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Parcheggio nell'ampio viale davanti casa e mi affretto ad entrare per rivedere mio figlio. Aperto l'ampio portone, delle braccine esili mi circondano il collo e mi stringono forte.
"Papà sei tornato!!" felice prendo James in braccio e mi dirigo in salone, dove lo poggio sul divano.
Tolgo il cappotto e poggio la borsa, dopodichè ci incamminiamo entrambi verso la sala da pranzo dove la cena ci aspetta già in tavola. Iniziamo a mangiare e nel mentre il piccolino mi racconta della sua giornata, anche se non presto molto attenzione perchè dei dubbi offuscano la mia mente: dovrei parlare a James di quella che sarà la sua nuova mamma o aspetto alla sera della cena quando la conoscerà?
Decido di introddure l'argomento, senza però scendere nei particolari
"James, vorrei parlarti di un'argomento importante..." aprò la conversazione e sul volto di mio figlio la confusione è grande
"Cosa devi dirmi? Mi sono comportato male?" chiede con timore
"No piccolo, non hai fatto niente di male. Volevo solamente dirti che tra qualche giorno avremo ospiti a cena, quindi devi comportarti in modo educato. Con noi ci saranno anche i tuoi nonni e Josh, che tanto adori."
"Finalmento conoscerò la mia mamma??" i suoi occhioni dolci di riempiono di lacrime al pensiero di incontrare finalmente la sua mamma, e questa reazione mi distrugge dentro. La madre lo ha abbandonato appena nato, non l'ha mai conosciuta e ha sempre sperato che un giorno tornasse da lui. Spero solamente che questa scelta sia quella giusta, e che potrà vedere in questa donna la madre che non ha mai avuto.
"No amore, non è la tua mamma...ma è una persna che già ti ama tanto e spera che anche tu potrai amarla allo stesso modo" spiego e, stranamente, un sorriso si allarga sul suo volto
"Potrò giocare con lei e farle vedere tutta la mia collezione di macchinine?"
"Certo, se lei accetterà, potrete giorcare insieme tutta la sera!"
Felice, James si alza dalla sedia e allunga le braccia verso di me. Accolgo la sua proposta e lo stringo tra le mie braccia, in seguito mi alzo e mi allontano velocemente uscendo dalla sala e avvicinandomi alle scale dove il piccolo, comodo tra le mie braccia, sussura un veloce -buonanotte papà- e si abbandona ad un sonno profondo. Posto nel letto mio figlio, avanzo verso la mia camera da letto dove, seduto sulla mia poltrona, continuò a leggere il fascicolo che porta il nome della donna che ha occupato la mia mente da ormai molti giorni. Studentessa eccellente, diligente lavoratrice, sembra essere la donna perfetta questa assurda situazione. Vive da sola con la madre dopo la morte del padre all'età di 10 anni e da quel momento nessuno a più visto la madre, che sembra non aver superato la morte del suo unico grande amore. L'unica cosa che non mi convince è il perchè abbia accettato così facilmente questo contratto, anche se mia madre mi aveva accennato al fatto che avesse rifiutato in principio l'ooferta per paura di essere usata e poi buttata una volta portato a termine il contratto. Non so cosa abbia portato la sua mente a pensare un'opzione simile, ma sono intenzionato a scoprire tutto quello che nasconde dietro quella faccia angelica che, ad essere sinceri, mi ha fatto provare emozioni mai percepite in vita mia. Decido di abbandonarmi al sonno sapendo che degli occhietti marroni infesteranno i miei sogni.Al mio risveglio, la faccia di James è la prima cosa che vedo insieme al suo sorrisetto furbo. Cosa avrà combinato adesso?
"James...quel sorrisetto a cosa è dovuto? Ne hai fatta un'altra delle tue?" esigo subito delle spiegazioni
"No papà, semplicemente ho aiutato Dorothy a preparare la colazione...volevo farti una sorpresa però" mi guarda intensamente con i suoi occhioni
"Davvero un bel pensiero da parte tua piccolino, ora però andiamo a mangiare questa splendida colazione, che ne dici?"
Si alza felice e si dirige subito verso la cucina, mentre io rido. James riesce a tirarmi su di morale, è diventata l'unica persona che riesce a farmi sorridere con tutto me stesso.
Una volta pronti, porto mio figlio a scuola e mi reco a lavoro dove non ho molto tempo per pensare perchè pieno di scartoffie dalla testa ai piedi.
La giornata finisce così come è iniziata e, mentre sono nel mio studio a rileggere per l'ennesima volta quel fascicolo, mi fa visita mia madre.
"Ho sentito parlare di una certa cena a cui io sarei invita, ma perchè non mi hai detto niente? L'ho scoperto solo adesso attraverso James che mi ha annunciato di una possibile ospite con cui giocerà tutte le sere"
"I patti non erano questi...quel bambino cambia le cose a suo piacimento"
"Ha imparato dal migliore lo sai benissimo...ora, vorresti gentilmente spiegarmi cosa significa questa cena?"
