; dodici ;

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«Ogni onda del mare ha una luce
differente, proprio come la bellezza
di chi amiamo»

2012, Palermo

× Palermo è ricoperta di tanti colori e il suo clima caldo accoglie benissimo sia Clara che Paulo che si guardano intorno, assaporando la terra del sole e del mare per la prima volta.

Nonno Ernesto le aveva tanto parlato della sua amata Sicilia: del constante odore del mare, del sole splendente, dalle vie adornate di bancarella, dei colori e del continuo chiacchiericcio che ti fa sentire a casa. Adesso eccola lì, anche lei in quella terra che porta nel sangue..

"È bello qui." mormora quando scendono dal taxi.

"Però si muore di caldo." Alicia cerca di farsi aria con la mano.

"Adesso andiamo al mare." parla il figlio che prende tra le mani le chiavi della porta di casa, la sua nuova casa.

È molto grande e spaziosa. La società del Palermo si è preoccupata di trovargliene una in una zona di Palermo tranquilla ma non troppo lontana da ciò che potrebbe servire, proprio come avevano detto Ernesto e Alicia. È già arredata e mancano solo le sue cose per darle quell'aspetto un po' più suo.

"Noi dormiamo qui." parla Paulo mentre entra in una stanza insieme a Clara.

"Noi?" domanda mentre sorride.

"Io e te." la abbraccia.

"Ma.." osserva Alicia che passa di lì e che alza le spalle.

"Manterrò il segreto, ma chiudete la porta." ride quando vede la ragazza diventare rossa e venir abbracciata da Paulo che le passa una mano tra i capelli.

"Hai sentito? Dovrai contenerti." mormora vicino al suo orecchio mentre le accarezza la schiena, facendola sospirare.

"Smettila." ride mentre poggia le mani sul suo petto e lo allontana. "Almeno qui è bello."

"Già, respiro già aria di casa." si stiracchia. "O forse è dovuto alla tua presenza e a quella di mia madre." si lascia cadere sul letto e poggia la testa sulle sue gambe. "Non voglio pensare che dovrò restare qui, senza di te, per un altro anno circa."

"Non dirlo." sospira mentre gli accarezza il collo.

"Hai ragione, godiamoci questa nostra piccola vacanza." si alza e si toglie la maglia mentre cerca il costume da bagno. "Anche perché ho dovuto giurare sulla mia vita a tua madre che avrei alleviato la tua tristezza quando saresti tornata a casa."

"Io continuo a dire che preferirei stare qui." scrolla le spalle mentre prende anche lei il costume a due pezzi dalla valigia.

"Anche io amore, anche io." si avvicina a lei dopo aver messo il suo. "Solo un anno e dopo sarai tutta per me." la abbraccia da dietro. "E non dovremmo preoccuparci di chiudere la porta."

Le accarezza la pancia, sospirando contro il suo collo mentre la stuzzica in tutti i modi possibili. È da poco più di una settimana che non si toccano a causa della frenesia del viaggio e non vede l'ora di recuperare il tempo perso.

"Guarda che la porta è aperta." gli fa notare. "E poi tua madre ci aspetta, sei stato tu a dire che volevi andare al mare."

"Sarà una sofferenza vederti in costume, ma proverò a resistere." si allontana e la lascia libera di cambiarsi mentre lui continua a fare un giro della casa.

 Más que la inmensidad del cielo / Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora