Capitolo quattro.

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Gli Stark erano venuti a conoscenza dell'esistenza della bambina , un corvo era stato mandato ad approdo del re e suo Viserys la stringeva fra le dita come se volesse uccidere colui che l'aveva scritta, puntò gli occhi viola sulla bambina che giocava con i suoi figli nel cortile , Aemond la rincorreva con la spada di legno mentre lei urlava ridendo e si nascondeva dietro Aegon.

Sembrava condividere l'amore che provava lui per la sua famiglia,anche sua moglie la Regina Allicent sembrava provare una sorta di simpatia per quella bambina che molto spesso si recava nelle stanze di Helaena per stare insieme alla cugina .

"Mio Re , sono venuto a conoscenza

che li nella sua corte c'è la figlia

di mia sorella ,

mio padre è deceduto e io ho ereditato

Grande Inverno

avrei piacere di conoscere mia nipote,

l'aspetto qui fra tre giorni ,

starà qui quanto il cuore le

dice.

Cregan Stark , Lord di Grande Inverno"

Colui che aveva scritto la lettera non era molto più grande di suo figlio Aegon, sapeva che gli Stark prima o poi l'avrebbero voluta conoscere , ma era sicuro che suo fratello non avrebbe permesso che sua figlia andasse li , non da sola , al momento Daemond si trovava con sua moglie e le sue figlie,non sapeva nemmeno esattamente dove , come poteva contattarlo?

Come poteva dirgli che stavano chiedendo che si recasse a nord per andare da una famiglia che aveva rinnegato sua madre? Sua nipote non avrebbe mai accettato.

<<Nives >> la chiamò , la bambina gli sorrise e si avvicinò a lui

<<Zio Viserys >> l'uomo la invitò a sedersi accanto a lui , lei prese posto sulla panchina in pietra silenziosamente , non parlava molto , ma quando lo faceva era meglio preparti a sentire la cruda verità che nessun cuore voleva sentire , era schietta e sincera , con tutti e sempre, le diede la lettera , la vide indugiare mentre la leggeva, vedeva i suoi occhi scorrere più e più volte sulle parole impresse sulla pergamena

<<Andrò>> mormorò solamente <<mia madre provava affetto sincero per Cregan, andrò>> una lacrima scese libera contro la guancia pallida della piccola, si alzò dalla panchina e posò il pezzo di carta dove prima era seduta , sorrise tristemente

<<Avrei voluto che lei non avesse mai mentito a mio padre sul fatto che io sia nata morta ,avrei voluto conoscervi prima , tutti quanti>>disse, i piccoli occhi puntavano al cielo<<non  mi voleva particolarmente bene sai? Anzi mi trattava male la maggior parte delle volte, perché non dirlo a mio padre e farmi portare via da lui?>> riflettè , non avrebbe mai avuto una risposta alle domande che le affollavano la testa ,non aspettò la risposta di suo zio , semplicemente si voltò e si diresse verso la sua camera pensierosa.

Il Nord , aveva sempre voluto sapere di più su quella parte di Westeros , l'affascinava l'idea della neve , delle pellicce che portavano come cappotti , li chiamavano selvaggi , lei pensava che fossero semplicemente liberi da tutte le cazzate che si svolgevano li a corte .

Suo padre non l'avrebbe lasciata andare, così la bambina raccolse qualche abito e lo mise in una sacca, lasciò una lettera scritta per suo padre poggiata sul suo letto in modo che la vedesse, poi sgattaiolò fuori dal castello e con una carrozza raggiunse la fossa del drago 

<<Principessa>> disse il maestro più giovane inchinandosi

<<Ho bisogno dei miei draghi>> mormorò<<tutti e tre>> l'uomo annuì e sparì nel buio della buca, se fosse dovuta andare al nord sarebbe stato meglio portare tutti e tre con lei nella speranza che chiunque le volesse fare del male fosse spaventato dai tre giganti.

Bealirion , Fyrex e Hydra avanzavano verso la bambina guidati dai maestri 

<<Finalemte siete arrivati>> disse mettendo le braccia sopra i fianchi<<come il solito Baeliron è stato capriccioso vero? >> incredibilmente la bambina non parlava con gli uomini , bensì con le bestie , il drago nero emise un mugolio offeso e lei gli diede un buffetto sul grosso naso con affetto , poi lo fece anche con gli altri tre .

Salì sulla groppa del drago nero e si alzò in volo , le sembrava ancora strano stare su un drago , amava la sensazione del vento fra i capelli ,della libertà che le dava essere in volo amava guardare le città diventare così piccole da sparire , esattamente come stava facendo Approdo del Re, la città che suo padre aveva fondato, mentre lei se ne andava.

Gli sarebbe spettata una bella strigliata una volta tornata al castello , suo padre non gle l'avrebbe fatta passare liscia.

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