CAPITOLO 2º

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Sembravo disorientata in quella casa.

Alex: -'Che succede?'

Non andava per niente bene. Sono claustrofobica, stare li non mi faceva respirare, c'era poco spazio e l'aria era cattiva. Cosí mi accasciai sul divano e svenni.

ALESSIO POV'S
Martina barcollava, non si sentiva bene. Le chiesi se stava bene, ma subito dopo si accasciò sul divano e svenne. Ero in preda al panico, e dovevo necessariamente calmarmi, sono asmatico. Presi il cellulare e chiamai l'ambulanza, se prendevo la macchina in quelle condizioni saremmo sicuramente morti in un incidente stradale.

MARTINA POV'S
Mi svegliai su un lettino di ospedale e mi tornò subito in mente la scena. Girai la testa e accanto a me c'era Alessio che mi fissava, aveva il viso di un angelo.

Alex:-'come stai? Ti senti meglio?'

Io:-'rispetto a prima si, ora mi sento al sicuro'

Alessio si alzò e mi chiese:
-'hai fame? Hai sete?'

Annuí. Avevo bisogno di riprendermi.

ALESSIO POV'S
Andai da un segretario per chiedere se poteva mangiare e mi rispose:
X:-'seguimi e ti darò quel che le serve'

Lo seguí e mi portò in una camera, aveva tutte le pareti bianche, c'erano solo due sedie e una scrivania con delle siringhe. D'un tratto chiuse la porta a chiave e mi fece sedere.
X:-'che ci facevi con la mia ragazza?'
Io:-'non é la mia ragazza. É la mia nuova vicina di casa e io l'ho portata qui perché é svenuta'
X:-'devi stare lontano da lei! Non devi piú rivolgerle la parola!'

Mi alzai e andai verso la porta, ma una mano mi fermò e sentii un ago nella pelle.
X:-'questa é la tua punizione. Se vuoi l'antidoto devi stare lontano da Martina. Hai 2 mesi, se non lo farai, morirai.'

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