non so cosa mi sia di certo preso quando ho sferrato un pugno a quella stronza, dopotutto mi ha sempre dato fastidio senza che io le avessi mai fatto nulla di male.
- LA MIA FACCIA!!! - gridò lei disperatamente.
!!!OK. TORNIAMO INDIETRO DI QUALCHE
ORA. (・_・;)!!!mi diressi immediatamente verso il mio banco, e, fortunatamente non ero in ritardo. Senza che nessuno se ne accorse entrai in classe prima di tutti e mi misi al mio posto senza alcun problema, dopotutto oggi era un giorno diverso siccome ci era stato raccomandato di non portare nessun tipo di materiale scolastico siccome tutta la giornata era occupata per certi progetti.. non che me ne importi.
dopo le lezioni mi affretto ad andare in mensa, purtroppo, proprio per la fretta sbatto col braccio contro una tipa; non me ne rendo neanche conto visto che dopo 3 secondi già mi trovavo in mensa prima di tutti quanti: prendo il posto in un tavolo e, appena mi giro mi ritrovo tutti gli studenti in fila per mangiare.
"cavolo! sono proprio affamati.." pensai.
- Umh.. Ehyy?! - disse una tipa.
quando mi girai vidi il suo volto.
- Ah? cosa vuoi? - le risposi.
neanche il tempo di girarmi che mi tirò uno schiaffo che era praticamente rimbombato per tutta la mensa facendo attirare l'attenzione di tutti su di noi.
- Vediamo se riconosci il tuo posto, piccolo sacco di merda.. - mi disse lei, cercando di intimorirmi.
ma no! non mi sarei fatta mai e dico MAI mettere i piedi in testa da quella là.
presi il vassoio di uno studente qualsiasi, mi avvicinai a lei e..
mi accorsi di averle rotto il vassoio in faccia con una forza più che brutale, e se col suo schiaffo il rumore è stato forte, al mio turno si è sentito il doppio.
- tu pensi di potermi toccare così facilmente..? non devi metterti contro di me.. e la prossima volta che osi mettermi le mani addosso io ti spacco le dita.. HAI CAPITO?! -
le dissi senza perdere il controllo.- LA MIA FACCIA!!! - gridò lei disperatamente.
- HO DETTO "HAI CAPITO?" SI O NO?! -
le urlai contro.- s-si.. - disse per poi toccarsi la guancia.
il tempo di buttare il vassoio per terra che una biondina mi trascinò fuori alla scuola.
- QUESTO SI CHE È STATO FORTE!! - Disse lei.
- scusami, ma tu chi sei? - le dissi io dopo esserci fermate.
- oh, si, certo.. che sbadata ahaha! io mi chiamo Emma, Emma Sano! piacere mio.. hehehe - disse per poi sorridere.
- io sono y/n t/c, piacere mio! - le risposi.
- quello che hai fatto è stato pericoloso, vero? - mi disse lei, preoccupata.
- si.. ma non mi importa molto in realtà, quella là mi ha sempre stuzzicata. E sono sempre rimasta in silenzio. - affermai.
- beh.. allora deve essere stato difficile stare in silenzio per tanto tempo. - si rattristì lei.
- si beh, ma stai tranquilla non è niente, tutto ok! - le dissi.
- se lo dici tu, hahaha! - se la rise.
- beh penso proprio che adesso debba andare, penso che salterò scuola! - le dissi.
- Certo, ci vediamo domani, ok? Ehy.. umh.. comunque ecco il mio numero - mi domandò, per poi passarmi un bigliettino.
- certo che si, Emma! Ah! grazie mille per il numero, ciao! - la salutai io.
mi feci una bella corsetta per proseguire verso casa di Izumi, ovviamente volevo indagare di più sulla sua morte. Arrivai lì, corsi in bagno e la trovai ancora là, morta e infreddolita.
mi venne un'idea.. presi il telefono e chiamai Kakucho.
