Le Ragazze del Barlume

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Anche i ladri hanno amici. Anzi, posso dire in tutta sicurezza che quando li troviamo abbiamo gli amici migliori perchè dobbiamo imparare presto di chi fidarci e chi tenere alla larga.

E Asena è una buona amica, è una di quelle persone con cui posso essere me stessa. In fin dei conti lei va con chiunque per denaro e io per denaro vado dappertutto... siamo in una di quelle situazioni in cui diventa difficile giudicarsi a vicenda!

Ma per il tempo che mi ci è voluto per arrivare, zoppicando e saltellando di tanto in tanto sul piede buono e controllando con lo specchietto prima di voltare gli angoli e attraversare le strade, tutte le finestre del Barlume sono già buie. Quando pure una casa con una certa reputazione in un quartiere con ancora più nota reputazione è buia, significa che davvero non è un orario decente per presentarsi alla porta.

Mi accosto comunque alla porta sul retro, quella che da sul locale della cucina, bussando in modo discreto ma che si possa sentire e aspetto sperando che abbiano chiuso da poco. Si spalanca facendo passare un orco dal fisico imponente e con un dente scheggiato che sporge dalle labbra perennemente serrate intorno a un sigaro con una smorfia poco socievole che conosco bene.

Tutta scena, almeno se sei una ragazza e non stai barando a carte. Sostiene non si addica a un buttafuori professionale mostrarsi troppo estroverso con gli avventori, motivo per cui se ne sta da parte a tenere d'occhio tutti intervenendo solo quando qualcuno non è più il benvenuto, ma per il resto del tempo è un perfetto gentiluomo col fisico di un culturista sempre pronto a dare una mano alle ragazze della casa.

Sorrido, alzando la mano graffiata per sventagliar via un po' del pesante odore di tabacco che gli aleggia intorno <<'Giorno, Dan>>

Scuote la testa divertito <<Madama non sarà contenta>>

<<Madama non è mai contenta di vedermi, dov'è la differenza dal solito?>> ribatto, lasciandomi dare una mano ben grata di non dover più saltellare come una papera zoppa <<Il tempo di salutare Asena e me ne vado>>

Si abbassa per riuscire a passare la porta della cucina, costruita evidentemente ben prima che qualcuno pensasse di assumere un orco nel locale <<Sei fortunata, uno degli habituè di stanotte è un dottore. Non mi è sembrato di vederlo uscire...>>

Sorrido appena, come sempre ha l'occhio di falco per i dettagli. Cosa niente affatto scontata visto il mestiere che fa, molti aspettano di veder cominciare del casino per intervenire mentre lui preferisce muoversi prima che il furbo di turno riesca ad arrecare disturbo.

Sa perfettamente che non mi muovo volentieri per le strade quando posso farlo su un terreno più congeniale. E che tendo a evitare cose convenzionali come le porte, se chi mi conosce lascia le finestre aperte apposta. Indi per cui non gli serve chiedere nulla, ha già capito che mi son fatta male.

<<Vediamo se me lo posso permettere>> rispondo, liquidando la questione prima ancora di cominciarla. I medici vogliono oro per non fare nessun tipo di domanda in casi come questo.

Mi siedo a uno dei bassi tavoli sparsi per la sala, sistemandomi sul cuscino e ammucchiando gli altri per stenderci sopra la caviglia. Avvicino una mano alla lampada sul piano di legno graffiato scoprendo che è stata spenta da poco, e sorridendo alla cuoca che osserva i miei movimenti mentre finisce di pulire il bancone, riaccendo la fiammella con uno schiocco di dita.

È una mezzorca un po' in là con gli anni, che parecchi dei clienti qui probabilmente non definirebbero né avvenente né accomodante. A me piace, è una persona semplice, schietta... e oltre a inventarsi sempre una pentola da cui tirare fuori qualche avanzo, cucina davvero bene.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 28, 2022 ⏰

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