- S-Signorina Yn..! -
solo al sentire la voce di una domestica sobbalzai, mi misi le mani sugli occhi e strofinai, odio immensamente la vista offuscata.
Appena ripresa la vista del mondo intero guardai la domestica.
- U-Uh.. cosa succede..? -
- Signorina, oggi la vostra scuola ha organizzato il festival del cioccolato, ricorda? mi diceste che ve lo avrei dovuto ricordare assolutamente! -
- Oh giusto.. beh grazie mille allora, inizio a prepararmi! -
la signora uscì immediatamente dalla stanza lasciandomi da sola nel prepararmi, vestirmi e poi organizzare lo zaino.
< 15 minuti dopo >
- Oh! finalmente ho finito! beh.. non mi resta che andare, allora -
saltai la colazione, dopotutto l'ho sempre saltata, ma ormai era diventata un'abitudine incontrollabile.
arrivai a scuola, e lì il caos più totale, talmente della gente che era arrivata per il festival che non riuscivo neanche a vedere l'entrata del corridoio.
con molta forza e coraggio, però, mi infiltrai tra tutte le persone e arrivai in classe. posai lo zaino e tutto il resto, anche se ero praticamente l'unica ad aver sistemato le mie cose, tutti erano fuori a mangiare e a fare foto. anche se con pochissima voglia, penso che sia meglio uscire un po', almeno per vedere qualcosa, dopotutto meglio di quelle noiosissime lezioni.uscii dalla classe e successivamente anche dalla scuola stessa per dirigermi nell'immenso cortile, in cui ormai c'erano solamente degli stupidi stand pieni di dolcetti ricoperti da cioccolata.
"pff.. che roba inutile" pensai, effettivamente tutto era completamente inutile..
il mio occhio, però ricadde su qualcosa di luccicoso per terra, anche se la mia mente tendeva sul farmi i fatti miei, il mio cuore voleva a tutti i costi vedere di cosa si trattava, magari una persona aveva perso qualcosa?
si, decido di andare a vedere, dopotutto, cosa può andare storto?
Mi avvio verso il piccolo bagliore perduto in mezzo a tutte quelle persone.
Appena arrivata dalla curiosa luce, raccolgo da terra il curioso oggetto."Cosa diavolo ci fa qui un-" neanche il tempo di pensare alla cosa che tenevo in mano che un ragazzo mi sbatté contro.
- Ma che cazzo.. Dove stavi guardando?! -
- Vedi di non darmi problemi brutta stronza - mi rispose lui. era incredibilmente fastidioso.
- scusa, come mi hai chiamata?! - mi stavo innervosendo sul serio.
il tipo mi prese dal colletto della camicia, con occhi freddi e spenti mi guardò dritta negli occhi, il suo sguardo era veramente spaventoso.
- non so chi tu sia, e non voglio nemmeno saperlo ma voglio solo dirti una cosa: se ci tieni alla tua vita.. faresti meglio a levarti di mezzo altrimenti ti uccido - dopodiché mi lasciò e se ne andò.
non riuscii neanche un altro secondo a restare lì che corsi in classe. non ero spaventata, però c'era qualcosa in lui che non andava, non volevo mettermi nei casini, non mi sarebbe convenuto, per niente poi.
mi sento debole a lasciar perdere, però sicuramente mi avrebbe fatto a pezzettini, era un tipo aggressivo, e anche molto.
mi siedo un po'. ne ho veramente bisogno. però in qualche modo mi sentivo strana.. come se fossi ferita in qualche modo.
- MERDA! - esclamai.
mi bastò solamente uno sguardo alla mia mano e mi venne il panico.
Il palmo della mia mano ha un taglio profondo e sta sanguinando tanto.adesso che ci penso.. quello che ho preso da terra.. ERA UN COLTELLO.
mi tocco per tutto il corpo siccome non avevo in mano il coltello. me lo ritrovai in tasca fortunatamente.
- ok yn, niente panico, sarà caduto a qualche venditore di qualche stand, niente da preoccuparsi. -
< 8 ore dopo >
la giornata scolastica è finalmente passata anche se non si è fatto niente oltre al festival, ritornando a casa penso ancora al ragazzo di oggi, aveva dei capelli bianchi come la neve, la carnagione un po' scura e quei occhi.. quei maledetti occhi che mi fanno venire voglia di tirargli un pugno in faccia.. quel bastardo mi stava più che minacciando. mi chiedo cosa avessi fatto se gli avessi continuato a rispondergli contro, pff probabilmente mi avrebbe ucciso o qualcosa del genere, ma non mi interessa particolarmente in realtà.
tornata a casa faccio una bellissima doccia, indosso il mio pigiama e vado a cenare.
prima di sedermi e, finalmente mangiare, prendo qualcosa da bere, ma visto che ci sono prendo anche il telecomando, accendo la TV e il primo canale che mi esce è il TG, che a quanto pare parla di certe gang.
- Le gang sono sempre le più bastarde.. tch. danno sempre problemi. -
- Signorina Yn, prima di buttarla ho pensato che magari avreste potuto vederla e poi darmi una conferma! -
la signora richiamò la mia attenzione porgendomi una foto in uno splendido quadretto di vetro.
- Grazie mille, adesso vedo - le risposi, e lei, senza dire una parola se ne andò.
appena vidi la foto il mio cuore non ce la fece, mi venne una specie di fitta.
in quella foto c'eravamo io e i miei genitori, solo io sorridevo, loro due no, sembravano infastiditi in qualche modo da quella foto che stavamo facendo.
non mi controllo più ormai. mi stavo arrabbiando di nuovo su queste cose.
- NON SAREMO MAI VERAMENTE FELICI - urlai, sembro disperata nel farlo.
lancio il quadretto di vetro contro il muro e lo vedo frantumarsi in mille pezzettini più piccoli.
afferro un piccolo pezzo di vetro e corro in bagno.
< ⚠️⚠️TW⚠️⚠️ >
Ebbene sì, inizio ad usarlo contro i miei polsi, piangevo ma dalla rabbia. era qualcosa di incontrollabile che cresceva sempre di più dentro di me, volevo smettere ma non ci riuscivo.
malgrado il dolore mi disinfettai subito il tutto coprendolo con dei cerotti.
senza neanche aver incominciato a mangiare, vado a dormire, mi sento stanca. ho bisogno solamente di dormire tranquillamente, senza nessuno che mi disturbi.< ⚠️⚠️ FINE TW ⚠️⚠️ >
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To you, my dear queen.. ♡︎| Izana x reader
Accióny/n, una ragazza a cui è stato tolto tutto, la possibilità di amare, essere voluta bene dalla propria famiglia, essere accettata per come si presentava.. non ha mai avuto la possibilità di essere se stessa, proprio per questo ha iniziato ad allenars...