo treno va a Milano per caso?- dissi questa cosa alla ragazza, la ragazza si voltò verso di me e mi rispose -si, vedo che anche lei è in ritardo piccolina- mi disse la ragazza -e si può capitare..no?- gli risposi sussurrando -mh, si, se tu lavorassi per me, ed eri sempre in ritardo ti avrei già licenziata-mi rispose la ragazza, io ero tipo scusami ma non ti conosco cosa mi dici queste cose se manco ci conosciamo c'è, ma Vabbé la vita è fatta così . Dopo vari minuti arrivò il treno. Arrivo finalmente al lavoro dopo 1 e mezza di viaggio, finalmente arrivo al posto di lavoro., mi girai in torno per vedere chi c'era, svoltai la testa e vidi la ragazza di prima , e la vidi entrare nella stessa struttura, in cui lavorava la mia ex capo, e da lì in poi capí che lei era la mia nuova capo. -Minchia, e mo che faccio? E vabbè si inizia bene questo nuovo anno di lavoro- dissi con molto entusiasmo. Mi avvio all'edificio per salire al mio piano, arrivo al mio piano e vado nel mio ufficio. Dopo un po' arriv ò il capo a darci i documenti da compilare, mentre passa da me mi fece L'occhiolino, la guardo ma distoltosi subito lo sguardo come se le dassi tregua.
Arrivò il termine della giornata, il capo viene a prenderci tutti i doc umenti firmati eccetera, li porta via con sé, dopo di ché io e altre ragazze e altri ragazzi siamo andati via.
Nel mentre che io stavo andando via, il capo mi prese dalla manica della camicia e mi spinse verso di lei. -Hey! Cosa fa?! Scusami ma non ci conosciamo!- gli dissi con un tono molto arrabbiato -non voglio fare nulla- mi rispose, che poi dopo di ché mi baciò per farmi star zitta.

~continua~

~Non sarò mai tua.~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora