capitolo 6

389 33 14
                                    

Contino a 7 voti e 5 commenti
》》》》

Appena arrivai a casa mi fiondai in cucina.
Insomma, per sei ore chiusa in quel... robo, e ho diritto solo a dieci minuti di pausa al giorno?

Parliamone, io ci metto dieci minuti a strisciare giù dalla sedia!
Aprii il frigo solo dopo aver baciato i miei poster uno ad uno e analizzai attentamente il contenuto.
Broccoli, carote, lattuga, peperoni, zucchine, finocchi, pomodori, cetrioli, cavolfiori...
Mia mamma faceva prima a ficcarci dentro il fruttivendolo!
Dopo un'accurata ricerca optai per un pranzo salutare.
Io, divano, pomodorini, telefono.
Perfetto direi.
Accesi la televisione e feci un po' di zapping.
Mi bloccai su Real-time perché la mia attenzione fu attirata da un programma alquanto istruttivo: alta infedeltà.
Oh, quanto adoro quel programma!
È come una partita a carte.
"Scopa" precisamente.
Ossignore quanto sono divertente!
Fatto sta che mi fissai su Real-time finché mi suonò il telefono.
È Niall, è Niall, è Niall, è Niall!
Non è Niall!
È il grande capo...
Che delusione.
《Brook?》
《We dimme》quasi rido della mia genialaggine.
Ma esiste questa parola?
《Mamma esiste la parola genialaggine?》chiesi con voce seria.
《Brooklyn Dora, se mi fai ancora una domanda del genere ti ritrovi dallo psichiatra》mi minacciò.
Ah, bene.
Adesso ricorre pure ai ricatti: devo placare il mio fascino altrimenti mi manda dallo strizzacervelli.
Tanto sappiamo tutti cosa succederebbe se mi chiudessero in una stanza con uno psicologo.
Semplicemente non lo ritroverebbero più.
《Brooklyn ti ricordi che tra cinque minuti Hazel esce dall'asilo e devi portarla a casa?》.
Oh, merda.
《Uhm, si certo. Sono già per strada guarda. Ti voglo bene. Ciao. Arrivederci.》.
Riattaccai bruscamente e mi alzai di scatto.
《E ora che faccio?!》strillai saltando in piedi.
Ma mi pare ovvio, prendo il mio jet privato e la vado a pigliare!
E invece no, e sapete perché?
Perché il mio jet è dal meccanico.
Fatto sta che afferrai le chiavi di casa ed il telefono ed uscii di casa.
Fu solo davanti all'asilo che puntai lo sguardo sui miei piedi.
Pantofole.
Quelle che vidi non furono le mie converse bianche ma le pantofole a forma di ippopotamo.
Sexy, oserei dire, se non fosse per tutte queste mamme pettegole che mi stavano fissando intensamente.
Camminai lentamente fino al cancello guardandomi attorno per poi mettere le mani a modo di pistola.
《Attente donne, la prima che fissa ancora Mr. Ippopotamo se la dovrà vedere con la mia nove millimetri》minacciai stringendo gli occhi.
Credo di essere stata molto convincente dato che una di loro afferrò il figlio e lo allontanò da me.
Eh già, la mia amica fidata mi ha salvata ancora una volta.
Il suono di una campanella mi risvegliò dai miei pensieri.
Vidi tanti mocciosetti correre fuori dal cancello e mi avvicinai per cercare Hazel.
Quando la vidi ebbi una certezza: quella era veramente mia sorella.
Per capirlo bastava semplicemente guardarla.
Aveva i codini storti ed un cerchietto rosa fluo.
Lo zainetto di spongebob non si trovava sulle sue spalle, ma veniva portato da un compagno di classe che veniva frequentemente frustato con un nastro.
《Avanti schiavo, la carrozza mi aspetta!》la sentii strillare.
Non potei evitare di scoppiare a ridere.
Quella bambina è il mio orgoglio!
《Hazel! Vieni qui》.
La vidi fare segno al bambino di porgermi lo zaino.
《Dallo pure alla mia serva》.
Ci misi qualche secondo a capire cosa aveva detto.
Serva.
Mi ha dato della serva.
Io la strang...
Devo calmarmi, devo calmarmi.
Non posso ucciderla qui davanti a tutti, ho tutta la sera per farlo.
《Hazel andiamo a casa》dissi prendendole la mano.
《Non darmi ordini, donna!》strilló.
Quello fu l'inizio di una battaglia di linguaccie che terminò solo quando arrivammo a casa.
《Comunque, carino il cerchietto》dissi ridendo a mia sorella.
《Carine le pantofole》mi scimmiottó correndo ad accedere la televisione.
Dovevo preparare la cena, e per questo mi venne un'idea alquanto allettante.
Il veleno per topi la stenderebbe oppure la farebbe direttamente fuori?
Nel frattempo mi limitai semplicemente a mettere la padella sul fuoco e a tagliare la carne che mia mamma aveva lasciato a scongelare.
Sentii Hazel ridere in salotto ma non ci feci molto caso.
Dato che la mocciosa non la piantava tirai su in mattarello e mi diresse in salotto.
Adesso le fracasso la testa e la metto nel forno.
《Hazel che caz... cavolo ti ridi?!》sbottai esasperata.
Tra le risate indicò il mio telefonò che si trovava sul tavolino.
《C'è un cuore che vibra》.
E poi sarei io quella che deve andare dallo strizzacervelli.
《Tu stai cercando di dirmi che un cuore sta...》aspetta un'attimo.
Cuore.
Vibra.
Niall.
Chiamata.
《Porca capra in calore, è Niall!》feci un balzo degno di un rinoceronte.
《Pronto!》la mia voce venne fuori acuta.
《Brook! Sono tre ore che ti chiamo. Cosa cavolo ti è successo?》era preoccupato?
Oh, quanto mi sento importante.
《Stavo cucinando》mi giustificai.
《Wow, sai cucinare?》chiese stupito il mio futuro marito.
《No》.
《Ah, avevo creduto che... lasciamo perdere. Come stai?》.
《Sto bene, oltre alla puzza di bruciato》risposi.
《Quale puzza di bruc... Dora, hai lasciato il fuoco acceso?》.
Oh santissimo estintore.
La carne.
《È STATA MIA SORELLA!》
《E quanti anni ha tua sorella?》.
Uhm, merda.
《Niall, lo sai che hai una bellissima voce?》.
《Me lo dicono in tant... ehi! Non cercare di sviare l'argomento!》mi rimproverò lui.
Diciamocelo, io sono molto furba, ma lui non ci casca.
Corsi in cucina e spensi il fuoco mettendo la padella nel lavello.
《Credo che stasera si mangerà pizza》affermai.
《Pizza? Io adoro la pizza!》urlò lui come una checca in calore.
《C'è un solo cibo che tu non adori?》mi informai sarcasticamente.
Sentii la porta d'ingresso aprirsi e allo stesso tempo Niall rispose.
《Non mi piace la carne umana》.
《Quindi se io ti offrissi il braccio di mia sorella con sopra una salsa alle verdure non lo mangeresti?》chiesi proprio mentre mia madre entrava on cucina.
Mi sentii arrivare nelle orecchie due voci differenti.
Quella di mia madre che diceva 《con chi stai parlando, a chi darai il braccio di tua sorella e cos'è questa puzza di bruciato?》.
E quella di Niall 《preferisco il tuo braccio》.
Aria, aria, aria, mi serve aria.
Niall Horan ha appena detto che mi mangerebbe.
Può suonare strano, ma per me è commovente.
《Brooklyn, che hai?》mia mamma interruppe il momento da fangirl.
《MAMMA! Insomma, sto parlando con Niall Horan. Non mi disturbare e ordina la pizza》mi lamentai.
《Niall Horan dei One Direction?》.
《No, Niall Horan dei cugini di campagna》risposi sarcastica.
Mi guardò male e afferrò il cordless, per poi voltarsi e andare in salotto.
《Brook, ci sentiamo dopo per messaggio che sta arrivando Louis》mi informò Niall.
《Passamelo》ordinai.
《No, si vada a trovare lui una fan》mi immaginai le rughette che sicuramente stavano solcando la fronte di Niall.
Secs.
《Passamelo》minacciai nuova mente.
《No!》
《Sì!》
《No!》
《Sì!》
《Ti scrivo io dopo, ciao ciao cucciola》detto questo mi riattaccò in faccia.
Mi lasciai cadere su una sedia e sospirai.
Quanto amo quei ragazzi...

》》》》
Gioie, mettendo che qualcuno per pura pazzia stia leggendo questa storia, sappiate che mi dispiace.
So di non aver aggiornato per tanto, ma ho gli esami e devo studiare.
Altrimenti mi ritrovo a vendere braccialetti a due euro al mercato del martedì.
Prometto che cercherò di aggiornare il più possibile, ma tanto quest'estate avrò tutto il tempo del mondooooo!
Ora torno a studiare l'imperialismo e il colonialismo.
Vi voglio bene♥
D...

telephon joke~N.H.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora