All'alba di un nuovo giorno, Harry voleva solamente sprofondare nel suo cuscino, e non alzarsi mai più. Aveva continuato a vedere Louis, tutte le sere, e sua madre gli aveva confidato che lo vedeva molto più sereno, e inutile dire che Harry si spaventò.
Lo fece perché Louis era piombato nella sua vita, senza preavviso e senza porsi problemi, senza importarsene da dove potesse provenire Harry, o dei soldi che non aveva. Non lo guardava dall'alto del suo piedistallo, lo guardava come se fosse un normalissimo ragazzo.
Non pretendeva nulla da lui, solamente un dialogo spoglio di menzogne, non sa bene a che beneficio, che avevano alle dieci e trenta di sera.
Pioggia, grandine, vento e cielo sereno, non li avevano fermati, preferivano tornare a casa con gli abiti zuppi, che non presentarsi.
Sua madre stava vedendo una psicoterapeuta di nascosto, Roger non doveva saperlo, e alle tre di notte di una delle notti più tempestose di sempre, glielo aveva confessato, ed Harry ne era felice, perché avrebbe capito quanto fosse meschino quell'uomo.
Aveva preso in considerazione la proposta di Zayn, certo ne aveva parlato con sua madre, così presero un accordo, Harry avrebbe dormito tre volte alla settimana, in casa di Zayn, e se per tutta la durata della sua permanenza, si fosse sentito a casa, sarebbe rimasto lì.
«Harry!» urlò Garrett dal negozio, in quel momento era nello sgabuzzino a riordinare, «c'è qualcuno per te!»
Ruotò gli occhi, «Garrett! Chi-» vide il fattorino con l'uniforme marrone, compresa di berretto e lo smile, della nota azienda Amazon, fondata da Bezos.
Aveva due pacchi che sembravano leggermente pesanti, dato il suo sguardo sofferente, e dal suo blocchetto digitale, il destinatario era proprio Harry.
«scusi non ho ordinato niente!» si precipitò a dirgli, «mi scusi ma qui sull'ordine, risulta quest'indirizzo! Vede c'è anche il nome specificato, e tra l'altro è un regalo! Scusi non dovevo vederlo, credo che il mittente l'abbia scritto all'interno!» così Harry firmò e sotto gli occhi curiosi di Garrett, prese i pacchi
Con delle forbici nere sul bancone, ne tagliò lo scotch e vide una scatola con un bigliettino bianco, c'era scritto "si odono soltanto le domande, a cui siamo in grado di rispondere." Nietzsche
E c'era una sola persona che aveva il vizio di fargli domande, e quello era Louis, ma soprattutto solo lui avrebbe potuto sapere, il suo amore per quel filosofo.
Aprì la scatola, e poi la seconda, c'erano tutti i dinosauri che gli mancavano per terminare la collezione, perfino il parasaurolofo, introvabile perché troppo costoso singolarmente.
Bellissimi, di ogni colore, grigio, verde e marrone, con le ali e senza, con le corna e con i denti aguzzi con le finiture. Aveva parlato solo a lui di quell'hobby, e non si aspettava che gli regalasse tutti i dinosauri.
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A Miserable Larry Stylinson
Fanfiction«qual è il tuo autore preferito? Nietzsche rappresenta la tua ragione, il tuo intelletto, l'oltreuomo. Ma chi rappresenta il tuo cuore?» chiese il maggiore con un filo di voce «non posso dirtelo Louis» scosse il capo, e notò come l'espressione di L...