Introduzione.

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Se vogliamo parlare delle droghe in campo farmaceutico, sono prodotti di origine naturale che contengono delle sostanze farmacologiacamente attive.
Nel linguaggio comune sono dette "droghe":
⚫Le sostanze stupefacenti, sostanze che, (in virtù dei loro effetti farmacologici sul sistema nervoso centrale) sono fatte oggetto di uso non terapeutico. L'uso di alcune di queste sostanze può determinare l'insorgenza di fenomeni di dipendenza fisica e/o psichica oltre che di effetti collaterali.
⚫Le spezie, aromi vegetali, in genere secchi, utilizzati nella preparazione dei cibi.
Termogenesi indotta da droghe

La Termogenesi indotta da droghe, è un processo metabolico (sottoprocesso della termogenesi adattativa). Questa rappresenta il dispendio energetico indotto dall'assunzione di droghe, sostanze stupefacenti o farmaci.
Per droghe non vengono intese solo sostanze stupefacenti, ma anche altri di uso comune quali nicotina, caffeina, o alcol.
Il consumo di nicotina, caffeina, o alcol, può far parte della vita quotidiana di molte persone. Tutte queste sostanze di uso corrente stimolano la termogenesi. Inoltre, l'effetto termogenico della nicotina è potenziato dalla caffeina.
Infatti è evidente che chi beve caffè subito dopo si fuma una sigaretta, e viceversa.

Sostanze stupefacenti

Una sostanza stupefacente, psicoattiva, psicotropa è una sostanza chimica farmacologicamente attiva, dotata di azione psicotropa, ovvero capace di alterare l'attività mentale, in grado di indurre, in diverso grado, fenomeni di dipendenza, tolleranza e assuefazione.
Nella lingua italiana il termine «stupefacente» è diventato, nell'uso, sinonimo di azione psicotropa. Anche se le diverse sostanze hanno in genere effetti complessi, l'azione psicotropa può essere classificata come:
psicolettica: depressoria dell'attività mentale (es. oppioidi, barbiturici, etanolo);
psicoanalettica: eccitatoria dell'attività mentale (es. anfetamine, caffeina, cocaina);
psicodislettica: capace di alterare la percezione, lo stato di coscienza o il comportamento (es. cannabinoidi, allucinogeni).

Per via del loro potenziale psicotropo, le droghe sono state storicamente usate, al di là dell'uso medico-terapeutico, a scopo ricreativo, ma anche in contesti religiosi o culturali.
Ricordiamo che, si definiscono "droghe" tutte quelle sostanze in grado di causare:
tolleranza: la capacità dell'organismo di sopportare a dosi gradualmente più elevate la tossicità delle sostanze;
assuefazione: il degradare dell'effetto, soprattutto psichico, della medesima dose, con conseguente necessità di aumentare la dose per produrre lo stesso effetto;
dipendenza: necessità di introdurre tali sostanze per evitare crisi di astinenza (anche se, per ragioni politiche e tradizionali, in molti paesi siano illegali anche droghe come la canapa o l'LSD che non danno dipendenza).
È utile suddividere le forme di dipendenza in:
dipendenza fisica (alterazioni del funzionamento biologico);
dipendenza psichica (alterazioni dello stato psichico e comportamentale).
In base all'attività che determinano a livello del sistema nervoso centrale può essere fatta una classificazione clinica di tali sostanze in tre categorie principali (accettata dalla maggioranza degli autori):
Classificazione
Psicolettici: sostanze sedative sul SNC
Ipnotici: usati per indurre il sonno;
Tranquillizzanti minori o ansiolitici: attività sedativa, anticonvulsivante e miorilassante;
Tranquillizzanti maggiori o neurolettici: attività sedativa e antipsicotica;
Regolatori dell'umore: azione sui golatori dell'umore disturbidi tipo affettivo;
Psicoanalettici: sostanze che elevano il tono psichico;
Stimolanti dell'umore o antidepressivi: ad es. gli inibitori delle Mono-Ammino-Ossidasi (I-MAO) e gli antidepressivi triciclici o eterociclici;
Stimolanti della vigilanza: ad es. anfetamine e caffeina;
Psicodislettici: sostanze che alterano e perturbano il tono psichico;
Deprimenti: oppiacei, etanolo e solventi
Stimolanti: cocaina, anfetaminici;
Allucinogeni: LSD, mescalina, psilocibina, DMT;
Dissociativi: ketamina, PCP.

Stimolanti:
Fanno parte di questa categoria le sostanze in grado di esercitare azione stimolante sul sistema nervoso centrale, alcune adoperate a scopi terapeutici (anfetamina, metilfenidato) ed altre prive di qualsiasi uso medicinale in Europa. Sono incluse in questo gruppo sostanze di uso comune come la caffeina, oltre che sostanze come ad esempio la cocaina. La maggior parte di esse producono assuefazione psichica ed alterazioni fisiologiche, a lungo termine possono indurre sindromi psicotiche e alterazioni del comportamento.

Narcotici:
Sono le sostanze con cui si instaura più velocemente una dipendenza, quelli il cui nome viene usato il più delle volte per riferirsi agli oppiacei. Si intende con questo nome molecole affini a un principio attivo ricavato dal papavero da oppio: la morfina. La caratteristica principale di questa sostanza è il suo forte effetto di regolazione sul sistema nervoso centrale.
I narcotici sono sostanze dotate di proprietà analgesiche, sedative, miorilassanti e euforizzanti. Agiscono non solo sul cervello ma su tutto il sistema nervoso centrale. Rientrano in questa categoria la morfina e i suoi derivati la cui forma più nota è l'eroina e gli oppiacei di sintesi (metadone, ossicodone, fentanyl, buprenorfina, ciclozina e altri).
Possono indurre forte dipendenza fisica e psichica per la rapidità di assuefazione, cioè per la velocità con cui l'organismo si abitua a queste sostanze, regolandosi su dosi via via maggiori. La dipendenza da queste sostanze può portare al bisogno compulsivo di auto-somministrazione ripetuta della sostanza. L'assuefazione psicofisica comporta reazioni patologiche anche gravi alla sospensione dell'uso della sostanza, dette appunto sindrome o crisi d'astinenza.
Una dose eccessiva di oppiacei può essere letale, a causa del loro effetto depressivo del sistema cardio-circolatorio e sui centri della respirazione. L'overdose da oppiacei può portare a scompenso respiratorio, shock e collasso cardiocircolatorio. Tutti gli oppiacei, benché siano sostanze estremamente pericolose, non sono però tossiche a livello cellulare o tissutale. Perciò a differenza di altre sostanze stupefacenti non provocano danni permanenti all'organismo.

Allucinogeni:
Sono le sostanze che modificano il sistema percettivo, agiscono cioè direttamente sugli impulsi nervosi nella fase di elaborazione delle sensazioni uditive, visive, tattili. Inducono profonde alterazioni dello stato di coscienza, deliri, allucinazioni, depersonalizzazione. Diversamente da altre classi di droghe (stimolanti, narcotici, tranquillanti) in genere non provocano assuefazione né tolleranza, e agiscono spesso a dosi estremamente basse. Appartengono a questa categoria gli psichedelici come l'LSD, il DMT, la psilocibina, la mescalina e gli anestetici dissociativi come la ketamina e il PCP.

Presto ci sarà la classificazione delle varie droghe e i loro effetti.
Spero vi piaccia ❤
Buona lettura.
E ricordo che chi vuole commentare con opinioni, esperienze, dire ciò che sapete su quest'argomento lo può fare tranquillamente!
Bellaaaaaaaaa ❤

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