Riflessioni

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Arriva un giorno, tu ti alzi come tutte le mattine e vai al lavoro, un giorno stancante come tutti gli altri, l' ennesimo giorno nel quale devi dimostrare a tutti di essere ingamba. Il pomeriggio appena finito dal lavoro ti metti in macchina, nella tua macchina e un pirata della strada ti arriva sopra, provando a darti la colpa, anche se è palese che la colpevole non sei tu. Allora poi susseguono giorni di telefonate, tra lavoro, dottori, ospedale e poliziotto.

Tu ti senti stanca, ti guardi allo specchio e ti vedi stanca, il tuo volto rispecchia il corpo indolenzito, i tuoi capelli hanno proprio bisogno di una spuntina. Hai paura di perdere la persona che ami. Hai appena perso la tua macchina. E ti senti stanca, le tue sicurezze sono andate via come un cuore sulla sabbia, mangiato da un onda.

Ed è cosI che hai capito che la vita ti sconvolge tutti i piani, quando meno te l'aspetti. E cosi che continui a dirti che a tutto c'è un perchè. Ed è questa consapevolezza che ti porta a chiedere quale sia il perché di quello che è successo. Te lo chiedi da più di una settimana.
Questa mattina hai sconfitto una tua paura, quella degli spazi chiusi, sei andata li dentro e ti sei detta „Vittoria tu sei forte, tu c'è la fai" e infatti c'e l'hai fatta.

Ma una domanda ti rimane ì, ed é questa „ Tu cosa vuoi fare da grande?". Beh grande lo sei già, quindi la domanda cambia e diventa „ Tu cosa vuoi fare adesso? „

Cosa voglio fare adesso? Mi piacerebbe fare un lavoro che mi appaga ì, che mi rende felice. Mi piacerebbe rendere le persone felici, con i miei post. Con i miei pensieri, con le mie frasi, con le mie esperienze. Mi piacerebbe far ridere ogni bambino del mondo. Stargli vicino. Mi piacerebbe aiutare le famiglie in crisi.

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