"Si odiano gli altri perché si odia sé stessi. "
(Cesare Pavese)
Mi svegliai sentendo un dolce profumo di nutella; inspirai profondamente e sorrisi leccandomi le labbra. Stiracchiandomi mi alzai e scesi le scale raggiungendo la cucina. Quando girai l'angolo sorrisi e scossi la testa grata, vedendo un cartellone appeso sopra il frigorifero con scritto:
BUON COMPLEANNO PICCOLA MIA!!
Chey era appoggiata al bancone e fece spallucce guardando il suo capolavoro.
"Che ci vuoi fare, sono o no la migliore amica di tutti i tempi?" la raggiunsi abbracciandola.
"Grazie Chey, non dovevi, davvero"
"Auguri Lily" mi strinse forte e notai che aveva gli occhi lucidi.
"Mangiamo prima che mi venga un attacco di pianto" ridacchiammo e ci sedemmo a tavola, gustandoci i favolosi pancake alla nutella che mi aveva preparato.
"Sono deliziosi" dissi infilzando il sesto.
"Lo so" sollevò ripetutamente le sopracciglia.
"Scema" ridacchiai lanciandole un tovagliolo appallottolato.
"Allora com'è il primo giorno da diciottenne?" mi chiese lavando i piatti.
Feci spallucce "uguale a tutti gli altri" risposi asciugando un bicchiere.
"Sta sera ci divertiremo un mondo alla festa di Noah" aveva uno sguardo sognante, potevo quasi vedere due cuori al posto delle sue pupille.
"Devo preoccuparmi?" sembrò non accorgersi della domanda, ma dopo qualche secondo si risvegliò.
"Di cosa?" si mise una ciocca di capelli dietro l'orecchio, arrossendo.
"Oh, oh, Cheyenne! Da quando arrossisci?" spalancai la bocca e risi incredula. "Non è possibile, è proprio amore a prima vista, eh?" continuai.
"Ma cosa stai dicendo!" mi tirò uno straccio in faccia.
"Beccata!" urlai sbracciandomi.
"Okay, lo ammetto è un bel ragazzo" alzò il mento, con fare altezzoso ed io la guardai trattenendomi dallo sbaccanarle in faccia.
"E..?"
"E.. okay, va bene, lo dico!" sembrò raccogliere le idee in testa e poi finalmente sputò il rospo.
"E' l'unico ragazzo che mi abbia colpita così tanto in tutta la mia vita: è dolce, mi fa ridere, è gentile. E' tutto ciò che desidero e non me lo farò scappare." Buttò fuori l'aria e sorrisi dolcemente; era proprio persa. Mi avvicinai e l'abbracciai sentendo il suo cuore battere velocemente.
"Se ti fa stare male digli pure di scegliersi la tomba" ridacchiò.
"Ti voglio bene"
"Anche io, Chey"

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Dimmi che mi vuoi
Romance-Quando l'euforia passò e mi resi conto di essere così vicina a lui, mi bloccai, irrigidendomi. Mi posò delicatamente a terra, facendo scivolare lentamente il mio corpo sul suo. In quel momento odiai ammetterlo, ma realizzai che i nostri corpi comba...