mi chiamo Izzy Lee burton, ho origini Norvegesi, sono parte della, quasi estinta, famiglia dei corvi, sono nata con delle piccole ali nere che ora partivano da dietro le spalle fino alle cavoglie, ovviamente potevo toglierle e metterle a mio piacimento ma mi sentivo a disagio senza esse, ero stata espulsa da una scuola per quanto non avessi fatto niente di male, raccontandola velocemente, dei ragazzi avevano cercato di esorcizzarmi perchè avevano visto le mie amate ali e quando qualcuno notò quello che stavano facendo diede tutta la colpa a me, adesso i miei genitori avevano deciso di portarmi in una bella scuola in cui anche loro erano cresciuti quando avevano la mia età, nel viaggio mi dicevano le stesse cose un po' come una radio, "prometto che ti piacerà" le famose parole di mio padre mentre invece mia madre continuava a dire, "farai amici simili a te e non verrai criticata", per fortuna il tragitto durò meno di 20 minuti e quando arrivammo la mia faccia, che era un po' speranzosa, si spense subito facendomi perdere tutte le mie speranze, era una vecchia abitazione di un grigio spento fatta di mattoni
-che bellezza! E rimasta proprio come prima- mia madre era quasi entusiasta di rivedere quella triste scuola che odorava di vecchio e morte. Ad un certo punto vidi una macchina nera come il carbone, i miei occhi si collegarono alla mia mente e capii che si trattasse della famiglia Addams, una mia amica proveniva da quella famiglia, Mercoledì Addams, eravamo diventate amiche quando avevamo 6 anni, eravamo ad un funerale di una vecchia amica di mia nonna e di quella di Addams, avevamo deciso di giocare ad acchiapparello quando un gruppo di ragazzi aveva preso di mira Mercoledì ed io con le mie ali gli avevo fatto paura
-famiglia Addams!! Che bella sorpresa vedervi qui- mio padre si era avvicinato a quello di Mercoledì, Gomez Addams, mentre mia madre si avvicinò a quella della mia amica, Morticia Addams, io e la ragazza ci guardammo per poi avvicinarci con uno sguardo di ghiaccio
-sempre pallida, che bel talento- dissi squadrandole il viso pallido che tanto ammiravo
-vorrei dire lo stesso per te, mi ricordi un morto, forse e per questo che ti chiamano Dead, proprio come quel cantante Black Metal, peccato non ricordo il nome della band- disse con un sorrisetto che partiva solo da una parte della faccia
-di chiama Mayhem, intendo la band, invece il cantante Pelle Ohlin- feci un sorriso sarcastico per poi girarmi ed entrare seguita da tutti gli altri, appena entrammo una signora bionda ed altà che con quel rossetto rosso acceso accecava i miei occhi e quelli di Mercoldì
-ma salve, io sono la preside Weems, che bello vedere queste due amate famiglie, gli Addams e i Burton, mi siete mancati molto- la signora si rivelò essere la preside di questa disgustosa scuola che quasi mi faceva vomitare il cenone di natale di 4 anni fa
-voi siete Mercoledì Addams e Izzy Burton, benvenuti alla Nevermore Accademy, seguitemi vi porto nella vostra stanza- sia io che la mia amica seguimmo questa strana donna che ci portò in una stanza, non appena entrammo una luce colorata abbagliò sia i miei che quelli di mercoledì che subito se li coprì con degli occhiali da sole
-è molto... vivace- affermò il padre di Mercoledì facendo apparire un sorrisetto sulla faccia della preside, dopo pochi secondi una ragazza con i capelli biondi, un pochino più dei miei, si avvicinò a noi due
-ehilà compagne!- era fin troppo vivace per mercoledì ma a me intrigava il suo modo di fare curiosamente attivo e solare
-Mercoledì, Izzy, vi presento Anid Sinclair- Mercoledì aveva la faccia pallida, un po' più del solito e la ragazza se ne accorse subiro, occhio sveglio direi
-ti senti bene?, Sei un po' pallida- io sorrisi leggermente a questa affermazione molto comune e ripetitiva essendo che era una cosa che spuntava subito guardando la mia amica in faccia
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°una vita tormentata°
FanfictionIzzy Lee Burton, una ragazzina normale se non fosse per le sue ali da corvo, era una delle ultime ragazze della sua specie infatti quando la gente la vedevano non credevano neanche fossero vere, aveva i capelli biondi molto chiari che quasi sembrava...