Poteva fare una sola cosa per salvare il ragazzo. Afferó il suo vecchio bastone dal ripostiglio delle scope. Sperò di non sembrare così polveroso anche lui. Prese un respiro e con una forza che mai vedrete in un vecchio iniziò a correre verso il centro delle fronde.
Vide il ragazzo acquattato ai piedi di un albero, che si guardava intorno smarrito, come se stesse cercando qualcosa con lo sguardo. Poi il vecchio se ne accorse. Due luride mani rugose, con quattro dita artigliate ciascuna, stavano uscendo dalla scura chioma dell'albero sotto cui era rannicchiato il ragazzo.
Strinse la presa sul suo bastone e urlò con quanto fiato aveva in corpo: <<INVISIBILIA DIS!!!>>.
L'albero si contorse, le foglie marce si alzarono come spinte dal vento, i rami si spezzarono o si piegarono e l'indicibile bestia cadde in tutta la sua disgustosa lunghezza, con un tonfo e un fruscio di foglie secche. Allora essa si girò, nei suoi occhi ambrati scintillava la crudeltà, il suo corpo serpentino si allungava dietro la sua orribile faccia, come se dal quell'essere cercasse di uscire uomo che allungando le braccia deformava il rettile, fornendogli arti superiori e un espressivo sguardo di odio.
Il ragazzo sbiascicò delle parole incomprensibili e fece un urlo piagnucolare. Il vecchio guardò la bestia con dolore, ma deciso.
Sembrava che portassero con lo sguardo. Poi una voce, che sembrava provenire dagli alberi, tuonò: <<Il ragazzo morirà, è inevitabile>>
La creatura si girò e strisciò via.
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IL FRUSCIO DEL BOSCO
ParanormalUna casa. Un bosco malato. Un vecchio eremita. Un ragazzo curioso. Un'entità assetata di sangue. Un racconto paranormale su ciò che si potrebbe annidare nei tetri meandri della natura.