Izana

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Izana x reader
•Fluff
richiesta da: headachw
scritta da: @maskerof

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T/n's pov:

Caro diario ,

Erano le tre del pomeriggio , il sole era
fra le nuvole , ero appena uscita da scuola , stanca , dopo una giornata intera di studio.
Appena uscita dalla mia classe sentii dei mormorii nel corridoio

"È venuto a piovere"

"Hai un ombrello da prestarmi?"

"Strano , oggi aveva messo sole per tutto il giorno"

Guardai fuori dalla finestra e non c'era più traccia di un singolo raggio di sole , ma bensì il cielo era ricoperto da nuvole grigie pronte per sganciare una bella grandinata.
Mi tolsi lo zaino dalle spalle alla ricerca di un ombrello , ma invano.
Capii che dovevo mettermi lo zaino pieno di libri sulla testa e correre fino alla fermata del bus che era a 10 minuti dalla scuola.
Presi il cellulare e me lo misi nella tasca della gonna che avevo addosso per non farlo bagnare , l'unica cosa rimasta era prepararsi alla corsa e sperare di non scivolare.
Scendevo fra le scali ancora piene di studenti e varcai la soglia dell'entrata , mi tolsi lo zaino e me lo appoggiai sulla testa , presi un bel respiro e iniziai a correre fra la pioggia.
Non era la prima volta che succedeva , ormai ero abituata a non avere un ombrello in certi imprevisti.
Ero fradicia , dalla testa ai piedi , lo zaino non aiutava molto infatti i miei capelli puliti della mattina erano bagnati.
Non vedevo l'ora di tornare a casa per buttarmi nel letto , mettermi il pigiama e nascondermi sotto il piumone.
Mentre pensavo le mie gambe si muovevano ma i miei occhi non videro una persona che camminava tranquilla sul marciapiede , gli andai addosso e feci cadere quello che era il suo ombrello e il mio zaino per terra in una pozzanghera.
Stavo per scivolare ma i miei riflessi comparsi nel nulla mi tennero con i piedi a terra , mi girai e mi inchinai alla persona in segno di scuse.
Quando mi rimessi in posizione eretta notai che la persona in particolare , un ragazzo , era chino per riprendere il mio zaino ormai zuppo e me lo porse tramite la cinghia.
Alzai lo sguardo per incontrare il suo viso bagnato dalle gocce della pioggia che cadevano dai suoi capelli bianchi e gli occhi che sorridevano.

"Tieni"

Mi ripresi lo zaino , mormorai un grazie e delle piccole scuse.

"Sei tutta bagnata e infreddolita , ecco prendilo"

Mi porse il suo ombrello e scossi la testa in segno di negazione.

"Cosa? No , no , non posso"

"Prendilo , casa mia è esattamente qui vicino"

"L-la ringrazio"

Non sapevo quanti anni avesse , ma sicuramente aveva finito la scuola pochi anni prima.

"Mi chiamo Kurokawa , nel caso volessi restituirmi l'ombrello"

"Oh si certamente"

"Bene , ci vediamo"

Mi salutò e lo vidi di spalle andare a passo veloce verso la sua abitazione.

Kurokawa

Ripetei il suo cognome a mente per non dimenticarlo , mi misi lo zaino in spalla e andai verso la fermata del bus con l'ombrello nero che mi ricopriva dalla pioggia.

Sicuramente domani glielo restituirò.

13/11/2022

[...]

Caro diario ,

Oggi appena uscita da scuola c'era un sole che splendeva molto. Appena suonata la campanella dell'ultima ora
la prima cosa che feci appena era vedere se potevo definirmi presentabile visto che non meno di un'ora sarei dovuta andare a casa del ragazzo che mi aveva prestato l'ombrello.

Un'ora dopo , appena la campanella suonò presi tutte le mie cose e uscii di corsa con l'ombrello nero fra le mani ,
ripensai al suo cognome

"Kuro...Kuro e qualcosa "

Non me lo ricordavo , e dire che lo avevo anche scritto nel quaderno di inglese verso il ritorno a casa.
Andai verso la strada con il marciapiede di ieri e invece di proseguire dritta , andai verso le case che erano di fronte.
Dovevo solo cercare l'abitazione con il suo cognome , suonare , restituirgli l'ombrello , salutare e andarmene.
Non era poi così difficile.

Erano passati 20 minuti e ancora non trovavo il suo cognome nei citofoni.
Mi stavo per innervosire , ma fortunatamente i miei occhi si imbatterono in una vecchia signora che passava per di lì , mi avvicinai facendo un pò di rumore per non sbucarle alle spalle e fargli prendere un infarto visto che sembrava in fin di vita con quel bastone che aveva nella mano destra.
Appena mi notò gli chiesi dove potevo trovare la casa di un certo kurokawa , l'anziana signora mi disse che dovevo andare dritta per quell'isolato , girare a destra per poi trovare un lampione rotto e che da lì ero giunta nella mia destinazione (sisi sto scrivendo nel mio diario la strada per arrivare verso casa sua
¯\_(ツ)_/¯ ).
Vabbè dicevo ,
feci come la vecchietta mi disse e non credevo ai miei occhi , trovai casa sua.

Strinsi un pugno per segno di vittoria , mi avvicinai alla porta e suonai.











Non rispose nessuno











Risuonai pensando che non aveva sentito il citofono.












Non mi aprì nessuno...









Stavo per tirare l'ombrello verso la finestra di casa sua per sfondarla , ma in quel momento sentii la porta aprirsi.

"Oh , sei tu"

"Si salve , sono qui per restituire l'ombrello"

"Vedo che non ti sei persa per il quartiere"

"In realtà ho chiesto indicazioni.."

"Immaginavo" disse Kurokawa con un sorriso

Mi stava prendendo in giro?

"Ti ringrazio ancora per avermi prestato il tuo ombrello"

"Figurati"

"Allora...arrivederci"

Mi sorrise in segno di saluto , me ne andai e pensai che in quell'ombrello misi al suo interno un foglietto con su scritto il mio numero di cellulare.
Come sono mattacchiona ʕ •́؈•̀ ₎


𝑻𝒐𝒌𝒚𝒐 𝑹𝒆𝒗𝒆𝒏𝒈𝒆𝒓𝒔 𝑶𝒏𝒆-𝒔𝒉𝒐𝒕𝒔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora