chapter 4 - Arcitc Monkeys

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Henry era in camera sua con le cuffie ad ascoltare la musica a tutto volume per liberarsi la mente dai pensieri che lo sovrastavano. Sua madre tornò a casa da lavoro.
"Henry! Sono a casa!" disse.
Non ricevette nessuna risposta. Starà ascoltando la musica pensò. Mise via il cappotto, la sciarpa, il berretto e le scarpe, poi andò a cucinare la cena.

Ash aveva paura di rientrare in casa, non aveva voglia di discutere con suo padre, ma poi gli venne in mente un'idea. A casa sua c'era una porta posteriore che dava sul giardino, entrò da li. Senza fare troppo rumore salì le scale e andò in camera sua. Lui aveva sempre qualcosa da mangiare in camera, come cena mangiò un pacchetto di patatine, di quelli piccoli. Subito dopo si mise il pigiama, tornò sul letto e aprì Instagram.

La madre di Henry bussò alla porta di camera sua per dirgli che era pronta la cena. Lui scese le scale e andò in cucina, poi si ricordò che doveva farle una domanda.
"Ehm, mamma avrei una domanda."
"Si dimmi, tesoro"
"Questa domenica, alcuni miei compagni di classe mi hanno invitato con loro per andare a Boston, posso andare?" Henry si inventò una scusa.
"Cosa ci vai a fare?" chiese.
"Visitare la città, è stata fondata nel 1600."
Sua madre annuì, alla fine la città non era molto lontana da dove vivevano. 
Finito di mangiare, Henry tornò in camera sua, si mise il pigiama e si stese sul letto aprendo Instagram. Si ritrovò un messaggio da parte di Ash:

Ash:
Oii
Henry:
Ehy, ciao..
Ash:
Scusa per oggi, come stai?
Henry: 
Non devi scusarti, te l'ho detto, mi hai solo colto di sorpresa, tutto qua
Ash:
Però non hai risposto alla mia domanda.
Henry:
Sto bene, tu?
Ash:
Anche io
Henry:
Menomale, posso accompagnarti da tua zia comunque.
Ash: 
Bene, dovremmo prendere il treno, pago io
Henry:
Ma scherzi, no faccio io
Ash:
Ognuno paga il proprio biglietto?
Henry:
Si, meglio così
Ash:
Bene... io vado, a domani
Henry:
A domani

Dopo circa dieci minuti in cui Ash fissava il soffitto, decise di voler scaricare Spotify, all'inizio era incerto, ma alla fine era solo un'app, quindi creò l'account e cercò Arctic Monkeys, si ricordò quella volta al parco in cui Henry cantò una loro canzone. Fece partire una loro canzone casuale, guardò il titolo: I Wanna Be Yours, si mise le cuffie, chiuse gli occhi e ascoltò.

I wanna be your vacuum cleaner
Breathing in your dust
I wanna be your Ford Cortina
I will never rust
If you like your coffee hot
Let me be your coffee pot
You call the shots, babe
I just wanna be yours

Secrets I have held in my heart
Are harder to hide than I thought
Maybe I just wanna be yours
I wanna be yours

I wanna be yours
Wanna be yours
Wanna be yours
Wanna be yours

Let me be your 'leccy meter
And I'll never run out
Let me be the portable heater
That you'll get cold without
I wanna be your setting lotion
Hold your hair in deep devotion (I'll be)
At least as deep as the Pacific Ocean
Now I wanna be yours

Secrets I have held in my heart
Are harder to hide than I thought
Maybe I just wanna be yours

I wanna be yours
I wanna be yours
Wanna be yours
Wanna be yours
Wanna be yours
Wanna be yours
Wanna be yours
Wanna be yours
Wanna be yours
Wanna be yours

I wanna be your vacuum cleaner (Wanna be yours)
Breathing in your dust (Wanna be yours)
I wanna be your Ford Cortina (Wanna be yours)
I will never rust (Wanna be yours)

I just wanna be yours (Wanna be yours)
I just wanna be yours (Wanna be yours)
I just wanna be yours (Wanna be yours)

Finita la canzone, ne partì un'altra, e un'altra e un'altra ancora, finché il ricco non si addormentò.
Il mattino dopo si risvegliò con il telefono morto, in più era tardissimo, quindi si preparò velocemente e andò a scuola.

Henry lo stava aspettando davanti al conservatorio, si girò e lo vide correre verso di lui.
Senza dire niente Ash andò vero l'armadietto del biondo, vedendo che non lo stava seguendo si fermò davanti ad esso e guardò il ragazzo come per dire Vieni o no? . Lui subito si precipitò a mettere giù la chitarra e poi andarono entrambi a lezione, con un pelo di ritardo.
Zoe era seduta al primo banco e vedendoli insieme disse:

"Siete sempre insieme voi due eh?"
"La prossima volta che parli ti taglio la lingua in due." rispose Henry.
Il professore li rimproverò e disse di mettersi seduti ed ascoltare.

Dopo le lezioni, andarono entrambi in sala prove.
"Dici che posso provare la batteria, anche se non ho portato i documenti?" chiese il moro.
"Certo, anche io ho fatto così."
Allora Ash si sedette sulla sedia e prese le bacchette e si fermò un attimo.
"Cosa c'è?" chiese il biondo.
"Non so da dove iniziare." rispose il ricciolino.
"Non penso che tu non sappia come la gente suona la batteria, ma va bene, perché poi per circa un mese ci sarà uno dei migliori alunni che ti insegnerà a suonarla."
Il riccio provò a percuoterla per tutto il pomeriggio, finché i due non uscirono.

"Ma quindi, tu sei.. ehm.." Henry voleva chiedere qualcosa ad Ash dopo il loro bacio, ma era imbarazzante...
"Si, sono gay." lo interruppe lui.
Ci fu un silenzio tombale, fino a quando il riccio non riparlò.
"Ieri sera ho scaricato Spotify, ho ascoltato gli Arctic Monkeys."
"Wow, ti sei superato. Come ti sembrano?" chiese stupito il biondo.
"Beh, mi piace la loro musica, davvero."
Henry spalancò la bocca.
"Tu, Ash Moore, che ammetti una cosa del genere?"
"Mhh si, penso di si, Henry Smith."
Entrambi sorrisero, e si guardarono negli occhi.
"Io devo andare, ci vediamo domani signor Smith."
Il biondino annuì e andò per la sua strada.
Ash continuò a sorridere ripensando a lui mentre tornava a casa.

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