"Oggi sarà un giorno nuovo". Questa è una delle frasi che passano davanti agli occhi su giganteschi cartelloni pubblicitari attaccati ai pullman.
...
Giusto. È passato un po' di tempon dall'ultima volta. Ti narrerò gli eventi più importanti, tanto per non rischiare di dimenticare quando ormai sarò troppo vecchio.
Giorni fa, anzi, mesi fa, poco dopo l'incidente, Hua Cheng rimase a dormire con me...
Ah no questa parte era già documentata.
Bene, dopo quel giorno la presenza di Hua Cheng a casa era giornaliera.
Diciamo che aveva in qualche modo...rimpiazzato Feng Xin e Mu Qing.
Non li vedevo molto entusiasti della cosa, perciò li ho rassicurati, dicendogli quello che pensavo veramente, e cioè che erano insostituibili, che per nessun motivo li avrei rimpiazzati con qualcun'altro eccetera.
E per un po' ci credettero.
Io e Qi Rong vivevamo tranquillamente, ci eravamo chiariti e lui mi aveva confessato tutto.
Quando era "scappato" travestito, aveva incontrato ad una festa un suo ex compagno di classe, Lang Qianqiu. All'inizio i due si erano guardati in cagnesco durante la serata ma poi (non mi ha spiegato bene come), si avvicinarono ed iniziarono a parlare.
E, un po' per un motivo, un po' per le bevande, i due si erano messi insieme.Tutto era perfetto.
Vivevamo felici, senza alcun problema è soprattutto in armonia.Eppure...il destino non vuole sempre il meglio per me.
Arrivò un giorno. Quel fatidico giorno...vorrei non aver risposto a quella telefonata. Vorrei aver riattaccato subito.
E invece risposi.
Chi era?Ovviamente mio padre. Con mia madre al suo fianco. Subito mi parlarono con tono zuccherino, cercando di imbottirmi con menzogne dolci ma tossiche. In principio non credetti loro, ma poi pensai che non ci fosse motivo perché mi mentissero. Quindi credetti loro. E, con esso, accettai la proposta di trasferimento.
Quella sera io e Qi Rong discutemmo amaramente. Lui non capiva le mie ragioni, e io non capivo le sue. Non voleva tornare con i miei genitori, che lo avevano accolto e nutrito sin da bambino?!?
Eppure talvolta credo di aver sbagliato io. Prima stavamo...bene. Eravamo felici. Ora pare quasi che il sole si sia spento.
Fatto sta che per la stanchezza e la rabbia decisi di non dire nulla ai miei vicini. Neppure ad Hua Cheng in principio.
Ma poi pensai che lui mi avrebbe avvertito, quindi lo chiamai.-Xie Lian?
-Si ... Sono io, mi passereste San Lang?
-Subito!
-...
-Gege?
-San Lang...domani non ci sarò più..
-Che è successo?
-I miei vogliono portare me e Qi Rong in città. Mi dispiace, l'ho saputo oggi e...ero scosso. Poi l'ho detto a Qi Rong e...non l'ha presa bene, sai com'è fatto lui..
-...capisco. Arrivo subito.
Riattaccò la cornetta e io lo aspettai in salotto, dove parlammo per un lungo periodo. Beh, più che altro parlai io.
Mi sfogai, fin quando non sentii un colpo alla porta.Andai ad aprire con San Lang alle mie spalle, rivelando quello che sarebbe stato il futuro ospite.
Eh si, era proprio Lang qianqiu.
Un po' spaventato dalla figura retrostante alla mia, mi disse che doveva parlare con Qi Rong.
Lo lasciai entrare, poi tornai sul divano, accocolandomi nelle braccia di San Lang.
Perché ricordo tutto perfettamente?
...beh, forse perché erano seriamente i miei ultimi attimi di felicitàIl mattino seguente i miei genitori non si sprecarono neppure a venire davanti casa, ma ci fecero camminare fino alla piazza del paese.
Salutai Shi Qing Xuan e il fratello con Ming Yi, dissi addio a Feng Xin e Mu quing, con le lacrime agli occhi, giurando che non li avrei mai dimenticati.
Ma l'impresa più ardua fu congedarmi con San Lang.Mi avvicinai alla sua figura, una rossa macchia in mezzo al verde (Non v'era stagione ove il colore dei suoi vestiti non risultasse). Abbassai lo sguardo e gli presi la mano. Me la portai al petto, tenendola forte, come un abbraccio a distanza. Lui non ci pensò due volte e mi strinse a sé.
-Me ne devo andare - Sussurrai, cercando di risultare imparziale, ma la voce si ruppe sull'ultima nota.
-....Lo so
La voce di lui mi parve più profonda, più matura in qualche modo. Rimasi comunque sorpreso, mentre lacrime dalla forma grossolana rotolavano lungo le mie guance.
Restammo abbracciati in silenzio per un lungo tempo, infine mi avviai verso i miei genitori.
Un ultimo sorriso, poi più nulla.
Durante il viaggio non una parola. Non uno sguardo. Solo un assordante silenzio. Un silenzio che ci preannunciava la mesta vita che avremmo vissuto, abbandonati a noi stessi in un mondo che non ci apparteneva.
Ora devo andare, devo studiare e poi correre al lavoro, poi cucinerò la cena....o forse passerò in pizzeria.
A dopo.
Xie Lian
~•~
Xie Lian appoggiò il diario sul comodino, poi 'balzò' all'indietro con la sedia nuova con le rotelle, regalo del cugino. Accese la candida bajure, prese la penna in legno ed iniziò ad eseguire gli esercizi.
Chiuse il quaderno, sospirando ,contento, per aver finito i compiti. Lo sguardo gli cadde sul colore della copertina: Rossa. Subito il pensiero volò a Lui.
Ma poi cacciò via i sogni e si accinse ad andare al lavoro.Lavorava come cassiere part-time in un bar al centro della città, un cafè tranquillo, che ospitava gli studenti studiosi o che facevano pausa prima del ritrovo pomeridiano.
"Xie Lian! che sorpresa, oggi sei puntualmente puntuale!" Lo schernì una ragazza che lavorava lì con lui, dalla faccia abbastanza comune ed un nome non altrettanto eccentrico.
"Si...molto strano"
Sospirò, entrando nella piccola cabina che solitamente lo ospitava, lasciò 10 centesimi nella cassa e prese una big bubble. Iniziò a masticarla distrattamente, guardando il telefono per una non ben precisata applicazione.
All'improvviso i campanellini dell'entrata tintinnarono, facendo entrare il primo cliente, o meglio, il primo gruppo di clienti.
Erano tre ragazzi, uno circa della sua età, gli altri due coetanei ma più piccoli del primo. Probabilmente il più grande era un tutor.
Xie Lian li salutò, prese gli ordini e diede il biglietto alla ragazza di prima. Poi li osservò sedersi contenti, sospirando un po' invidioso della loro felicità.Dopo circa una mezz'ora, il campanelli suonarono di nuovo. Xie lian si girò di scatto, spalancando gli occhi non appena vide la persona appena entrata.
Il suo abito era rosso cremisi.
D.Y.
Scusate per il ritardo!!
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red as a rose, strong as love (ITA) || Hualian
Fanfiction"L'amore è l'orologio che ci sveglia la mattina e che muove le nostre giornate." La frase più significativa che Xie lian abbia mai sentito. È una giornata piovosa d'autunno, e si sa, come il vento trasporta le foglie in viaggi inimmaginabili, la f...