"Voglio presentare Caitlin a James prima del fatidico giorno...voglio prima farli conoscere bene, per apire se la cosa è possibile"
"E' una decisione saggia, ma è anche un'arma a doppio taglio...ne sei cosciente?" come fa questa donna a conoscere tutti i miei dubbi senza che li esprima ad alta voce?
"Lo so mamma, ed è per questo che voglio farli conoscere, per vedere se la cosa può funzionare. Preferirei sposarmi con una donna che può dare amore soprattutto a James. Ieri quando gli ho annunciato della cena con questa ospite importante, mi ha chiesto se fosse sua madre. Non l'ha mai conosciuta e sente la mancanza di una figura femminile al suo fianco tutti i giorni; questo è il motivo principale per il quale ho deciso di sposare questa donna, perchè spero possa essere la madre che mio figlio non ha mai avuto...è l'unica cosa che più vorrei da questo accordo. Per la parte che riguarda i media ci potrei ancora lavorare sopra e riuscire a ridurre al minimo le sue comparse in pubblico, ma questo voglio discuterlo in privato con lei" esprimo i miei desideri principali da questo contratto. L'unica cosa che più bramo da questo accordo è la felicità di mio figlio, ma so che se la cosa non dovesse andare bene lui ne soffrirebbe molto.
"Sappi che ogni decisione presa da te, sarà ben accettata da tutta la tua famiglia, noi ti saremo accanto sempre, nella felicità e nel dolore...ora, a quando questa cena?" cambia discorso e così si alleggerisce anche l'aria nella stanza che, pochi secondi prima, era carica di tensione a causa dell'argomento difficile
"Non ne sono sicura, ma una di queste sere...a riguardo volevo chiederti se potessi scegliere qualcosa da portare a Caitlin per prepararsi a questa cena. Non so un abito, dei gioielli o quello che preferisci. Basta che scegli tu, non me ne intendo molto di queste cose lo sai" domando e una nota di imbarazzo si può notare nel mio tono di voce
"Oh tesoro mio, non c'era neanche bisogno di chiederla una cosa del genere...avevo già in mente qualcosa io. Tu lascia fare a me, riuscirò a stupirti come sempre!" non mi piace il tono con cui pronuncia questa frase, non promette niente di buono
"Mamma non farmi pentire di questa richiesta e soprattutto niente di troppo sfarzoso...mi raccomando" impongo, anche se so che non mi ascolterà, non lo fa mai. Mentre esce dallo studio borbottando che non le credo mai e che mi preoccupo inutilmente.
L'ennesima giornata è finita, James sta finalmente dormendo e io sono pronto a fare lo stesso quando la mia mente ripensa all'incontro avuto ieri. Era nervosa si vedeva, ma il suo corpo è cambiato quando è arrivato l'argomento -dove vivere-, è come se avesse paura di dover restare ancorata alla sua vecchia vita invece di iniziare quella nuova. Non so quali sono i rapporti con sua madre, ma penso sia quello il problema di tutta questa situazione. La mia mente viaggia verso scenari impossibili, di cui mi sarei accorto a prima vista, quindi mi impongo di pensare che siamo solo problemi legati alla perdita del padre e al dover lasciare sola la madre. Non esiste niente di quello che immagino, sono solo supposizione e poi, me ne avrebbe parlato...vero?
Quest'ultimo pensiero di provoca una morsa allo stomaco, che difficilmente elimino. Impongo al mio corpo di addormentarsi, anche se saprò benissimo che il mio sonno non sarà per nulla tranquillo.
Come previsto, mi sveglio nel cuore della notte, a causa dell'incubo che ha disturbato il mio sonno tranquillo facendomi vedere scenari ricchi di possibilità, ma che io non desidero prendere in considerazione perchè immaginarla sommersa dal dolore, dietro una maschera di finzione che prende il posto del tuo corpo e di nasconde per sempre. Preferisco credere che in realtà lei non sia colma di dolore perchè chi è colmo di dolore quasi sempre è pieno di coraggio, quello è il suo modo per farsi perdonare. Preferisco credere che quel coraggio le è stato dato alla nascita e non come regalo per il dolore provato. Preferisco restare nella mia convinzione, anche se so che sbaglierò...tutti sbagliano alla fine, è la vita.
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Spazio autrice✍🏻
Lettori bentornati, anche oggi nuovo capitolo!
Stavolta dal punto di vista di Matthew e impariamo a conoscere un po' di più il personaggio di James, figlio del nostro amato protagonista. Spero il capitolo vi piaccia, che la storia vi stia appassionando e prometto che tornerò presto con nuove avventure.
Baci, Lucyscore_😘!
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《Forced Marriage》
RomanceDue persone, due passati diversi, un unico futuro. Quando la loro strada si unirà, tutto cambierà, niente sarà più come prima. Matthew Evans, 30 anni, 1.80 metri di pura freddezza e 100% calcolatore. Vive con suo figlio e gestisce una delle più impo...