Capitolo 2

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Siete pronte per l'entrata in scena anche di Sebastian?! Se avete voglia di iniziare a conoscere anche lui, non vi resta che leggere questo secondo capitolo! ❤

SHARI

È passata una settimana dal giorno del mio compleanno e della festa in maschera e sono dietro al bancone della caffetteria dove lavoro con Alli. La proprietaria è una signora di 50 anni che porta avanti questa attività iniseme al marito da una vita praticamente e da quando il marito si è ammalato l'anno scorso, il nostro aiuto qui è indispensabile.

Sono le 9 di sabato mattina ed il locale è già gremito di clienti per la colazione. Sto servendo un caffè ad un cliente al bancone, quando la tazza mi scivola accidentalmente dalla mano ed il liquido scuro si riversa quasi completamente a terra. Mi scuso con il cliente e mi affretto a pulire il tutto con uno straccio ma l'uomo al di là del bancone esclama accigliato:
"È forse il suo primo giorno di lavoro, signorina? Non mi pare così complicato servire un semplice caffè, non ho tutta la mattinata da perdere a causa della sua incompetenza, la avverto!"

"Mi scusi, è stato un incidente... provvedo subito a prepararle un altro caffè..." mi scuso terminando di pulire, ancora inginocchiata a terra, quando all'improvviso un'altra voce maschile interviene affermando con tono autoritario:
"Se io fossi la signorina, come lei stesso l'ha definita, quel caffè glielo verserei direttamente su quella testa di cazzo che si ritrova..."

Alzo di scatto il capo e di fianco al cliente di prima, ora è apparso anche un ragazzo. A differenza dell'uomo al suo fianco in giacca e cravatta, il ragazzo che ha appena preso le mie difese è vestito in maniera casual, con dei jeans scuri ed un dolcevita grigio. È più alto dell'altro di alcuni centimetri e quando il suo sguardo si posa nel mio, io mi sento letteralmente le guancie andare a fuoco. Non sono una che si imbarazza facilmente ma l'intensità di quello sguardo è come se mi scuotesse dall'interno. Le sue iridi verdi pare vogliano entrarmi dentro. Non ho mai visto degli occhi tanto belli in vita mia.

"Ma come si permette lei?? E poi non sono affari che la riguardano..." ribatte l'altro cliente, sempre più infastidito, per poi rivolgersi di nuovo a me:
"Allora?? Il mio caffè arriva o no?"
Io sono ancora inginocchiata a terra con i miei occhi persi in quelle due pozze verdi e solo ora torno in me.
"Mi... mi perdoni... provvedo subito a portarle il suo caffè..." esclamo rimettendomi in piedi.
"Vorrei ben sperare..." sbuffa il gentiluomo di fronte a me.
"Non devi essere tu a scusarti con lui ma viceversa... " afferma Occhi Belli.
"Non, non importa..." cerco di sedare gli animi mentre mi affretto a preparare un altro caffè.

"Questa è la prima e l'ultima volta che metterò piede in questo posto, questo poco ma sicuro..." afferma il cliente mentre gli appoggio sul bancone il suo caffè.
"Sono certo che nessuno sentirà la sua mancanza ed è già tanto se non ci abbiano sputato dentro quel caffè!" esclama Occhi Belli, che nel frattempo si è accomodato sullo sgabello di fronte al bancone.
"Lei è un gran maleducato e comunque questo caffè fa schifo!" si lamenta il cliente sbattendo la tazza vuota sul bancone ed andandosene.

Io rimango allibita da tanta maleducazione e cattiveria gratuita, anche se ammetto che quel cliente è l'ultimo dei miei pensieri al momento.
"Lascialo perdere, è uno stronzo ed un cafone e quel caffè avresti seriamente dovuto versarglielo su quella testa vuota che si ritrova..." aggiunge il ragazzo dagli occhi verdi seduto ancora davanti a me.
"Già... forse hai ragione..." affermo, spostando di nuovo la mia attenzione su di lui.

"Cosa ti porto?" gli chiedo.
"Una spremuta ed una ciambella al cioccolato, grazie..."
"Arrivano subito!"
"Fai con comodo, non ho fretta!" mi sorride lui e caspiterina, quando sorride in quel modo è ancora più affascinante devo ammettere.
Ma che vado a pensare?! Sarà certamente molto più giovane di me, senza contare che io sono felicemente sposata.

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