Il Magico Natale di Linda

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Storia a fasi in tutte le fasi su dovevano scrivere 250 e non di più

1000 parole esatte

Linda era una bambina di otto anni, molto; anzi fin troppo capricciosa, non le andava bene nulla, era figlia unica i genitori avevano deciso che un figlio bastava perché la madre non era pronta per averne due, nonostante desiderassero che la loro bambina avesse un fratello o sorella. potevano però contare sui figli dei vicini, Linda avrebbe passato tempo con loro.

La piccola Linda aveva un viso rotondo; che era contornato da lunghissimi e mossi capelli castani.
Non voleva che sua madre le tagliasse i capelli nemmeno di pochi centimetri, protestava ogni volta che la madre provava a farlo, le diceva che avrebbe tagliato pochissimo e che non si sarebbe nemmeno visto, ma Linda si rifiutava così sua madre rinunciava sempre.

I suoi piccoli e curiosi occhi erano castani, come la madre.
Ed era alta circa un metro

I suoi genitori l'avevano viziata e non poco, le avevano detto che avrebbe avuto tutto ciò che desiderava, bastava chiedere e i suoi desideri sarebbero stati esauditi.

passava spesso a casa dei vicini, e loro spesso andavano a casa sua, si divertivano molto insieme, per Linda i loro figli erano sempre stati come dei fratellini.

Il periodo più bello per lei, e faticoso per i genitori era il Natale, ogni anno chiedeva tantissime cose nella letterina che con gioia scriveva a babbo natale. I genitori ogni anno la spedivano, perché Linda amava il natale; le piaceva ornare casa con le lucine e i decori natalizi, babbo Natale era il suo mito da sempre.
Il viaggio è lungo sbrigati, ma non dimenticare nulla" urlò la madre alla figlia. La piccola Linda in camera sua stava preparando le valige, si sarebbero trasferiti a pochi minuti in un grattacielo a New York. Linda metteva i suoi vestitini in ordine come erano nel suo armadio, nel suo piccolo trolley rosa lasciando il vestitino del medesimo colore fuori era il suo preferito. voleva indossarlo. Chiuse il trolley. Mise i suoi pupazzi e giocattoli in una borsa. Lentamente le portò fuori da camera sua, la piccola si voltò e osservò per un ultima volta quella che era stata la sua cameretta per otto anni. Del suo letto era rimasto solo più il materasso che i traslocatori avrebbero portato nella nuova casa. Linda a fatica prese il trolley in mano per scendere le scale, la madre la vide e fece un sorriso vedere la sua piccola faticare ma decisa a portarlo da sola. Lentamente scese le scale e uscì di casa posò il trolley a terra e il padre lo mise nel portabagagli. Tornò indietro per prendere il resto. Insieme a Teddy il suo orsetto era il suo pupazzo preferito, salì in macchina, mise la cintura e partirono. La piccola osservò la sua vecchia casa, diventare sempre più piccola fino a scomparire dalla sua vista. Osservò le lucine natalizie che ornavano le case. La piccola si addormentò la svegliò la madre, solo quando furono arrivati nella loro nuova casa. Era al centro di New York in un grattacielo di cento piani.

Linda ebbe davanti a se un lunghissimo grattacielo:"siamo arrivati; il nostro piano e quello là l'ultimo il centesimo, proprio come volevi tu

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Linda ebbe davanti a se un lunghissimo grattacielo:"siamo arrivati; il nostro piano e quello là l'ultimo il centesimo, proprio come volevi tu."Spiegó la madre, Le aveva sempre raccontato che babbo natale sarebbe passato volando su di una slitta trainata da delle renne, Linda aveva scelto il piano più alto, perché aveva paura che se fosse passato prima dagli altri bambini a lei non sarebbe arrivato nulla, si sarebbe fatto mattina e babbo Natale sarebbe dovuto tornare a casa.
Appena entrati nel grattacielo presero l'ascensore:"vuoi premere tu il numero cento?" Domandò la madre; Linda si alzò sulle punte ma il pulsante era troppo in alto per lei, la madre la prese in braccio in modo che riuscisse a cliccare il pulsante, Linda lo cliccò e iniziò a osservare i numeri passare 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10 fino a cento l'ascensore si fermò e la porta si apri. "Il nostro appartamento è la quello senza il decoro Natalizio " disse la madre indicando la porta a sinistra unica senza la ghirlanda.
Linda prese la sua dalla borsa e la mise:"ora c'è" disse la piccola incrociando le braccia.
Fece l'albero di natale e andò a dormire, linda si addormentò presto sapeva che se era sveglia Babbo Natale non sarebbe passato, lui non deve farsi vedere. Linda ancora non lo sapeva, ma quelle notte sarebbe stata molto speciale, il suo sogno quello dì incontrare il vero babbo Natale si stava avverando, da li a poco infatti il suo mito sarebbe stato li davanti a lei.

Si trovava in un posto sperduto innevato circondato da alberi, ma soprattutto era sola, vide una casetta e decise di raggiungerla bussò e la porta si aprì davanti a lei vi era una sagoma "oh oh oh sono babbo Natale oh oh oh"disse

Era un sogno ma quella voce sembrava reale; la piccola aprì gli occhi, davanti a lei vi era un'ombra cicciotta
"C'è Babbo Natale" urlò
"Non vorrai svegliare i tuoi genitori, gli adulti non devono vederci"
Una luce si accese Linda si sdraiò nel letto e finse di dormire, la madre aprì la porta vide la piccola che dormiva
"Io stavo sognando" disse Linda
"No, piccola non era un sogno ma realtà, con la mia magia ti ho trasportata nel mio mondo,
la magia del Natale.
"Cosa ci fai qui?" Domandò
"I miei aiutanti mi hanno detto che ero l'idolo di Linda, una bambina capricciosa ho deciso di premiare questa mia piccola fan." Rispose tirando fuori dei regali che mise sotto l'albero. "Ma soprattutto; per questa notte sarai tu la mia aiutante, viaggeremo sulla mia slitta e consegnereno i regali a tutti i bambini del mondo." Spiegó consegnando alla piccola un vestito da elfo.
Linda rimase stupita mise il costume.
La bambina salì sulla slitta e parti in volo, osservava il paesaggio con attenzione vedeva posti che mai aveva visto, aiutava babbo natale a consegnare i giocattoli a tutti i bambini. Si era fatto tardi e torno a casa, babbo natale era scomparso proprio come era arrivato.

 Si era fatto tardi e torno a casa, babbo natale era scomparso proprio come era arrivato

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