CAP.1

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Khalil riuscì ad arrivare prima di Mustapha, padre della nostra amata amica Aisha cresciuta anche lei insieme a noi.

Davanti alla scuola dei ricchi Khalil trovò il direttore che lo bloccò immediatamente impedendoli l'accesso.

"Fammi passare! Una macchina grigia ha appena investito una ragazza!"- gli urlò contro cercando di intimidirlo.

"Non penso proprio sia passata di qui, avrà visto male o si sarà confuso. Alla Dogru School non abbiamo macchine che corrispondono alla sua descrizione"

"Ho fatto una registrazione video mentre correvo! O apri la porta immediatamente o chiamo la polizia riferendo tutto. Apriii, stronzo!"-urlò Khalil

Non appena capii che l'immagine di una delle scuole più prestigiose della città poteva essere denigrata e rovinata, fece cenno alla guardia dell'istituto di aprire le porte.

Khalil entrò e cercò dappertutto ma neanche una traccia della macchina grigia.

"Dove l'avete messa bastardi! Dove?! So cosa ho visto, so che la macchina è qui da qualche parte! Mustapha, chiama la polizia"

La polizia arrivò e cercò di bloccare la folla che non aspetta altro di entrare e mettere in subbuglio tutto quanto.  Quella folla che stava combattendo per i diritti di Leyla è la mia famiglia, la nostra famiglia. Nati e cresciuti nella stessa zona accumunati da un senso di protezione nei confronti di tutti.

I membri della zona, infatti, sono tutti fratelli nati da diverse madri ma legati dall'amore per la sicurezza e per i bambini più piccoli, che in una città come Istanbul devono essere protetti dalle cattiverie.

"Okay entra che parliamo!"- sbottò d'un colpo il direttore a Khalil portandolo con se di forza.

"Devi stare zitto hai capito? Non ti permetterò di rovinare l'immagine per cui abbiamo lavorato una vita intera. Non farai nulla con quel video, hai capito!? Lo cancellerai immediatamente e in cambio ti darò la somma di denaro che vuoi e 3 borse di studio per permettere ai ragazzi della zona di costruirsi un futuro decente. Ora esci!".

Notiamo tutti la stranezza che accompagnò Khalil appena fuori da quel maledetto cancello, iniziò a guardarsi attorno, a parlare tra se e arriva ad una conclusione urlando contro la folla e la polizia:

"Ragazzi scusate! Mi sono sbagliato, la macchina è andata da un'altra parte"

Mustapha lo sapeva che stava mentendo, si conoscono da quando Khalil era un bambino.

"Khalil, dimmi immediatamente cosa ti hanno dato in cambio. Soldi? Non vendere il nostro orgoglio per dei stupidi soldi non puliti. Non vendere Leyla!"

"AH, ma che dici Mustapha! Ti pare sia una persona così io? Ti pare riesca a vendere quella povera ragazza senza neanche i genitori?"

"Ti controllerò Khalil, stai attento a ciò che fai".

Ovviamente Mustapha aveva ragione. Di fronte alla montagna di soldi che la scuola avrebbe potuto dare in cambio del silenzio, Khalil dovette accettare per garantire a suo fratello minore, Bekir. Inoltre a tutto ciò si aggiunse la possibilità a tre ragazzi della zona di frequentare gratuitamente la prestigiosa scuola grazie a tre borse di studio per famiglie disagiate.

Finite le urla, la polizia tornò a casa e noi raggiungemmo Leyla all'ospedale.

Era lì seduta, attaccata ancora alle macchine. Mi sedetti vicino, le presi la mano e pregai Dio che si potesse svegliare sana e salva senza alcun tipo di problema.

"Signorina, ora dovrebbe lasciare la sua amica riposarsi. Può ritornare qui domani mattina se in nottata non ci saranno problemi"- mi sussurrò dolcemente il dottore.

Per fortuna mia madre era infermiera nello stesso ospedale dove è stata trasportata Leyla perciò per me era più semplice gestire la cosa.

"Dottore, scusi, Leyla quando si risveglierà?"- chiesi mia madre

"Signora, abbiamo riscontrato problemi sulla parte inferiore della ragazza. Avendo subito forti traumi agli arti non so garantirvi se potrà presto ritornare a camminare".

"Cosa? In che senso?"- chiesi urlando e dimenandomi.

"Signorina si calmi la prego"

In quel momento la mia vita non aveva più senso. Ero assetata di vendetta, dovevo assolutamente trovare il mostro che ha ridotto mia sorella in questo stato.



DUY BENI- ASCOLTAMIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora