23 December
Londra è una città fredda. In ogni periodo dell'anno. D'estate non c'è mai quel caldo afoso che quasi ti toglie il respiro.
Londra è una città fredda, ed Harry odiava il freddo. Non lo sopportava, gli penetrava fin dentro le ossa e gli faceva pizzicare le guance.
Anche stretto in strati e strati di vestiti, pantaloni pesanti e cappello di lana, tremava come una foglia mentre aspettava sull'uscio di casa circondato da neve e di fianco alla sua valigia.
Harry aveva freddo e Louis era sempre in ritardo, sempre.
Se fossero usciti un'ora prima, avrebbe comunque trovato il problema che li avrebbe fatti ritardare.E Harry, per quanto fosse follemente innamorato del suo ragazzo, detestava essere in ritardo.
Per questo preso dall'irritazione si precipitò in casa, disposto a trovare Louis e trascinarlo di corsa nella loro auto parcheggiata nel vialetto.
"Dove diavolo sei finito?" Sbottò dopo aver costatato che non fosse in nessuna delle stanze al piano di sotto.
Trovò la risposta alla sua domanda quando sentì un rumore provenire dalla camera da letto.
"Si può sapere cosa ci fai ancora qua?" domandò a quel punto irritato, rivolgendosi al ragazzo che alzò colpevole la testa, dopo aver chiuso velocemente la cerniera della tasca del suo cappotto.
"Haz amore, sono pronto, avevo dimenticato le... le mie lenti a contatto, si." Louis era stranamente impacciato. Insomma lo era sempre, ma quella mattina più del solito.
"Le lenti? Mi sembra di averle posate io stesso nella tua borsa ieri sera..."
"Oh invece erano in bagno. Beh ora possiamo andare, siamo già in ritardo." Concluse il maggiore superandolo e uscendo dalla stanza di fretta.
"È colpa tua se siamo in ritardo Louis, come sempre, sempre! Sei incredibile davvero, trovi sempre il pretesto per ritardare! Sia che dobbiamo andare a cena dai tuoi o dai miei, qualsiasi cosa..." E così Harry iniziò il suo solito soliloquio in cui si lamentava, e sapeva che Louis non avrebbe risposto in alcun modo alle sue parole.
Si interruppe quando lo sentì sbuffare mentre lasciava la casa, ed entrava velocemente in macchina.
Harry scosse la testa sconfitto mentre raggiungeva il piano di sotto, poi con un colpo secco richiuse la porta dietro di se.
Quando prese posto sul lato del passeggero, Louis aveva già messo in moto la macchina, e senza dire nulla partì.
***
Il viaggio da Londra a Billingsley durò poco più di tre ore. Tre ore nelle quali ne Harry, ne Louis, spiccarono una sola parola.
Harry si sentiva un po' in colpa a dire il vero, ma non avrebbe fatto il primo passo per chiedere scusa.
Anche se litigare il giorno in cui erano partiti per le vacanze di Natale era l'ultimo dei suoi piani."Scendi, io parcheggio."
Fu l'unica cosa che uscì dalle labbra di Louis non appena si trovarono di fronte la baita in cui sarebbero stati fino all'anno nuovo.Era una piccola proprietà dei nonni di Harry, che dopo la loro morte aveva ereditato. Erano ormai tre anni che la coppia passava le vacanze di Natale lì.
Harry lo fissò per qualche istante, indeciso sul dire o meno qualcosa, ma si limitò ad obbedire, aprendo la porta e portandosi dietro lo zaino poggiato ai suoi piedi.
Louis si allontanò con la macchina per parcheggiarla poco distante da lì e il minore entrò nella gelida casa.
Odiava così tanto il freddo. Si è capito, no?
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I'll give you something special [L.S]
FanfictionDove Louis si fa troppe paranoie e il perché potrebbe essere nascosto tra le cianfrusaglie nel cassetto del suo comodino. E Harry, invece, è adorabile e freddoloso, forse un po' paranoico anche lui, ma questo non è un vero problema. Il Natale mette...