« Ehy pronto, Y/n! »
« Ehy Kakucho.. sei occupato al momento? »
« Umh.. no! dimmi tutto. »
« vieni a casa di Izumi, per favore, mi farebbe piacere se tu potessi aiutarmi »
« Oh.. capisco.. beh allora arrivo, ero appena uscito per delle commissioni e perciò penso proprio che sarò lì in qualche minuto, a tra poco! »
« Certo! » e staccai.
aveva ragione quando ha detto "penso proprio che sarò lì in qualche minuto" perché effettivamente era proprio sotto casa di Izumi in 3 secondi, o forse sono io che ho perso la condizione del tempo? vabbè.
- Ehy, ciao.. - mi disse lui.
- ciao. - risposi io.
- perché mi hai voluto fare venire qua? - mi domandò, confuso.
- voglio scoprire chi è stato a farle questo, e, ovviamente mi serve il tuo aiuto. - gli spiegai.
- oh.. beh.. se è il necessario per togliere questo enorme peso da dosso.. allora puoi contare di certo su di me. - mi rispose.
- vieni di su, allora. - gli dissi.
Proseguii per il bagno, dove lui mi seguì e rimase senza parole.
- potresti portarla in camera sua, per favore? e ovviamente anche se te la senti? - gli dissi.
- certo. - mi disse, palesemente triste, per poi prenderla con una delicatezza disumana e portarla in camera sua appoggiandola sul letto.
Presi le famosissime pillole e gliele porsi.
- È successo con questo.. si può ben capire che è stato un suicidio.. ma è stata costretta oppure- - non mi fece neanche finire di parlare e prese lui la parola.
- lei non lo avrebbe mai fatto..! non avrebbe mai fatto qualcosa del genere senza avvisarmi! Io la amavo, capisci? E non essere riuscito a capire il problema fa di me una persona di merda! - si sfogò.
- Kakucho io capisco che possa essere pesante, però.. devi essere forte sia per lei che per te! So che non sono per niente d'aiuto.. ma ti prego, lo so che neanche a lei farebbe piacere di vederti in questo stato! quindi, per favore, non farti prendere dalle emozioni! - gli dissi io.
- Hai ragione.. è solo che è frustrante, e anche molto.. - disse.
- lo so, lo so.. - gli risposi.
- Scusami tanto per lo sfogo. - mi confessò.
- Ma di che scusa? è normale reagire così a qualcosa del genere! - cercai di rassicurarlo.
- Grazie mille.. - mi rispose lui.
- Non c'è problema - gli dissi io.
dopo alcune lacune, io e Kakucho siamo venuti a scoprire che Izumi aveva problemi con una persona sconosciuta con cui aveva iniziato a scrivere, dunque i due si conobbero in amicizia in un parco ancora sconosciuto per ora..
- Kakucho.. io penso che debba andarmene, si è fatto tardi e mi stanno aspettando a casa. - dissi io.
- certo! inizia ad uscire che poi ti accompagno io, ok? - mi rispose lui.
- D'accordo! grazie mille, comunque! - dissi.
uscii fuori casa di Izumi, neanche il tempo di mettere un piede in strada che qualcuno mi prese da dietro e mi tappò la bocca con forza.. non riuscivo a respirare, e, quasi sicuramente questa persona ha qualche tipo di forza stupefacente.
cercai di dimenarmi ma niente.. non riuscivo a muovermi..
in quei casi solo una tecnica conoscevo che faceva proprio al caso mio.. ebbene sì, morsi il dito a codesta persona per poi liberarmi.
lo guardai in faccia e, finalmente, vidi il mio aggressore...
qualcosa non andava.. perché lì.. non c'era nessuno.
STAI LEGGENDO
To you, my dear queen.. ♡︎| Izana x reader
Actiony/n, una ragazza a cui è stato tolto tutto, la possibilità di amare, essere voluta bene dalla propria famiglia, essere accettata per come si presentava.. non ha mai avuto la possibilità di essere se stessa, proprio per questo ha iniziato ad allenars...