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La speranza è poter vedere chec'è luce nonostante tutta l'oscurità

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La speranza è
poter vedere che
c'è luce nonostante
tutta l'oscurità.
- Desmond Tutu

«Ella hai preso tutto?» la voce di Miranda squarciò l'aria, svegliandomi dal mio torpore. Ero in ritardo, il tempo era scivolato via come sabbia tra le dita.

Con un movimento rapido, quasi istintivo, presi la borsa e infilai tutto ciò che mi occorreva, senza perdere tempo.

«Si, scendo subito!» urlai con la voce che tradiva urgenza
«Muoviti, sei già in ritardo» sbottò lei, l'irritazione nella voce che non riusciva mai a celare del tutto

Miranda è una presenza costante nella mia vita perché mi ha accolto quando tutto intorno a me stava crollando. Una mano tesa in un abisso di solitudine, un rifugio che non avevo mai conosciuto.

La mia storia ha avuto inizio in un angolo buio, dove le ombre della mia infanzia si intrecciavano con il dolore e la miseria.

Passato
Una sera come tante altre, la pioggia scendeva incessante, pesante come un destino che non mi voleva più. E io, rannicchiata in un angusto muretto, cercavo di sfuggire a me stessa, mentre pensavo a quanto mi sentissi inadeguata, inadatta a un mondo che sembrava costruito solo per inghiottire la mia innocenza.

Non mi paragonavo a nessun eroe, ma se qualcuno, anche solo per un attimo, avesse scommesso contro il mio cuore, avrei messo in gioco anche Planton, il mio unico compagno di giochi, il povero pupazzo che mi aveva accompagnata nell'abisso della solitudine. Lui sarebbe stato il mio testimone, non ero malvagia.

La realtà, tuttavia, era ben diversa. Crescere in quella casa significava essere schiacciata dai demoni di una madre che distruggeva il proprio corpo con ogni tipo di droga, e sopportare l'arrivo continuo di uomini che mi violavano non solo fisicamente, ma nell'anima. Non avevo genitori veri, solo fantasmi che mi avevano lasciato da sola a lottare con il mondo.

Non so dove sia finito mio padre biologico, forse era uno dei tanti uomini con cui mia madre aveva intrattenuto rapporti senza valore, uomini che lei usava per soddisfare una misera dipendenza che sembrava essere l'unica costante nella sua vita. Ma io, dentro di me, sapevo che sarebbe stato solo un altro nome su una lista di volti che non avrei mai incontrato davvero.

Avvolta in un maglione consunto e intriso di solitudine, mi trovavo a rimuginare su come Mark me l'avrebbe fatta pagare per essere fuggita.

In quel momento, una figura si avvicinò, silenziosa ma presente. Una donna dai capelli neri come la pece, lisci come seta e attraversati da sfumature ramate, e occhi castani che sembravano accogliere il mondo intero.

Senza parole, mi prese per mano, mi avvolse nel suo cappotto, come solo una madre saprebbe fare per protegge il proprio figlio dal gelo del mondo, e mi portò via da lì . Mi diede un rifugio, una casa, un accoglienza che non avevo mai conosciuto.

Presente

Miranda è diventata la mia salvezza, la madre che non ho mai avuto, l'amica che mi ha sempre sostenuto senza esitazione. Ha combattuto contro tutti per me, contro le istituzioni, contro chi cercava di separarmi dalla sua protezione, dando forma alla mia vita in un modo che non avrei mai immaginato.

Con lei, e con Natalie, ovvero sua figlia, ho finalmente trovato un legame che ho sempre sperato di avere.

Hanno ricostruito la mia esistenza, lottando contro il passato che cercava di trascinarmi ancora nel suo abisso.

«Ella, cazzo, sbrigati!» urlò Natalie, facendomi tornare alla realtà con la sua energia travolgente

Scesi le scale con una determinazione che non avrei mai creduto di possedere, mentre un fremito di eccitazione mi attraversava, facendomi sentire viva come non succedeva da giorni interminabili.

«Ella tesoro, mangia qualcosa, altrimenti tra poco la fame prenderà il sopravvento»

«Grazie, ma come hai detto tu sono già in ritardo»

«La salute prima di tutto» insistette Miranda, sempre premurosa

«Si ma non oggi che è il primo giorno all'università di Oxford» rispose Natalie, con un sorriso che sfidò l'aria

Ecco, la solita storia. Se io sono la ragazza dolce e tranquilla, Natalie è l'esatto opposto e nonostante io e lei abbiamo trovato un equilibrio, tra lei e Miranda non scatta mai quella chimica.

Si scontrano ogni volta che ne hanno l'opportunità.

Entrare ad Oxford è stato il culmine di anni di sacrifici, di notti insonni e di fatica senza fine. Abbiamo lottato con ogni fibra del nostro essere per arrivare fin qui.

Non è stato facile, né scontato. Abbiamo dovuto soddisfare requisiti severissimi, ma io ho voluto fortemente farcela. Ogni passo che ho fatto mi ha avvicinato a questo sogno, un sogno che non avrei mai osato toccare se non fosse stato per la forza che Miranda mi ha dato.

Oxford non tollera errori. Qui, ogni passo è una battaglia. Ma non permetterò a nessuno di distruggere ciò che ho costruito con tanto sacrificio. Ho sudato sangue per arrivare fin qui, e non mi fermerò. La mia determinazione è incrollabile.

Non importa quanto sia stata difficile la strada, non importa quanti ostacoli abbia dovuto affrontare. Oggi sono qui, più forte di prima, pronta a combattere non solo contro gli altri, ma sopratutto contro me stessa, per vincere questa battaglia che non riguarda solo Oxford, ma la mia intera vita.

✍🏻Spazio autrice:

Ciao raga, questo è il mio primo capitolo, spero vi piaccia.

So che i primi capitoli possono sembrare un po' noiosi, ma vi assicuro che, con il progredire della storia, ci saranno tantissimi colpi di scena che vi sorprenderanno e vi lasceranno senza fiato. 🫶🏻

Two opposite soulsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora