GRACE
La sera di Natale, 20 anni prima (2002)«Io detesto il tuo vestito. A me non mi piace per nulla» mi ridicolizza Chrissy, davanti a tutte le nostre coetanee di cinque anni.
Siamo grandi ormai, ancora un anno e la prima elementare sarà alla nostra portata.
E mettendo questo vestitino a righe ho bruciato ogni possibilità di diventare popolare.
«"A me mi" non si dice» biascico con la testa bassa, mettendo le mani dietro la schiena.
Sono così ingombranti, non so mai dove metterle.
«Che cosa hai detto, strega?» Ridacchia Chrissy, avvicinandosi a me, con il rispetto di tutte le bambine del paesino venute alla festa.
«Io...» Scuoto la testa, ma prima di aggiungere un "nulla, hai ragione", un bambino mai visto si avvicina a me.
«Ha detto che "a me mi" non si dice, e sinceramente non posso che essere d'accordo con questa signorina dallo splendido vestito natalizio»
È il bambino più carino della festa, tutte le mie coetanee lo guardano con la bava alla bocca. Compresa Chrissy.
Io invece a malapena alzo lo sguardo.
Ma prima che possa dire o fare qualunque cosa, lui mi afferra per la mano.
Appena siamo fuori dalla vista di quei diavoli travestiti da bambine, mi allontano di getto.
Vorrei urlargli contro, invece lo osservo.
Ha un piccolo neo sul lato sinistro della bocca, dei capelli castani rigorosamente tenuti in ordine da una marea di gel. Degli occhi che sembrano contenere un bosco avvolto da fitta nebbia.
Mi chiedo cosa ci sia al di là della nebbia.
«Ma chi sei tu?» gli chiedo, mentre continuo a squadrarlo senza vergogna.
«Io sono Nick. Nick Clark» mi tende la mano.
«Per oggi credo di esserci stretti fin troppo la mano» rifiuto con un mezzo sorriso, lasciando che la sua mano ceda lentamente.
Mi giro incamminandomi verso le compagne che per tutti i prossimi anni della mia intera esistenza dovrò sopportare. Mi sembra una di quelle tragedie greche di cui sento tanto parlare da mia sorella.
«Vengo da New York» Aggiunge.
Mi fermo, girandomi leggermente.
«Addio, Nick Clark di New York»
NICK
La sera del 25 Dicembre«Non so ancora il tuo nome» tento ancora, nella speranza che quella bambina rimanga a parlare con me.
Mi sento così fuori posto qui, e lei sembra l'unica non ossessionata dal turista di New York.
«Grace» risponde lei semplicemente, senza allontanarsi anche se rimanendo distante.
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(Rinnamorarsi) Ritrovarsi a Natale
RomanceSe avete amato "Good Witch", "L'estate in cui imparammo a volare" e "One Day" lo adorerete. Diversi anni, diversi caratteri, cambiamenti... un solo giorno. Questo inverno, lasciamoci avvolgere da un racconto innevato, di una senza tempo storia d'am...