"Parlami di te"
"Raccontami quello che tu sai di me"
"So che suoni in una band, che metteresti la musica sopra di tutto, che ti piacciono i the strokes, vivi con gli occhiali da sole in testa, ami i tuoi amici e sei un'amente di super alcolici; sei...
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Alex pov
Arabella non c'è, non c'è un studio, e neppure nel nostro bar.
Forse abbiamo sbagliato.
Forse non dovevamo spingerci così oltre, ma mentirei se dicessi che non mi è piaciuto, è stato uno dei baci migliori che avessi mai dato, le sue labbra erano così morbide e delicate che mi rimasero in testa per tutta la notte.
Ci ero rimasto male, non mi aspettavo niente, ma ammetto che non mi sarebbe dispiaciuto incontrarla per i corridoi dello studio, magari mi avrebbe chiesto di vederci dopo e magari avremmo parlato del nostro bacio e le cose si sarebbero risolte al meglio.
Ero solo, i ragazzi avevano i postumi della sbornia di ieri e non se l'erano sentita di farsi vedere da tutti in quello stato, io ero qui a riprovare e a riprovare un riff che avevo in testa da un paio di giorni, ma mancava sempre qualcosa.
Il suono del telefono mi distrasse, era la notifica di un messaggio.
"Dovresti provare con un do maggiore AB"
Non appena lessi quelle due lettere in fondo al messaggio un sorriso scappo dalla mia bocca, e senza girarmi, appoggiai il telefono e provai a fare come consigliato; in effetti suonava meglio.
"Hai ragione, suona meglio"
Non mi girai, ma avrei potuto giurare che incurvò le labbra in un sorriso contenuto.
"Io ho sempre ragione"
A quel punto poggiai la chitarra e mi avvicinai a lei.
"Perché sei qui?'
Mi guardò sorpresa, era la prima volta che non sapeva come rispondermi, era in difficoltà, cercava di trovare una scusa nella sua testa ma non riusciva.
"Non lo so"
Disse nella maniera più sincera possibile.
"A dir la verità oggi non dovevo venire in studio, sono passata per vederti"
Il mio cuore salto un battito, era venuta solo per vedermi, ed io che fino a qualche secondo fa ero in paranoia perché pensavo di fosse pentita di ieri.
"Allora sono abbastanza importante per te"
Dissi con tono ironico accennando un sorriso e avvicinandomi a lei
"Possiamo dire così"
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