C'era una volta, nel piccolo paese di Cantagalli, una graziosa casetta con il tetto di legno dove viveva una famiglia felice di cinque persone: papà, mamma, due maschietti birichini e una femminuccia piccina, dolce e carina.
Quel pomeriggio era la vigilia di Natale e c'era stata un'inaspettata sorpresa: era scesa la neve.
Nel paesino era arrivata la magica atmosfera natalizia, eppure qualcuno non voleva ancora saperne di farsi coinvolgere nei festeggiamenti e soprattutto non ne capiva il senso.
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La bambina era alla finestra e guardava felice il paesaggio pensando a Babbo Natale e ai regali che le avrebbe portato, ma i suoi fratellini più grandi, giocherelloni e dispettosi, per farle uno scherzo le dissero: «Tanto questa notte Babbo Natale non ti porterà i regali. Ah, ah, ah...»
La piccina si mise a piangere disperata, senza riuscire a smettere, finché un folletto, che stava attraversando di soppiatto il giardino, la vide e subito andò a bussare alla finestra per attirare la sua attenzione.
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«Ehi, piccolina! Perché piangi?» le chiese.
«I miei fratelli mi hanno detto che questa notte Babbo Natale non verrà» rispose la bambina.
«Ma non è possibile! Domani è il compleanno di Gesù Bambino e Babbo Natale non mancherà di portare doni per festeggiare la nascita di nostro Signore Gesù. Prima, io l'ho incontrato proprio laggiù, dietro quella nuvola,» la rassicurò il folletto, «e lo sai cosa mi ha dato?»
«Cosa?» chiese lei spalancando gli occhioni dolci.
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Il folletto mise la sua piccola mano nella tasca e tirò fuori tre sassolini luccicanti e colorati e poi anche un po' di granelli di sabbia color senape. «Se riuscirai a provare la vera felicità del Natale, questi sassolini diventeranno tre gemme preziose e la sabbia diventerà polvere d'oro. Ti avverto, però, che l'incantesimo durerà solo per la durata delle feste natalizie.»
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Nell'assistere alla trasformazione, la piccina rimase a bocca aperta e disse confusa: «Sono diventate tre gemme? Lo sai che io mi chiamo Gemma!»
«Davvero? Allora, se anche tu sei una Gemma preziosa, in questa notte di Natale potrai esprimere un desiderio e questo si avvererà.»
Il folletto le consegno le pietre preziose: «Prendi Gemma, questo dono è per farti immergere nella magia del Natale. Potrai decidere se tenerlo solo per te, oppure condividerlo» detto ciò, la salutò facendo l'occhiolino e, saltellando, sparì dietro la siepe.
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Gemma corse dai suoi fratelli per raccontare ciò che era successo. Le due pesti non le credettero subito, ma quando Gemma consegnò una pietra a ciascuno di loro, la magia si diffuse e la voglia di festeggiare esplose.
Quella sera, sotto l'albero di Natale, i tre bambini consegnarono le gemme ai loro genitori: Nicolò uno zaffiro blu, Matteo uno smeraldo verde e Gemma un'acqua marina azzurra.
La mamma e il papà rimasero sorpresi e senza fiato, poi dissero: «Sono bellissime, ma per noi la cosa più bella siete voi, perché voi cuccioli siete le gemme preziose della nostra vita.»
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Prima di andare a dormire, Gemma desiderò che tutti gli abitanti del paesino potessero ricevere le gemme preziose del Natale così da non smettere mai di essere felici di festeggiare la nascita di Gesù.
Ciò che accadde nella notte viene ricordato ancora oggi come un evento eccezionale e del tutto incredibile: a mezzanotte, Babbo Natale passò con la slitta volante, trainata dalle renne e a Cantagalli piovvero gemme preziose insieme a polvere d'oro.
Grazie al desiderio di Gemma di condividere la magia del Natale, tutti coloro che erano felici di festeggiare la ricorrenza più bella e importante dell'anno ricevettero una splendida sorpresa.
Alla fine del Natale, come le aveva spiegato il folletto, le pietre tornarono a essere semplici sassolini colorati e sabbia color senape. Tuttavia, da allora, nei giardini del paese di Cantagalli, ogni ventiquattro dicembre fino al sei gennaio, i sassolini e la sabbia diventano gemme preziose e polvere d'oro che decorano in modo meraviglioso le case di chi crede nella magia del Natale e lo festeggia con l'amore e la gioia del suo vero significato.
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