Capitolo 9

33 3 0
                                    

Uffa, sto aspettando Mitch da almeno un ora e mezza. È peggio delle donne, lui!
Ora gli mando un messaggio, mi sono stufata.

"Quanto ci metti francesino? Sei peggio di Jess!"

"Non chiamarmi francesino. E comunque, la pazza isterica ci mette molto più tempo di me!"

"Sese, comunque fra quanto arrivi?!"

"Sono fuori casa tua, apri"

Non gli rispondo e vado ad aprirgli.

Io:"Finalmente!"

Mitchelle:" Calmina, eh! Non ci ho messo poi così tanto."

Io:" Hai ragione, un'eternità non è poi così tanto."
Gli dico ancora sull'uscio della porta.

Mitchelle:" Daii, come la fai lunga" dice prendendomi per il polso e tirandomi verso di lui" per la bellezza ci vuole tempo"

Dice muovendo la mano come a dire " guardalaperfezionechesono".

In effetti, ha un jeans scuro a cavallo basso, una maglia semplice grigia e bianca a maniche corte, le converse basse grigie. Ed indossa una collana pendente a forma di croce.
Ha i capelli tirati indietro con un po' di gel.
In effetti, è uno stra-figo, ma non gli darò 'sta soddisfazione.

Io:" Evviva la modestia!" Dico quasi urlando, ma con il sorriso sulla bocca.

Lui ride e poi dice "perchè dovrei essere modesto se posso permettermelo?" Dice facendomi l'occhiolino e sorridendo.

Alzo gli occhi al cielo e ridacchio.

Io:"andiamo a farci un giro, va' " dico chiudendo la porta e mettendogli la mano dietro la schiena incitandolo a camminare.

Mitchelle:"Oui oui, ma non spingere"

Io:" Okay" dico sorpassandolo "però muoviti, se no dopo non possiamo andare fuori alla scuola dalle ragazze"

Mitchelle:"tanto non ho tanta voglia di andare dalla pazza isterica" dice facendo una faccia annoiata

Io:" ma da Zoe si, eh?" Dico facendo un sorrisetto malizioso.

Mitchelle:" Forse prima, ma ora non mi fa né caldo né freddo" dice guardando avanti.

Io:" sicuro?"

Mitchelle:" certo, perché dovrei mentirti?" Dice continuando a non guardarmi

Lo guardo dubbiosa, ma poi, gli dico:

"va bene, voglio crederti"

Mitchelle:" perché non dovresti credermi?!"

Io:"perché avevi una mega cotta per lei"

Mitchelle:" punto uno:
non era una 'mega-cotta' semplicemente, la trovavo carina, e punto due:
hai detto bene 'avevo', ora non piú"
dice stavolta, guardandomi con quegli occhi meravigliosamente, disgustosamente verdi.

Io:"okay" dico facendo spallucce.

Mitchelle:" Bene" dice sorridendo

Come finge bene 'sto stronzo.

Io:" Andiamo a mangiare da Nino? Si sono fatte le 12:30, il tempo che andiamo, sarà l'una."

Mitchelle:" in effetti, anche io ho fame. Anche perché, una certa scema con i capelli blu, mi ha fatto fare tutto di fretta e furia e quindi, non ho mangiato niente! Niente!" Dice fingendo di essere arrabbiato, tanto lo so che mi ama.

Ma non gli daró la soddisfazione di farmi stare zitta!

Io:" senti, francesino da strapazzo, stamattina per venirti a prendere non ho fatto colazione
e mi son dovuta alzare presto! Questi sono SACRIFICI!" Dico quasi urlando, logicamente facendo finta.

All'improvvisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora